sabato 12 maggio 2012
congerie
sabato 21 aprile 2012
demagogia
1 forma corrotta di democrazia in cui i governanti fanno promesse e concessioni alle masse popolari al solo fine di mantenere il proprio potere
2 l'accattivarsi il favore delle masse con promesse che non si possono mantenere: fare della demagogia.
venerdì 28 ottobre 2011
contumelia
venerdì 21 ottobre 2011
infingere
- “cosa significa …”
non smetto di cercare su un numero di dizionari difficilmente quantificabile!
venerdì 6 agosto 2010
sceda
e no, mi dispiace ma questo è troppo, ho provato a passarLe davanti facendo finta di niente,
come se non ci fosse, ignorandoLa, ma dopo un po’ con Lei, lì, immobile che ti fissa,
non ce la si fa più!
al mare, in vacanza e per di più qui in Liguria con la focaccia che ti chiama ovunque:
“… mangiamiiii!”, e poi ancora:
“ … mangiamiii… non al mare ma a montagne!”
farò presto un esposto ai miei genitori per un divieto assoluto dell’uso se non della presenza della stessa!
….
ed ora sondaggio: secondo Voi la presenza della bilancia PesaPersona in un alloggio al mare
è una provocatoria od oltraggiosa?
sceda è un sostantivo femminile che significa:
1) beffa, scherno: fare sceda di qualcuno, schernirlo; sanguinose scede (CARDUCCI)
2) motto, spiritosaggine: Ora si va con motti e con iscede / a predicare (DANTE Par. XXIX, 115-116).
domenica 1 agosto 2010
mise
non fatelo sapere in giro ma quest'anno non ho fatto il cambio inverno/estate;
siii, i maglioni li ho lavati ed anche i piumoni, le giacche e via discorrendo ma
in questo momento ho pantaloni e giacche invernali, tanto a portata di mano che,
se solo domattina dovesse nevicare, io, taaaaaacccc ... son pronta!
perchè?
non ho avuto abbastanza tempo e comunque non mi sono nemmeno impegnata a fondo per trovarlo!
in questo periodo leggo molto, penso molto, ascolto molta musica piuttosto che,
spendere un solo minuto a pensare a cosa mettere domani!
... e poi l'indomani ... sfoggio delle mise da copertina!
mise è un vocabolo della lingua francese che significa:
(argent, au jeu) posta, puntata ,
(tenue) abbigliamento, tenuta
être de mise significa essere opportuno(-a)
lunedì 12 luglio 2010
anacronismo
- non ci sono più le pesche di una volta
- beh si, quelle di una volta, le hanno già mangiate tutte!
anacronismo è un sostantivo maschile che significa:
1) errore o arbitrio cronologico per cui si attribuiscono a un'età usi, costumi, fatti propri di un'altra;
2) (fig.) persona, fatto, situazione in contrasto col proprio tempo.
giovedì 6 maggio 2010
pecioneria
Ho subito un sopruso, un’angheria, una malefatta e sporgo denuncia contro ignoti:
Un estraneo, un ignoto, un anonimo filibustiere, qualcuno insomma senza scrupoli,
il mese scorso in un momento a me incognito con chissà quali ragioni a mia insaputa,
ha pensato bene di contrassegnare, marcare, appuntarsi i Suoi impegni sul Mio calendario,
cosicché io per tutto il mese di maggio, nell’appropinquarmi di quelle date cado in momenti di totale disorientamento
pensando di non rispettare chissà quale scadenza, appuntamento o visita medica
come da segnetto, cerchiolino ed evidenziatura fatta sul Mio calendario da mano sconosciuta.
Ora … sondaggio:
A) butto via il calendario e ne prendo uno nuovo?
B) oppure stringo i denti per tutto il mese di maggio, tamponando in qualche modo le crisi di identità da appuntamento perduto?
pecioneria è un sostantivo maschile che significa:
chi abitualmente fa le cose con molta approssimazione; pasticcione.
lunedì 26 aprile 2010
sicofante
Un’amante della lingua italiana che non sa scrivere,
… ecco questa potrebbe essere una delle mie delusioni,
ma è una goccia in un lago, perché sono stata più e più volte delusa da
persone, cose e situazioni! La colpa però (attento al passaggio) …è mia!
Tutto in realtà può deludere, se è da quel punto di vista lì, che lo vuoi vedere
ma se solo riesci a cambiare angolazione, la delusione si attenua sempre più
e quando diventi un maestro dei punti di vista,
in un attimo si trasforma in esperienza,
in delucidazione, in nessuno è perfetto … e per i più cinici…
(amore mio … stai attento a questo passaggio!)
… in oggi a me e domani a te!
Non che io ti voglia particolarmente cinico
ma bisognerebbe essere consapevolmente sensibili
ed altrettanto consapevolmente imperturbabili.
sicofante è un sostantivo maschile che significa:
1 nell'antica Grecia, il privato cittadino che, di propria iniziativa, denunciava alle autorità l'autore di un reato; col tempo quella del sicofante divenne una vera e propria professione;
2 spia, delatore; calunniatore.
imperturbabile è un aggettivo che significa:
1 che non si turba, che non si commuove; impassibile: un uomo, un carattere imperturbabile; rimanere imperturbabile;
2 riferito a cosa, che non può essere turbato da nulla: una quiete imperturbabile.
imperturbabilmente è l’avverbio.
sensibile è un aggettivo che significa:
1 che può essere percepito attraverso i sensi: mondo sensibile, il mondo dei fenomeni, contrapposto a quello intelligibile, costituito dalle idee e dai concetti della ragione; esperienza sensibile, che si acquisisce con i sensi;
2 che si manifesta ai sensi: un rumore appena sensibile ' (estens.) che si manifesta in modo evidente, che è chiaramente percepibile; notevole, rilevante: un sensibile miglioramento; danno, differenza, perdita sensibile;
3 che ha la capacità di sentire, di percepire; che risponde in modo intenso a uno stimolo: l'occhio è sensibile alla luce; essere sensibile al freddo, al caldo, ai farmaci ' (estens.) di strumento, congegno e sim., che ha la proprietà di registrare le minime variazioni di un fenomeno: termometro sensibile (foto.) si dice di supporto (pellicola, lastra, carta ecc.) che si lascia impressionare dalla luce;
4 (fig.) detto di persona, che ha particolare capacità di sentire e di comprendere gli affetti, le emozioni, i sentimenti propri o altrui, le manifestazioni del mondo della natura, le opere artistiche ecc.: una persona sensibile, di animo sensibile; essere sensibile alla musica, alla bellezza, alle ingiustizie.
sensibile come sostantivo maschile solo singolare
ciò che si può percepire con i sensi, l'oggetto della percezione sensoriale.
sensibilmente è l’avverbio:
1 attraverso i sensi: conoscere sensibilmente;
2 (estens.) notevolmente, consistentemente: è sensibilmente cresciuto;
3 (ant.) corporalmente, fisicamente.
venerdì 2 aprile 2010
imbellettare
prendetevi due minuti e leggete con calma questi bellissimi versi,
sono rasserenanti e geniali alle stesso tempo,
li ho scoperti grazie a chechina che è una malata di letteratura,
buona pasqua a tutti da cicolita.
The Unending Gift (Il dono senza fine)
Un pittore ci aveva promesso un quadro.
Ora, in New England, ho saputo che è morto. Ho sentito,
al pari di altre volte, la tristezza di comprendere che siamo come un sogno. Ho pensato all’uomo e al quadro perduti.
(Solo gli dèi possono promettere, perché sono immortali).
Ho pensato a un luogo prefissato che la tela non occuperà.
Poi ho pensato: se stesse lĺ, sarebbe col tempo una cosa di piú, una cosa, una delle vanità o abitudini della casa; ora è illimitata, incessante, capace di qualsiasi forma e qualsiasi colore e non costretta in alcuno.
Esiste, in qualche modo. Vivrà e crescerà come una musica e starà con me fino alla fine. Grazie, Jorge Larco.
(Anche gli uomini possono promettere, perché nella promessa è qualcosa d’immortale).
Jorge Luis Borges in Elogio dell’ombra (traduzione di Francesco Tentori Montalto).
imbellettare è un verbo transitivo che significa:
1 coprire di belletto, dare il belletto: imbellettare le guance, gli occhi;
2 ornare con artifizi: imbellettare uno scritto.
imbellettarsi è un verbo riflessivo che significa:
1 darsi il belletto;
2 fare mostra di qualità che non si hanno.
giovedì 25 marzo 2010
anatema
la Reputazione è una cosa seria, …ho detto seria non importante!
sprecatevi pure con le consolazioni del tipo:
“tanti nemici tanta gloria” oppure “a me, di ciò che pensano gli altri non interessa”
comunque, presto o tardi, avrete modo anche voi, di incontrarvi faccia a faccia
con la vostra Reputazione ed essere da Lei ostacolati.
Ve ne parla una che, da tanti anni elemosina da Lei soluzioni compromissorie,
o spesso deve fare i conti con chi ama aggrapparsi ai momenti di debolezza altrui.
I miei momenti di debolezza son stati tanti e con altrettanti dovrò aver a che fare ma
prima di permettermi imprechi od insulti forse è meglio che,... mi ricordi che,...
le cose dette son dette
e chi non le vuole dimenticare non le dimentica.
Vale anche per gli atteggiamenti e, mi sia concesso, anche in questo son maestra!
anatema è un sostantivo maschile che significa:
1) nella Bibbia, bando, interdetto sacro; anche, oggetto di maledizione;
2) nel linguaggio ecclesiastico, scomunica solenne;
3) maledizione, esecrazione: lanciare un anatema.
compromissorio è un aggettivo che significa:
di compromesso, tale da costituire un compromesso: soluzione compromissoria; clausola compromissoria; in un contratto, quella che prevede la risoluzione arbitrale e non giurisdizionale delle eventuali controversie.
martedì 23 marzo 2010
annoverare
prediligo i numeri pari,
quando sento parlare del due, dell’otto e del ventiquattro.
…..ahh che soddisfazione …
il sette, lo so, ha il suo fascino
ma vuoi mettere l’appeal della dozzina,
poi se devi sommarli è una pacchia: il risultato è sempre pari,
con quelli dispari invece non si sa mai!
- cicolita!?
- siiiii??
- stai dando i numeri?
- si si … quelli pari!
annoverare è un verbo transitivo che significa:
1) numerare, contare;
2) enumerare, elencare, passare in rassegna: annoverare le malefatte altrui;
3) considerare nel numero di, contare tra: annoverare qualcuno tra i propri amici. (è perfetto per Facebook!)
domenica 7 marzo 2010
acromo
uscire oggi proprio no, nessuno di noi ne ha voglia sincera
di farne il tentativo se pur vogliosi di primavera,
d'altronde nel cielo acrono acromo nemmeno una piuma vola
e l'aria respirata passa gelida nel naso fino alla gola
... il senso inverso di una halls mentoliptus
acromo è un aggettivo che significa: privo di colore, non colorato.
venerdì 5 marzo 2010
serotino
giovedì 4 marzo 2010
pedissequo
L’altra sera ho incontrato Il Gatto e La Volpe,
nooo … non meravigliatevi,
può capitare o è già capitato anche a voi ma …
come è successo a me, non li avete riconosciuti subito:
La Volpe: Bene bene, uhm, una discente non è vero?
Cicolita: si desidero imparare
La Volpe: imparare? … a si! Dunque lei non sa che ci sono vie più facili verso il successo!
Cicolita: nnno!
La Volpe: nooo? Parlo cara mia del teatro: luci splendenti, musica, applausi, …fama!
Cicolita: fama?
La Volpe: siii e con quella personalità, con quel profilo, con quell’account… ma lei è proprio un attrice nata.
Cicolita: si ma io devo …
La Volpe: una meraviglia, vedo già il suo nome scritto a lettere luminose, alte più di un metro! bah … come si chiama?
Cicolita: Cicolita
La Volpe: aah si Cicolita … C I Q … umh umh … non sprechiamo tempo prezioso, il teatro ci attende …
Pedissequo è un aggettivo che significa:
che segue, che imita passivamente qualcuno o qualcosa senza alcun apporto di originalità: un esecutore pedissequo; imitazione pedissequa; traduzione pedissequa, attento soltanto alla corrispondenza letterale.
pedissequamente è l’avverbio.
Discente è un sostentivo maschile e femminile che significa:
chi impara; alunno, allievo.
Il dialogo è tratto da Pinocchio il film d’animazione della Disney ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino romanzo scritto da Collodi (pseudonimo dello scrittore Carlo Lorenzini) a Firenze nel 1881 e pubblicato nel 1883 dalla libreria Editrice Felice.
Carlo Lorenzini, si firmò con il nome del suo Paese natale, Collodi.
mercoledì 24 febbraio 2010
epigono
Nel silenzio echeggiava evidente l’abbaiare di un cane in lontananza,
di certo era un annuncio importante, il proclamare canino al crepuscolo serale:
bau bau bau bau … bou bou … bau bau
io non riuscii a trattenere l’impulso di imitarlo,
pertanto con vocione sommesso iniziai:
“bau bau bau bau … bou bou … bau bau“
la mia bimba divertita, a sua volta cominciò:
“bau bau bau bau … bou bou … bau bau“
dopo poco pensando di averla in pugno le chiesi furbescamente:
“amore, tu cosa gli hai detto?”
lei con occhi felini prontamente mi rispose:
“quello che gli hai detto tu, mamma!”
ed io caddi rovinosamente ai piedi di una bambina di quattro anni e mezzo.
epigono è un sostantivo maschile che significa:
1) seguace, imitatore; in particolare, scrittore o artista che rielabora le idee o ripete lo stile di qualche grande predecessore, senza apportarvi alcun contributo originale;
2) chi è nato dopo; discendente.
venerdì 18 dicembre 2009
decatissaggio
avete presente quando nei mille pensieri
che si fanno giornalmente non ce né uno degno di nota,
credetemi riflessioni ne faccio ogni giorno
su di me, su quello che faccio, su quel che succede
ma nessuna di queste merita uno solo dei vostri minuti,
oppure avrebbe bisogno di diverse delle vostre ore per essere delucidato.
ecco qui, cosa succede a cicolita in questi ultimi mesi,
fra pochi giorni sono in vacanza e per primi voglio mettere in riga i miei pensieri,
al mio ritorno come dei soldatini li scriverò
spero di ritrovarvi, buone vacanze
decatissaggio è un sostantivo maschile che significa:
procedimento per togliere il lustro ai tessuti di lana e renderli irrestringibili e ingualcibili.
venerdì 13 novembre 2009
negletto
“non ti pago per dirmi ciò che già so”
questa è la risposta che si meriterebbe ma
coi tempi che corrono è bene non sprecare nemmeno la sincerità.
negletto è un aggettivo che significa:
1 abbandonato, derelitto: siede in terra negletta e sconsolata (LEOPARDI All'Italia 15)
2 sciatto, trasandato, disadorno: abito, stile negletto.
venerdì 2 ottobre 2009
pletora
quando iniziai a scrivere ilmiodizionario, nel marzo del 2007,
la prima parola che inserii fu abominio.
ricordo ancora cosa mi spinse a cercarla sul vocabolario:
una sera guardando Lilo & Stitch con i miei bimbi,
mi accorsi che Stitch veniva definito proprio un abominio
mi sorpresi di questo, pensando che fosse un’attribuzione troppo forte,
e mi chiesi: “magari non so cosa significa veramente!”
era proprio così!
lo è stato anche per tante e tante parole ricercate successivamente,
alcune piuttosto comuni ma che non conoscevo a fondo nel loro significato,
altre del tutto nuove che andavano ad arricchire ilmiodizionario.
...
lo ammetto, sperando di non peccare in superbia,
ora dopo più di due anni quando ascolto chi,
usa vocaboli un po’ più ricercati, mi sorprendo un pochino meno!
pletora è un sostantivo femminile che significa:
1) sovrabbondanza, eccesso rispetto alle necessità o alla norma: la pletora dei dipendenti pubblici;
2) (med.) anormale aumento della massa sanguigna: pletora arteriosa, venosa; abito costituzionale caratterizzato da aspetto florido, sanguigno;
3) (bot.) produzione eccessiva e quindi patologica di succhi in una pianta.
giovedì 17 settembre 2009
edonista
- ciao, grazie per essere venuta subito
- prego, spero che tu abbia un buon motivo per avermi disturbata
- dobbiamo prendere una decisione, o chiudere definitivamente ilmiodizionario od impegnarci ad aggiornarlo!
- uhmmm sta storia mi ha stufata! e le critiche ed i giudizi e la vipera e gli scienziati … insomma non se ne poteva più!
- hai ragione anche io sono passata dall’ignorante alla maestrina, ma se pubblichi qualcosa le critiche sono da mettere in conto.
- ok, riproviamo ma che ne dici se trovassimo un qualcosa di nuovo … di diverso!
- va bene, ci penserò lasciami un po’ di tempo; e nel frattempo tu che farai?
- torno da dove sono venuta … il divano!
- edonista!
edonista è un sostantivo maschile che significa:
seguace dell'edonismo: chi fa della ricerca del piacere il proprio indirizzo di vita.
martedì 28 luglio 2009
compendioso
rapita da una vecchia storiella cinese sentita,
la vorrei condividere con voi:
Una grande montagna proiettava la sua ombra su un villaggio,
i bambini crescevano rachitici per la mancanza di sole.
Un giorno un uomo esce di casa con un cucchiaio di porcellana
e si avvia verso la montagna.
- “ma dove vai?” chiedono gli altri vedendolo,
- “vado alla montagna” risponde lui convinto,
- “ma a che fare?”
- “a spostarla”
- “ma non ce la farai con un cucchiaio di porcellana”
- “lo so, ma qualcuno deve pur cominciare!”
compendioso è un aggettivo che significa:
1) breve, succinto, riassuntivo: stile compendioso;
2) (antica) corto, breve (di via, strada).
mercoledì 8 luglio 2009
eclettismo
immagina di essere in un salotto a fare conversazione
intorno a te tutte le persone che conosci specialmente le più scomode
la suocera con il suo modo di farti sentire inferiore
la vicina di casa che sbatte la tovaglia piena di schifezze sulla tua biancheria stesa
la collega Soubrette e l’amica piagnona
i tuoi figli intenti a giudicare tutto quello che dici
invita tutti gli uomini dal più superficiale che ti vede sotto forma di genitale al più profondo che ti annoia a morte
insomma accogli tutti in questo salotto ma nonostante ci sia tanta gente immaginalo piccolo con pochi posti a sedere
tu sei li ad ascoltare chi straparla, a cercare di farti ascoltare da chi fa il finto sordo,
ad aiutare quello pigro, a chiedere aiuto all’egoista,
a volte stai zitta e non ribatti per smorzare la tensione,
altre volte sei costretta a ripetere ma senza farti capire,
ecc., ecc..
ora hai di fronte la prima scelta:
rimanere nel salotto e fare una fatica immane
oppure uscire dal salotto
se scegli di voler rimanere nel salotto hai terminato il tuo racconto. Arrivederci a presto
se scegli di voler uscire dal salotto hai di fronte una nuova scelta
la seconda scelta è:
uscire dal salotto strisciando fino alla porta e poi scappando via velocemente col timore che qualcuno se ne accorga
oppure uscire dal salotto salutando chi merita di essere salutato, senza nemmeno una parola a chi merita indifferenza, con una puntualizzazione a chi l’aspettava e con un ingiuria a chi ne era deficitario?
se scegli di uscire senza fartene accorgere sarà per una boccata l’aria ci rivedremo molto presto.
se scegli di uscire offrendo ad ognuno il saluto appropriato hai di fronte un'altra scelta
la terza ed ultima scelta è:
fare i saluti tutti in una volta magari quando sei sull’orlo dell’esplosione,
in modo da ottenere velocemente l’etichetta “com’è acida”, “che permalosa”, “è sempre la solita isterica”
oppure farli quotidianamente con le dovute maniere: senza sentirsi superiore/inferiore agli altri, impegnandoti a capire e farsi capire, evitando discussioni sterili, usando educazione, evitando di sopravalutare, evitando di sottovalutare,
…. accidenti mi sa che sei rientrata nel salotto!
ps.: il precedente racconto è frutto della mia immaginazione, ogni riferimento a comportamenti o a persone è puramente casuale, a chi leggendo si sente tirato in causa consiglio di smettere immediatamente la lettura e consultare il medico curante.
i personaggi sono tutti autobiografici perché io mi sento un po’ suocera, un po’ vicina di casa, un po’ la collega Soubrette o l’amica piagnona, … ecc., ecc..
eclettismo è un sostantivo maschile che significa:
1 (filos.) indirizzo filosofico formatosi in età ellenistico-romana e caratterizzato dalla combinazione di dottrine derivate da sistemi diversi;
2 corrente architettonica ottocentesca che propugnava il recupero di stili del passato, la loro arbitraria combinazione in un unico edificio, il ricorso spesso bizzarro a moduli orientali
3 (estens.) l'atteggiamento di chi, in qualsiasi campo, non segue un unico metodo o indirizzo, ma alterna o fonde con versatilità metodi e indirizzi diversi.
giovedì 7 maggio 2009
reiterare
se si vive dentro un uovo
più che di tuorlo o tuttalpiù di albume
non si sa parlare
reiterare è un verbo transitivo che significa:
fare, dire di nuovo una cosa che è già stata fatta, detta: reiterare una promessa, una domanda;
«Vinum non habent» altamente disse, / e dietro noi l'andò reiterando (DANTE Purg. XIII, 29-30).
Vinum non habent significa:
non hanno vino; ricorda l'episodio delle nozze di Cana, quando, in seguito all'osservazione della Vergine, Gesù trasformò l'acqua in vino.
lunedì 20 aprile 2009
lestofante
ieri è venuto il mal di schiena al mio divano
poverino, Lui non è abituato ad averci tutti lì,
i più piccoli a volte anche in piedi, altri stravaccati a tratti dormienti!
tutta questa inattività a casa mia non s’è mai vista;
persino la più piccola piuttosto porta il Cicciobello a spasso per casa
ma dopo tanti giorni di pioggia ed obbligata permanenza al chiuso
ci siamo arresi e gettati dimessamente su di Lui
stai tranquillo mio sfoderabile amico … presto tornerà il sole!
lestofante è un sostantivo maschile che significa:
chi inganna con discorsi o raggiri; imbroglione, truffatore.
mercoledì 15 aprile 2009
cipiglio
in linea di massima mi sembra di essere una persona ben educata
ma ammetto che a volte durante una conversazione mi escono esclamazioni come:
“hai capito?” oppure “questo non è vero!”, o peggio di tutte
“va bene” se si stava parlando di qualche disgrazia,
che fare di me?
…
chiudermi in un penitenziario e buttare via le chiavi
oppure tentare di raffinare un po’ il gergo?
cipiglio è un sostantivo maschile che significa:
corrugamento della fronte e delle sopracciglia come manifestazione di sdegno,
collera o fierezza; aspetto severo o minaccioso.
cipiglioso è un aggettivo che significa:
che è facile al cipiglio, allo sdegno;
cipigliosamente è l’avverbio.
giovedì 9 aprile 2009
veridico
http://miskappa.blogspot.com/2009/04/eccomi.html
a chi credere?
veridico è un aggettivo che significa:
che dice la verità; veritiero, verace: un testimone veridico; una fonte storica veridica.
veridicamente è l’avverbio
venerdì 3 aprile 2009
baluginare
cosa accomuna un raggio di sole fra le nubi, ad un presentimento,
ad una persona che va di fretta?
sempre più di frequente vien comodo dire “scusa ma ho fretta”,
facendo così balugini lasciando una scia corta e facile da cancellare.
baluginare è un verbo intransitivo che significa:
1) apparire e sparire d'un tratto, come un baleno; apparire in modo incerto, poco percepibile: il baluginare di un raggio di sole;
2) affacciarsi alla mente in modo repentino e indistinto: il baluginare di un'idea, di un presentimento.
lunedì 23 marzo 2009
lattescente
mia nipote fra poco compie 14 anni
ed in questo momento è in gita a Berlino,
apparentemente è silenziosa ed a volte s’incupisce
ma nasconde una personalità molto più complessa.
per chi riesce a vederlo è estremamente sensibile,
ha delle idee tutte sue ed attenzioni per il prossimo.
ha il desiderio di imparare e se il gioco si fa duro lei lo è ancora di più,
forse a tratti è un po’ pigra ed a volte le piace stare sola
ma coltiva le sue amicizie e con loro è fin troppo accondiscendente.
ama profondamente i suoi genitori, il fratello,
ed in cascata noi tutti… insomma una mini donna meravigliosa!
deve ancora fare un piccolo passetto:
imparare a farsi scorrere un po’ di più la vita sulla pelle,
e non prendere gli altri troppo seriamente,
… ops ma questo non riesce bene neanche a me!
lattescente è un aggettivo:
si dice di liquido che presenta il colore e l'opacità caratteristici del latte.
domenica 15 marzo 2009
uopo
le gomme della bici van gonfiate
e la sella un po’ più in su
la lucertola esce con gli occhiali da sole
ed alla Tarta è suonata la sveglia
qui da noi si è riaperta la caccia al bruco
…
la sera stanchi ma vissuti mi sembra di lavare degli spazzacamini
e ualà una pernacchia all’inverno e ... non solo!
uopo è un sostantivo maschile che significa:
bisogno, necessità;
essere a uopo, essere, tornare utile;
all'uopo, allo scopo; al momento opportuno.
venerdì 13 marzo 2009
caldéggio
favorire, sostenere con calore: caldeggiare una proposta.
martedì 10 marzo 2009
brocardico
martedì 17 febbraio 2009
avito
questa storia inizia lungo un sentiero sterrato
ai lati la brina lo imbianca
qua e là cespugli ghiacciati ed alberi spogli
sembrano sospesi, pare che la nebbia li tenga su,
quest’ultima dirada e poi diventa fitta tanto da credere di respirarla,
Alessandria d'inverno è così,
puoi immaginarla o starci per un giorno intero ma
per conoscerla devi vivere qui,
d’inverno per giorni non vedi l'azzurro del cielo
al punto che, quando torna, ti stupisce.
e poi questo è un anno particolare:
i fili d'erba non sghiacciano nemmeno di giorno,
dalle 17 alle 7 è notte,
il colore alla moda è il grigio,
la neve negli angoli a nord rimane intatta,
il sole è tornato ma non scalda,
e i panni fuori potrebbero asciugare solo a primavera...
“ma mamma mi serve l'accappatoio asciutto per andare il piscina mercoledì!”
“ah ... allora tiriamoli dentro!”
avito è un aggettivo che significa:
degli avi; ereditato dagli avi: dimora avita.
venerdì 6 febbraio 2009
durlindana
durlindana è un sostantivo femminile che significa:
(scherzoso) spada.
sabato 31 gennaio 2009
baggiana
se qualcuno sbaglia nel valutarvi il problema è suo, perchè
se vi ha sopravvalutato se la dovrà vedere con una delusione,
se vi ha sottovalutato si è perso un’occasione!
baggiana è un sostantivo femminile che significa:
1) varietà di fava con semi molto grossi;
2) bugie, fandonie.
mercoledì 28 gennaio 2009
querelle
le prime dieci regole per apparire una persona simpatica:
1) essere sempre sorridente
2) guardare negli occhi il tuo interlocutore
3) comportarsi in ugual modo con tutti
4) dire la cosa giusta al momento giusto
5) ascoltare e parlare in ugual quantità
6) avere l’entusiasmo giusto
7) è vietata la svogliatezza per rischio di contaminazione
8) buttarsi sull’ottimismo
9) non far perdere tempo
10) trovare argomenti interessanti
… mentre vado a cercare Wonder Woman aggiungi pure altri punti …
querelle è un sostantivo femminile invariabile che significa:
polemica, discussione, soprattutto culturale o politica.
lunedì 26 gennaio 2009
topos
mio figlio ha imparato a leggere e si stupisce di saperlo fare
mentre andiamo in macchina legge le scritte e poi
mi chiede: “ma mamma c’è scritto proprio così?”
la più piccola invece questa mattina dopo un tragitto tutto in silenzio
ha tirato un lungo sospirone e poi ha esclamato: “eeeeeh si, io non lo so”
proprio come fanno le vecchine di ottanta anni
ma se si pensa che per arrivarci le mancano altri 76 anni e mezzo
ci credo che si sente dire che la gioventù di adesso precorre un po’ i tempi!
topos è un sostantivo maschile che significa:
concetto diffuso fino a divenire luogo comune, in letteratura, in pittura e nelle arti in genere, situazione tematica ricorrente in un autore, in un genere, in un indirizzo artistico.
un luogo comune è un'opinione (non necessariamente "vera") o un concetto la cui diffusione, ricorrenza o familiarità ne determinano l'ovvietà o l'immediata riconoscibilità.
oltre a non essere stabile nel tempo, la diffusione di un luogo comune non è necessariamente omogenea nella popolazione, può infatti essere limitata a gruppi in base a culture, interessi, professioni, orientamenti politici.
martedì 13 gennaio 2009
trust
"e siamo noi e siamo noi il paradiso siamo noi”
potrei interagire solo con lui: sentirmi capita e capirlo a meraviglia!
trust è un sostantivo maschile che significa:
1) (econ.) forma di concentrazione industriale che comporta l'integrazione di diverse imprese sotto un'unica direzione, al fine di limitare la concorrenza e controllare il mercato: leggi anti-trust; (estens.) monopolio;
2) trust di cervelli, gruppo di esperti che concorrono a risolvere problemi di particolare complessità; brain trust.
venerdì 9 gennaio 2009
attaché
attaché è un sostantivo maschile invariabile che significa:
nel linguaggio diplomatico, addetto: attaché culturale, chi, in un'ambasciata, si occupa della promozione culturale.
venerdì 26 dicembre 2008
requie e scongiuro
mi aspettano tempi senza il solito trantran
senza la sveglia, senza il traffico e la campanella a scuola,
senza ufficio, pc e macchinetta del caffè,
senza spesa di corsa, pranzi e cene al volo,
mi porto qualche libro ed un uncinetto il divano ce l'ho là
un bacione a tutti e se mi permettete una cosa che non ho mai fatto
un bacione particolare ai più affezionati
sperando di cuore di rivederci tutti qui il prossimo anno...
...
chi di voi ha fatto gli scongiuri?
requie è un sostantivo femminile che significa:
calma, riposo, pace: avere, trovare requie; un pensiero che non dà requie; senza requie, senza sosta.
scongiuro è un sostantivo maschile che significa:
1) lo scongiurare spiriti maligni, forze malefiche; invocazione solenne rivolta a forze sovrannaturali; gesto superstizioso, formula magica contro la iettatura o contro l'avverarsi di qualche calamità: fare gli scongiuri;
2) (rar.) preghiera insistente, implorazione;
3) (ant.) giuramento.
martedì 23 dicembre 2008
simposio
anche per questo natale ho fatto solo gli auguri che mi venivano spontanei
non mi sono più costretta nell'ardua impresa di fare omaggi che dovevo ma non volevo
pensare che a coloro che mi sforzavo tutti gli anni di comprare un regalino o fare degli auguri formali
da qualche natale a questa parte evitati, schivati, elusi, sottratti, evasi o sfuggiti, ...
hanno capito, apprezzato, corrisposto e ricambiato soddisfatti
...
ecco il segreto ampiamente condiviso dagli altri ve lo assicuro
sarà perché gli auguri costretti non piace farli ma nemmeno riceverli
sarà perché se non li ricevi li risparmi a tua volta
insomma ora il mio natale è più "snello" è più "vero"
...
seguendo sempre la stessa regola non mi rimane che augurare
Buone Feste a tutti i lettori de ilmiodizionario
simposio è un sostantivo maschile che significa:
1) (letterario) banchetto, convito;
2) (figurativo) congresso di studiosi finalizzato alla discussione di tema scientifico: un simposio di medicina.
venerdì 19 dicembre 2008
sitibondo
grazie per essere così come sei,
hai la corazza ma mi mandi le poesie per e-mail.
grazie perché a volta ci metti tantissimo impegno per non mandarmi a stendere,
ma io lo capisco lo stesso.
grazie perché, chissà come fai, mi capisci,
mentre per non capire te bisogna darti le spalle altrimenti sei un libro stampato.
grazie per stupirti insieme a me di tutto anche della nostra amicizia,
sei una navigata ingenua ed una mancata perbenista.
sitibondo è un aggettivo che significa:
assetato
venerdì 12 dicembre 2008
desueto
caro Gesù Bambino,
quest’anno non ho bisogno di niente:
ti ricordi quando davanti a quei meravigliosi pantaloni che costavano un occhio
mi sono detta: “me li regalo a natale!”,
o la bava prodotta sopra a quella straordinaria macchina da cucire,
beh ci ho pensato a fondo non mi serve ne l’uno ne l’altra,
…
ma visto che hai un po’ di tempo libero e non devi andare in giro per negozi,
per favore, dai un occhiatina a quelle personcine che so: hanno proprio bisogno di te!
desueto è un aggettivo che significa
1) disavvezzo, disabituato;
2) disusato: parola desueta.
giovedì 11 dicembre 2008
pania
pania è un sostantivo femminile che significa:
1) sostanza collosa ricavata dalle bacche del vischio, usata per catturare piccoli uccelli; vischio;
2) (figurato) lusinga ingannevole; adescamento fallace: cadere nella pania.
Pierre Corneille (Rouen, 6 juin 1606 - Paris, 16 octobre 1684) è stato un autore drammatico francese nel XVII secolo.
venerdì 5 dicembre 2008
fragrante e flagrante
due parole molto simili possono trarre in inganno,
io spesso ne rimango vittima tra le risa o i sogghigni di tutti.
oggi riflettiamo su fragrante e flagrante
che niente li accomuna, difatti l’unica cosa che potrebbe essere
“colta in fragrante” è una pagnotta appena sfornata!
fragrante è un aggettivo che significa:
profumato, che emana un buon profumo: biancheria pulita e fragrante.
flagrante è un aggettivo che significa:
1) che presenta le condizioni della flagranza: reato, furto flagrante;
2) evidente, palese: è in flagrante contraddizione;
come sostantivo maschile significa:
condizione di flagranza: cogliere in flagrante.
mercoledì 26 novembre 2008
vezzo
oggi è ilmiocompleanno e i miei genitori non mi hanno fatto gli auguri
ci ho messo 35 anni ma poi la spiegazione l’ho trovata
io ne sono convinta per gli altri capirlo è più difficile, ci riprovo:
loro son timidi e non son vezzi al vezzo
a casa mia persino a natale gli auguri non son disinvolti e guai a baciarsi,
che dire d’altro, son certa del loro affetto ma è vietato dimostrarlo.
anche per fare gli auguri ci vuole pratica e non avendone mai fatti o quasi
ogni anno che passa è sempre più difficile, ditelo a mia sorella,
che si lamenta sempre per questo ma
dovessi avvicinarmi per toccarla o schioccarle un bacio si chiude a riccio e rotola lontano,
son fatti così e ci han cresciuto così, che dire d’altro!
vezzo è un sostantivo maschile che significa:
1) abitudine, modo abituale di comportarsi: fare qualcosa per vezzo; ha il vezzo di piegare la testa quando ascolta; abitudine non bella, vizio: ha il vezzo di mangiarsi le unghie;
2) atto affettuoso: fare un vezzo a un bambino;
3) (plurale) smancerie, moine, leziosaggini: basta con questi vezzi; attrattive femminili; grazia, leggiadria: non sa resistere ai suoi vezzi;
4) monile da portare al collo, specialmente se costituito da perle o grani infilati: un vezzo di perle, di corallo, d'ambra.
lunedì 3 novembre 2008
nembifero
lampi, fulmini, tuoni e saette
- ma mamma, ma che cos’è?
- è il Diavolo … quando si arrabbia ci butta l’acqua dal cielo. Infatti quando torna a casa dal lavoro e trova poco da mangiare per cena si incavola con la moglie e le tira l’acqua con una bacinella gigante ma lei è furba e si sposta, così l’acqua cade tutta su di noi. Allora il diavolo si incavola ancora di più la chiude dentro una botte e la fa ruzzolare giù dalle scale per questo si sentono i tuoni!
- ma mamma, ma perché non se ne va al McDonald’s?
nota bene: quando ero bambina e mi raccontavano questa storiella rimanevo alquanto suggestionata dalla visione della signora Diavolo che cadeva dalle scale dentro una botte; i miei figli invece dopo un po’ che l’hanno sentita hanno trovato un rimedio veloce ed economico. W i “nuovi tempi”!
nembifero è un aggettivo che significa:
apportatore di nembi.
nembo è un sostantivo maschile che significa:
1 (meteor.) nube scura, densa di pioggia: l'addensarsi dei nembi;
2 (fig. lett.) grande quantità di persone o di cose in movimento, simili nel loro insieme a una nuvola.
martedì 28 ottobre 2008
preconizzare
- signore e signori udite udite: si è finalmente decisooo e stabilitooo una data per il corso di cucito
- ma ne sei sicura?
- si eccome e non è tutto: io e chechina ci siamo imposte di andarci almenooo …
- almeno??
- una volta al mese
- uhm che sforzo!
preconizzare è un verbo transitivo che significa:
1) annunciare pubblicamente e con solennità: detto del papa, annunciare in concistoro la nomina di un vescovo o di un cardinale;
2) (lett.) prevedere, predire, profetizzare: preconizzare una brillante carriera.
lunedì 27 ottobre 2008
tatto o tattoo
tatto è un sostantivo maschile che significa:
1) senso che attraverso le terminazioni sensitive della pelle permette di riconoscere la forma, la consistenza e le caratteristiche esterne degli oggetti : un materiale ruvido al tatto.
2) (fig.) garbo, delicatezza, senso dell'opportunità nel parlare o nel comportarsi: mancare di tatto; nelle situazioni delicate bisogna usare molto tatto.
tattoo è un sostantivo maschile invariabile
arte del tatuaggio.
lunedì 13 ottobre 2008
infingimento
“andar per la breve”
è una locuzione molto frequente che lascia sottinteso il sostantivo strada, via o linea,
nel gergo comune di certo non ti preoccupi di togliere l’equivoco per cui la grammatica ti perdona.
infingimento è un sostantivo maschile che significa:
finzione, simulazione: senza infingimenti, schiettamente, sinceramente.
lunedì 6 ottobre 2008
dicace
sei realmente capace di misurare l'importanza di ogni cosa che ti accade?
è sempre più raro incontrare chi reagisce nella giusta misura agli eventi,
propongo pertanto di insegnarlo a scuola al posto degli assiro-babilonesi
che si, hanno la loro importanza ma non ci cambiano la vita
mentre saper affrontare i problemi nel modo giusto forse si.
sempre più spesso quello che per me è devastante per te è sostenibile o addirittura ininfluente,
c'è chi minimizza un tumore e chi si lamenta allo sfinimento di un raffreddore.
se in commercio esistesse un "misuratore di disgrazie", tutto sarebbe più semplice,
si potrebbe tenere al polso come un contapassi ed appena succede un qualcosa,
ti comunica immediatamente se e quanto ti devi preoccupare.
dicace è un aggettivo che significa:
mordace, maldicente
mercoledì 1 ottobre 2008
pervicace e protervo
nella vita è tutta questione di allenamento
hai mai visto un uomo correre i cento metri in meno di 10 secondi senza allenamento?
è difficile da trovare anche testando un largo numero di individui.
hai un obiettivo? allenati!
correrai anche tu i tuoi cento metri in meno di 10 secondi
pervicace è un aggettivo che significa:
caparbio, accanito (per lo più nel male).
protervo è un aggettivo che significa:
1) superbo e arrogante: un individuo, un atteggiamento protervo;
2) (ant.) ardito, altero: regalmente ne l'atto ancor proterva (DANTE Purg. XXX, 70, descrivendo Beatrice).
giovedì 25 settembre 2008
buassàggine
da tempo avrei dovevo lavare le scarpe di mio marito
mi attendevano in un angolo nascosto della lavanderia,
ieri rientrando le ha trovate in fila,
ben lavate e profumate davanti alla scarpiera
…
“ah finalmente mi hai lavato le scarpe!”
“si caro e come si dice?”
“… era ora!”
buassàggine un sostantivo femminile che significa:
stupidaggine
mercoledì 17 settembre 2008
tratturo
abito in collina poco distante da Alessandria
con un lungo rettilineo e qualche curva si dimentica la città
mio marito ha insistito, in principio ero avversa a perdere le comodità del centro
ma … il fine settimana là ha tutto un altro sapore
tratturo è un sostantivo maschile che significa:
strada o sentiero erboso, segnato dal passaggio delle greggi.
giovedì 11 settembre 2008
riattare
non mi sono riposata
non mi sono divertita
non ho visto dei posti nuovi
non ho conosciuto tanta bella gente
non ho parlato molto
non sono stata zitta… abbastanza!
non ho memorizzato bene né il mare ligure né la mer de glace
ma è stata comunque una vacanza fruttuosa
ho insegnato molte cose a mio figlio
e lui ne ha ricordata una a me
“oltre una certa misura non si può andare contro se stessi”
riattare è un verbo transitivo che vuol dire:
rimettere una cosa in condizione di essere usata di nuovo, o apportarvi i cambiamenti e le migliorie necessari per adeguarla a nuove esigenze: riattare un vestito, una strada; riattare la casa.
domenica 3 agosto 2008
posa
una regina senza corona né sudditi nel suo castello sulla collina
come un roseto senza spine
... una ferrari senza serbatoio
... una caramella infinita
... una saggia senza rughe
... un marito senza mutande né calzini
inutile è avere, futile è essere, essenziale è sentirsi!
posa è un sostantivo femminile che significa:
1) il porre: la posa della prima pietra;
2) riposo, quiete; senza posa: ininterrottamente;
3) il posare per essere ritratti; l'atteggiamento assunto da chi deve essere ritratto;
4) atteggiamento studiato, affettato: assumere una posa da superuomo; fare qualcosa solo per posa;
5) tempo di posa; posa lunga, breve; una posa non riuscita;
6) deposito, sedimento che rimane sul fondo di un recipiente quando si lascia decantare un liquido: la posa del vino.
sabato 5 luglio 2008
laconico
1) della Laconia, antica regione della Grecia;
2) si dice di persona che si esprime concisamente, che è di poche parole.
giovedì 19 giugno 2008
ignavia
un tizio durante una passeggiata a cavallo
cade in un dirupo e si sfracella sulle rocce
il cavallo riporta gravi fratture alle zampe e non si rialza
lui ha una gamba pendula e contusioni ovunque
nel mentre passa di lì un suo vecchio amico che gli chiede come va
il tizio distrutto gli racconta l’avvenuto
allora l’amico va a vedere il cavallo soffrente
tira fuori la pistola e BANG lo finisce
poi torna da lui e gli chiede: “e tu come stai?”
“tutto bene” risponde il tizio rinvigorito
“una leggera distorsione ma passerà.”
ignavia è un sostantivo femminile che significa:
mancanza di volontà e di forza morale.
dedicata a chechina che OOodia chi racconta barzellette!
mercoledì 18 giugno 2008
caffettano
risaputa è
la mia voluttà per il caffè,
stavolta però sembra
ma non è
caffettano o caffetano o cafetano o caftan [caf-tàn] è un sostantivo maschile che significa:
abito maschile in uso nei paesi musulmani, lungo quasi fino ai piedi, aperto sul davanti e con maniche molto ampie.
voluttà è un sostantivo femminile che significa:
1) piacere, diletto;
2) il piacere che deriva dal soddisfacimento dei desideri sessuali; appagamento dei sensi, intensa emozione a esso legata: abbandonarsi alla voluttà; uno sguardo pieno di voluttà;
3) piacere, godimento acuto: bere con voluttà; assaporare un cibo con voluttà; la voluttà del potere, della vendetta, della sottomissione.
martedì 17 giugno 2008
vindice
La vendetta non ha preveggenza (N. BONAPARTE)
Non c'è vendetta più bella di quella che gli altri infliggono al tuo nemico.
Ha persino il pregio di lasciarti la parte del generoso. (Cesare Pavese)
Un uomo che medita la vendetta, mantiene le sue ferite sempre sanguinanti (...)
Presto o tardi la Natura non manca di vendicarsi
per ogni azione dell'uomo diretta contro di lei (...)
vindice è un aggettivo che significa:
che vendica o rivendica.
preveggente è un aggettivo che significa:
che è in grado di prevedere quanto accadrà.
nota: ringrazio chechina per la ricerca degli aforismi
venerdì 13 giugno 2008
pertenere
sempre più spesso mi capita di incontrare persone che nelle frasi di circostanza
creano lunghe digressioni su argomenti a loro piacimento
chissà per quale strano motivo?!
forse ne avevano parlato poco prima e …
oppure si sentono così trasportati dal parlarne esclusivamente
o forse ritengono che tu ne debba venire a conoscenza altrimenti…
beh il movente non è importante ma interessante è la reazione
le prime volte che mi è capitato ho provato invano di dire la mia
un errore madornale perché di certo la loro conoscenza a riguardo è analitica
nelle volte successive mi sono limitata ad asserire o negare risolutamente con il capo
atteggiamento consono ed apprezzato tant’è che poi si congedano con un turbinio di gratificazioni
ora purtroppo a lungo andare la mia reazione appare molto meno gentile,
nella stragrande maggioranza dei casi mi disconnetto per poi riprendere il collegamento verso i saluti
beh diciamocelo: è questo il caso in cui li lasci nel dubbio che tu non abbia capito bene e la prossima volta avranno modo di chiarirti meglio i dettagli!
pertenere è un verbo intransitivo che significa: [coniugato come tenere; ausiliare essere]
1 (anticamente) appartenere;
2 (non comune) riguardare, essere di pertinenza.
giovedì 29 maggio 2008
sempiterno
nemmeno sul blog riesco a nasconderlo, ultimamente sono un po’ presa
eravamo un po’ in ritardo, un po’ indecise e un po’ ambiziose
ma trovato il fornitore ci siamo buttate in un impresa del tutto azzardata
e come sempre in questi casi mi sono trovata in prima linea ad imbastire senza il ditale
drin drin (suona un interno)
- siii
- come va? ce la fai?
- si stai tranquilla ce la facciamo
- la traduttrice vuole tutto per venerdì
- e lo avrà! ho tutto sotto controllo!
(appena ho riabbassato la cornetta ci sono stati vari stadi di attacchi di panico)
drin drin (chiamo un altro interno)
- mi aiuti ti prego: sono nella palta
- cosa hai bisogno
- foto e scontorni
- arrivo
dalla vetrata l’ho vista in piedi sul muletto più e più volte con la macchina digitale dopo ore arriva soddisfatta:
- allora cosa ne dici?
- umh
- non mi sembri nelle condizioni di fare la pignola!
sempiterno è un aggettivo che significa:
che non ha avuto mai principio e non avrà mai fine (molto letterale).
l’avverbio è sempiternamente: eternamente.
sabato 24 maggio 2008
placet
piove e ripiove ma che bello che bello
si son pronta a fare un post senza beneplacito
ma ribadisco che bello e che bello
quando a maggio il tempo spinge in spiaggia
arrivare alle ferie di agosto è una marcialonga
l’asfalto riflette e il minor rischio è un miraggio
un impegno in tailleur potrebbe risultare fatale
convincitene anche tu …
piove e ripiove ma che bello che bello
placet è un sostantivo maschile invariabile che significa:
1) [diritto] termine che esprimeva approvazione dell'autorità civile all'assunzione di benefici ecclesiastici vacanti da parte di chi ne fosse stato nominato titolare dall'autorità ecclesiastica;
2) [estensione] approvazione, permesso: dare, ricevere il placet.
mercoledì 14 maggio 2008
vituperio
sei tu la mia prima amica virtuale, fiordicactus,
da te mi sento letta e capita, mai trascurata sempre ascoltata,
accontentarti in parte è semplice, perché io adoro il piacere di un istante
- l’attimo in cui stringo i miei bimbi
- l’assaporare un caffè ristretto
- sentire un profumo che mi ricorda qualcosa di caro
- sedermi a ricamare o cucire un pensiero rigorosamente da regalare,
- abbandonarmi in una canzone che mi trasporta lontanissimo
- oppure l’esatto contrario: ascoltare il silenzio!
non vorrei arrecare vituperio se
non coinvolgo altri in questo ma
regalo solo a te il post dei miei piaceri.
vituperio è un sostantivo maschile che significa:
1) grave disonore, infamia: essere causa di vituperio; biasimo;
2) ingiuria, grave insulto, improperio: coprire una persona di vituperi;
3) persona o cosa che arreca vituperio o che è motivo di vergogna: quell'uomo è il vituperio della famiglia.
mercoledì 7 maggio 2008
buaggine
come un filo d’erba in un prato
non immagina nemmeno quanti, come lui,
si sentono unici,
avesse le ali lo capirebbe
ma da li come fa,
ed allora perché no!
buaggine è un sostantivo femminile che significa:
balordaggine, stoltezza.
martedì 29 aprile 2008
acquiescere
non sempre mi riesce ma sto migliorando
il tacere assecondando chi ha opinioni diverse appaga
l’anonimo di turno penserà subito: che ipocrisia!
eppure non è così per innumerevoli ragioni:
- perché spesso chi asserisce quel qualcosa ha necessità di sfogarsi ma domani, chissà, può cambiare nuovamente idea
- perché a volte è necessario soccombere piuttosto di una discussione sterile
- perché fa tanto bene a se stessi pensare che altri si aggrovigliano la mente su cose di poco conto
- ecc. ecc.
…
provare per credere
acquiescere è un verbo intransitivo che significa:
1) (letteralmente) trovare pace;
2) (non comune) non opporsi, acconsentire tacitamente.
[io acquièsco, tu acquièsci ecc.; ausiliare avere]
lunedì 28 aprile 2008
ghermire
piglia, afferra od acchiappa?
io preferisco sempre prendi e voi?
ghermire è un verbo transitivo che significa: [io ghermisco, tu ghermisci ecc.]
1) afferrare con gli artigli: ghermire la preda;
2) (estensione) afferrare, prendere con rapidità e violenza (anche figurativo): le guardie ghermirono il ladro; l'angoscia ghermì il suo animo.
venerdì 25 aprile 2008
vieto
oggi giorno di sgombero
quando il vieto occupa il tuo spazio vitale
dissipare è d'obbligo
chi mai ne aveva voglia non so
ma si è deciso e si è fatto
sicuro inizio incredula fine
vieto è un aggettivo che significa:
1) (spregiativo) antiquato, superato: idee, consuetudini viete; vieti pregiudizi;
2) (letterario) antico, abbandonato;
3) (toscano) stantio, rancido: salame, burro vieto;
come sostantivo maschile:
4) (raramente) sapore stantio: prendere di vieto.
lunedì 14 aprile 2008
conniventissimo
leggendo la grammatica su il Dizionario Italiano
ho trovato una regola interessante che ti consente di accostare
due aggettivi sinonimi al posto di un superlativo:
allegro e contento, pieno zeppo, ubriaco fradicio, stanco morto, sudicio lercio, magro stecchito, sano e salvo, unto bisunto, povero scannato, vivo e vegeto.
connivente è un aggettivo che significa:
che tacitamente consente a un'azione disonesta, anche senza prendervi parte attiva; complice.
venerdì 11 aprile 2008
perlage
per la tua festa ognuno di noi ti regalerà una perla!
perlage è un sostantivo maschile invariabile che significa:
l'insieme delle bollicine che si sviluppano in un vino spumante quando viene versato nel bicchiere.
martedì 8 aprile 2008
ossimoro
… ma quanto è bello cambiare idea
di certo non su cose che potrebbero interferire con altre persone,
giocare sulla pelle degli altri non è proprio quello che si dovrebbe fare,
ma cambiare idea anche quotidianamente sulle nostre piccole cose fa bene
siiii prima mi piaceva la pizza ora preferisco la piadina
ero certa di non aver nulla a che fare con piante e fiori ed ora perché no
la gonna l’ho sempre considerata scomoda ma ora con i leggins
…
insomma lo stesso esercizio lo si può fare anche su cose più importanti
mi raccomando però la regola resta inalterata:
i “cambiamenti” non devono riguardare gli altri ma solo noi stessi!
ossimoro è un sostantivo maschile che significa:
figura logica che consiste nell'accostare, nella medesima espressione, parole di senso opposto (per esempio: un morto vivente).
sabato 29 marzo 2008
invettiva
e si, lei è proprio carina,
gentile e disponibile,
è buona d'animo e generosa,
ogni tanto galoppa un po' sul selciato
ma ...
invettiva è un sostantivo femminile che significa:
frase o discorso irruente diretto ad accusare o a oltraggiare qualcuno, a denunciare fatti o situazioni che sono o si ritengono deplorevoli: pronunciare un'invettiva; lanciare invettive contro la corruzione politica.
venerdì 28 marzo 2008
profondere
ho avuto uno scambio di vedute con la mia collega
mi ha accusata di bagnare troppo le piante
non ho potuto che ammettere questa mia carenza psicologica
che consta nel timore di non fare mai abbastanza per gli altri pertanto spesso eccedo
le ho confessato che lo stesso errore lo faccio coi miei figli
mi profondo talmente tanto per loro che arrivo al punto che mi si rivoltano contro
…
- sai Carla l’altra sera addirittura la mia piccola di 2 anni e mezzo mi ha detto che sono brutta e scema!
- ah sì? e perché? le hai fatto il bagno?
profondere è un verbo transitivo che significa:
dare, spendere senza misura: profondere tesori, grandi ricchezze;
profondere lodi, complimenti.
profondersi è un verbo intransitivo pronominale:
dire o fare qualcosa con calore, con effusione: profondersi in ringraziamenti, in elogi, in scuse.
giovedì 27 marzo 2008
polire
troppa qualità non viene mai ripagata
polire è un verbo transitivo che significa: [io polisco, tu polisci ecc.]
1) lisciare, levigare una superficie
2) (figurativo) rifinire, perfezionare, spec. un'opera d'arte.
mercoledì 26 marzo 2008
rutilante
non vedo l’ora che venga la bella stagione per farmi un passeggiata
non vedo l’ora che finisca quest’anno così sciagurato
non vedo l’ora che i miei figli crescano un po’ per avere un po’ di tregua
…
si ma nell’attesa fai qualcosa od aspetti e speri?
rutilante è un aggettivo che significa:
rosso splendente; fiammeggiante.
venerdì 21 marzo 2008
converso
stamattina Grabov mi ha detto
"io non sono saggio sono un buon copione"
se una cosa è stata pensata, fatta e sperimentata da altri
ed indubbiamente funziona perché non copiarla;
per converso se altri hanno fatto clamorosi errori prima di te:
guardati bene dal rifarli!
converso è un aggettivo che significa:
inverso, contrario: per converso, al contrario;
conversamente avverbio: all'opposto.
martedì 18 marzo 2008
sospendimento
- lo so è colpa mia
- ma noooo
- eppure te lo leggo negli occhi: sei stanca!
- sohb
- fare tutti quei regalini di natale a mano ci ha sfinito
- sohb
- abbiamo esagerato ad iniziare dal 7 di gennaio a preparare i regalini di fine anno per le maestre d'asilo
- uhm
- dai chechina ti prego parla dimmi come ti senti?
-...
- dimmi che cosa hai?
....
- non mi sono ancora ripresa dello stress post natalizio!
sospendimento è un sostantivo maschile (non comune) che significa:
sospensione.
sabato 15 marzo 2008
pernicioso
come un agente della scientifica appena arriva controlla le briciole sul divano,
le impronte sul frigo e sulla maniglia delle porte,
non ho due bambini ma dei roditori intenti tutto il giorno a sgranocchiare cracker sulle superfici casalinghe,
non sono due bambini ma dei gechi che lasciano impronte sui muri con le loro ventose,
siii ... in due non hanno dieci anni ma sono dei perversi perniciosi,
e che importa se l'aspirapolvere può metter rimedio
o una passata di spugna sul frigo può dar sollievo
...
sarebbe meglio tacere in quei momenti in cui ... chissà perché è più semplice sproloquiare!
pernicioso è un aggettivo che significa:
che provoca grave danno.
martedì 11 marzo 2008
retentire
vi assicuro che dopo tanti giorni di una fitta coltre color grigio fumo
mi era venuto il dubbio che il cielo non esistesse più
oggi che a tratti è sereno malgrado chi mi sta accanto
io retentisco come un usignolo!
retentire è un verbo intransitivo che significa: [io retentisco, tu retentisci ecc.; ausiliare essere]
risuonare, riecheggiare.
domenica 9 marzo 2008
tremotio
- ssstt prova solo per un minuto a stare zitto, forse piove o forse è un uccellino
- cosa mamma, quale uccellino?
- ssstt stai zitto, voglio sentire cos'è
- ma cosa mamma io non sento niente
- nemmeno io se non stai zitto
...
- va beh non importa sarà stato il vento!
tremotio è un sostantivo maschile che significa:
confuso rumore unito a scosse, provocato da persone che si agitano e saltano o da oggetti pesanti in movimento.
venerdì 29 febbraio 2008
gabbano
oh mia cara che meraviglioso gabbano ti sei messa stasera
e poi quelle scarpe sono un bigiù di color ciliegia che anticipano la primavera
si forse il pollicione esce un po' dal buchino ma va tttanto di moda!
...
va beh ... dove si va!?
gabbano è un sostantivo maschile che significa:
1) soprabito largo e lungo, talora foderato di pelliccia;
2) (figurativo) voltare, mutare gabbana: cambiare improvvisamente opinione, partito;
3) sorta di veste da lavoro usata da contadini e operai.
bigiù è un sostantivo maschile adattamento italiano del francese:
bijou.
lunedì 25 febbraio 2008
delatore
una mia personalissima teoria è che se provi antipatia per una persona
molto ma molto probabilmente anche quella persona prova antipatia per te
per cui nel momento in cui tu pensi
"come si comporta male …"
"quante sceneggiate riesce a mettere in piedi …"
"che cosa penserà di essere …"
nello stesso istante ricevi le stesse identiche critiche anche tu
soprattutto per il fatto che quando una persona ti sta antipatica le riservi il tuo lato peggiore
e non c’è niente da fare, l’accanirsi al fine di ottenere largo consenso è inutile e logorante
è matematicamente impossibile provare simpatia per tutti ed essere simpatici a tutti
un po’ come per fare una bella frittata … qualche uovo si deve pur rompere!
delatore è un sostantivo maschile che indica:
chi, per un interesse privato, denunzia all'autorità un reato o l'autore di esso.
mercoledì 20 febbraio 2008
chimera
allora amore, facciamo un ultimo tentativo
chiudi gli occhi ...
pensa intensamente a Manuela Arcuri ...
...
e adesso prova a farmi un complimento!
chimera è un sostantivo femminile che significa:
1 (mitologia) mostro con testa e corpo di leone, una testa di capra sul dorso e coda di serpente;
2 (figuratamente letterario) fantasticheria, sogno irrealizzabile: miserere di questa mia giocosa / aridità larvata di chimere (GOZZANO);
3 (zoologia) genere di pesci cartilaginei abissali con corpo a forma di squalo, testa e bocca piccole (ordine Chimeriformi);
4 (biologia) organismo costituito da cellule di due o più specie, derivate o da anormale distribuzione cromosomica nelle cellule originarie o da innesto (naturale o, come si fa nelle piante, artificiale); organismo i cui tessuti presentano più genomi.
Guido Gozzano (Torino, 19 dicembre 1883 – Torino, 9 agosto 1916) è stato un poeta italiano.
mercoledì 13 febbraio 2008
lurco
mio marito si è messo a dieta, è servita una domenica mattina intera per preparare
il piano pranzo/cena, pranzo/cena, pranzo/cena per tutta la settimana.
dunque, ieri sera era prevista bistecca ai ferri con insalata;
siccome odio preparare la bistecca ai ferri per vari motivi, uno di questi è che "impuzzolentisco" in ogni dove, compresi i capelli che avevo appena lavato,
ho deciso di concedermi una deroga e passare al mercoledì sera con pasta e verdure cotte
arrivato a tavola, con un sorriso ironico mi ha chiesto: "oggi non è martedì?"
ed io "no ti sbagli, oggi è mercoledì"
ometto a piè pari quello che mi sono sentita dire sul rigore, l'inclemenza, ecc. ecc..
oggi a pranzo l'ho trovato intento nel consumare il cibo previsto per il giovedì
e ricordandomi tutta la lezione sull'inclemenza della sera prima ho chiesto spiegazioni,
lui mi ha risposto sorridendo: "ieri sera era mercoledì quindi oggi è giovedì!"
lurco è un aggettivo che significa:
ghiottone, mangione, ingordo.
è usato anche come sostantivo maschile.
inclemenza è un sostantivo femminile che significa:
l'essere inclemente.
inclemente è un aggettivo che significa:
1) non clemente, inflessibile: giudice inclemente: duro, aspro; destino inclemente;
2) (figurativo) di condizioni atmosferiche, rigido, avverso: tempo inclemente.
domenica 10 febbraio 2008
oscitanza
oramai da tempo seziono le cipolle lungo l'asse principale formando vari cerchi concentrici a strisce bianche e rosse, si rosse ... le prediligo rispetto alle bianche od allo scalogno, poi le soffriggo appena appena, mi spiego: appena l'olio è caldo spengo il fuoco e lascio che diventino bionde così ...
non nascondo che metterei il prezzemolo ovunque tritato grossolanamente, aggiunto rigorosamente crudo lascia un profumo intenso, molto più semplice del basilico che non sempre è alla sua altezza...
l'aglio lo metto ma poi via, giusto un attimo lo considero un egocentrico se c'è lui non si sente niente d'altro, simile è il rosmarino, più altruisti sono il timo e l'alloro.
delle spezie proprio non mi va di parlarne perché il tempo è poco e loro sono intensissime ...
oscitanza è un sostantivo femminile che significa:
negligenza, svogliatezza, trascuratezza.
sabato 9 febbraio 2008
osculo
- dove lo preferisci?
- ma si va bene ovunque ... certe cose si prendono come vengono!
- sulla fronte, sulla punta del naso o dove?
- se aspetti ancora un po' me ne vado!
- guarda se proprio non hai prefenze te lo do sul gargarozzo.
- ... va bene accetto anche l'elemosina!
osculo è un sostantivo maschile che significa:
1 (zoologia) l'apertura della cavità gastrale delle spugne;
2 (botanica) poro germinativo;
3 (di registro letterario o scherzoso) bacio.
sabato 2 febbraio 2008
ottundere
il pensiero a volte è il tuo peggior nemico
tu e lui insieme, magari in un momento di stanchezza e fragilità,
potete creare enormi castelli su terreni paludosi
e quel che è peggio crederci e convincersene sempre più
- chi non lo fa alzi la mano?
- niente mani ... ooohh finalmente un po' di sincerità!
ottundere è un verbo transitivo che significa:
1 (di registro letterario) smussare una punta;
2 (figurativo) rendere tardo, inetto: ottundere la mente.
ottundersi verbo intransitivo pronominale:
1 (lett.) perdere la punta;
2 (fig.) perdere di acutezza; offuscarsi, intorpidirsi, svigorirsi.
giovedì 31 gennaio 2008
sussiego
noi non potevamo fare solo l'influenza
fare una semplice febbricola sono capaci tutti
allora per essere originali ci siamo presi la scarlattina
un mal di gola micidiale,
lingua viola butterata talmente grande da non stare in bocca
ed un meraviglioso senso di malessere
pensare che l'altro giorno all'asilo
vedendo i bambini assenti a grappoli
ho esclamato con sussiego alla maestra
"noi stiamo benissimo!
dopo tutti i malanni degli anni scorsi
abbiamo degli anticorpi grossi così ( )!"
qualcosa di grosso così ( ) c'era ma non erano gli anticorpi!
sussiego è un sostantivo maschile che significa:
contegno grave e sostenuto, da cui traspare una certa altezzosità: aria di sussiego; rispondere con sussiego.
scarlattina è un sostantivo femminile che vuol dire:
malattia infantile contagiosa, epidemica, caratterizzata da febbre alta, mal di gola, intenso arrossamento e successiva desquamazione della pelle.
lunedì 28 gennaio 2008
niuno
pensato e fatto
fatto e soddisfatto
detto e ridetto ma non fatto
poco soddisfatto
niuno o neuno (antico) ignuno
è un aggettivo e pronome indefinito che significa:
nessuno.
sabato 26 gennaio 2008
sinattantoche
una finestra, un raggio di sole timido, una manciata di alberi spogli,
alza gli occhi, respira forte e cogli la calma nell'aria.
in ogni angolo sta a te vedere la via di uscita od il pretesto
il cielo strisciato di nuvole al vento
o il fumo uscire dagli scarichi delle automobili
alza gli occhi e sogna, basta poco!
sinattantoché è una congiunzione che significa:
(non comune) finché, sintantoché, fintantoché.
ricordo che nel titolo del post ometto gli accenti per facilitare le ricerche.
venerdì 25 gennaio 2008
fraseggiare
per i bimbi non importa come sei
cammini zoppo? ... bene, così vai al loro passo
sei un po' sordo? ... meglio, a loro piace strillare un po'
nei momenti più difficili dai loro occhi capisci
se stanno guardando la loro mamma o il papà o la nonna ...
oppure una persona qualsiasi!
danno la mano e camminano al fianco sapendo che sono aggrappati
a tutto quello di cui hanno bisogno!
fraseggiare è un verbo intransitivo che significa: [io fraSéggio ecc.; ausiliare avere]
1 (non comune) articolare in frasi ciò che si deve dire o scrivere: fraseggiare con eleganza;
2 (musica) dare evidenza espressiva alle frasi musicali durante l'esecuzione.
venerdì 18 gennaio 2008
scusso
correttore? ... ce l'ho!
fondotinta? ... ce l'ho!
ombretto? ... ce l'ho!
mascara? ... ce l'ho!
gloss? ... ce l'ho!
bene ho tutto posso iniziare ...
no una cosa manca ...
la voglia!
scusso è un aggettivo che significa:
1 (raramente) privato, spogliato di qualcosa;
2 (dialettale) semplice, solo: pane scusso, senza companatico.
venerdì 11 gennaio 2008
ofelimita
sono rimasta senza parole anche se mi hai regalato un dizionario che ne è zeppo e son due mesi che cerco le più belle che conosco per dirti:
mille grazie sai ... non me lo aspettavo!
no cosa hai capito? il dizionario si che me lo aspettavo e con un po' d'immaginazione, conoscendo le tue fissazioni, arrivavo anche a pensare ad un dizionario vecchio di cent'anni: un volume che mette un po' di soggezione mista a commozione quando lo sfogli, la copertina vissuta, le pagine ingiallite ricordano la carta velina. un dizionario che ha una sua storia, probabilmente posseduto da una persona che agli inizi del 1900 lo comprò o per grande passione o per lavoro, allora le esigenze erano talmente differenti da oggi che l'acquisto di un vocabolario non era cosa da sottovalutare.
se ti va ogni volta puoi inventargli un passato diverso!
come dici? quale è stata la sorpresa allora?
tu ovviamente, tu sei stata una sorpresa per me!
ofelimità è un sostantivo femminile che significa:
il valore d’uso di un bene determinato dal personale piacere che un individuo ne trae o crede di trarne;
[tecnico-specialistico, filosofia] nel pensiero dell’economista e sociologo Vilfredo Pareto (1848–1923).
ps: ricordo che nel titolo del post ometto gli accenti per facilitare le ricerche.