martedì 28 luglio 2009

compendioso

rapita da una vecchia storiella cinese sentita,
la vorrei condividere con voi:

Una grande montagna proiettava la sua ombra su un villaggio,
i bambini crescevano rachitici per la mancanza di sole.
Un giorno un uomo esce di casa con un cucchiaio di porcellana
e si avvia verso la montagna.

- “ma dove vai?” chiedono gli altri vedendolo,
- “vado alla montagna” risponde lui convinto,
- “ma a che fare?”
- “a spostarla”
- “ma non ce la farai con un cucchiaio di porcellana”
- “lo so, ma qualcuno deve pur cominciare!”


compendioso è un aggettivo che significa:
1) breve, succinto, riassuntivo: stile compendioso;
2) (antica) corto, breve (di via, strada).

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mercoledì 8 luglio 2009

eclettismo

immagina di essere in un salotto a fare conversazione
intorno a te tutte le persone che conosci specialmente le più scomode
la suocera con il suo modo di farti sentire inferiore
la vicina di casa che sbatte la tovaglia piena di schifezze sulla tua biancheria stesa
la collega Soubrette e l’amica piagnona
i tuoi figli intenti a giudicare tutto quello che dici
invita tutti gli uomini dal più superficiale che ti vede sotto forma di genitale al più profondo che ti annoia a morte
insomma accogli tutti in questo salotto ma nonostante ci sia tanta gente immaginalo piccolo con pochi posti a sedere
tu sei li ad ascoltare chi straparla, a cercare di farti ascoltare da chi fa il finto sordo,
ad aiutare quello pigro, a chiedere aiuto all’egoista,
a volte stai zitta e non ribatti per smorzare la tensione,
altre volte sei costretta a ripetere ma senza farti capire,
ecc., ecc..

ora hai di fronte la prima scelta:
rimanere nel salotto e fare una fatica immane
oppure uscire dal salotto

se scegli di voler rimanere nel salotto hai terminato il tuo racconto. Arrivederci a presto
se scegli di voler uscire dal salotto hai di fronte una nuova scelta

la seconda scelta è:
uscire dal salotto strisciando fino alla porta e poi scappando via velocemente col timore che qualcuno se ne accorga
oppure uscire dal salotto salutando chi merita di essere salutato, senza nemmeno una parola a chi merita indifferenza, con una puntualizzazione a chi l’aspettava e con un ingiuria a chi ne era deficitario?


se scegli di uscire senza fartene accorgere sarà per una boccata l’aria ci rivedremo molto presto.
se scegli di uscire offrendo ad ognuno il saluto appropriato hai di fronte un'altra scelta


la terza ed ultima scelta è:
fare i saluti tutti in una volta magari quando sei sull’orlo dell’esplosione,
in modo da ottenere velocemente l’etichetta “com’è acida”, “che permalosa”, “è sempre la solita isterica”

oppure farli quotidianamente con le dovute maniere: senza sentirsi superiore/inferiore agli altri, impegnandoti a capire e farsi capire, evitando discussioni sterili, usando educazione, evitando di sopravalutare, evitando di sottovalutare,

…. accidenti mi sa che sei rientrata nel salotto!

ps.: il precedente racconto è frutto della mia immaginazione, ogni riferimento a comportamenti o a persone è puramente casuale, a chi leggendo si sente tirato in causa consiglio di smettere immediatamente la lettura e consultare il medico curante.

i personaggi sono tutti autobiografici perché io mi sento un po’ suocera, un po’ vicina di casa, un po’ la collega Soubrette o l’amica piagnona, … ecc., ecc..

eclettismo è un sostantivo maschile che significa:
1 (filos.) indirizzo filosofico formatosi in età ellenistico-romana e caratterizzato dalla combinazione di dottrine derivate da sistemi diversi;
2 corrente architettonica ottocentesca che propugnava il recupero di stili del passato, la loro arbitraria combinazione in un unico edificio, il ricorso spesso bizzarro a moduli orientali
3 (estens.) l'atteggiamento di chi, in qualsiasi campo, non segue un unico metodo o indirizzo, ma alterna o fonde con versatilità metodi e indirizzi diversi.

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