venerdì 6 agosto 2010

sceda

e no, mi dispiace ma questo è troppo, ho provato a passarLe davanti facendo finta di niente,
come se non ci fosse, ignorandoLa, ma dopo un po’ con Lei, lì, immobile che ti fissa,
non ce la si fa più!
al mare, in vacanza e per di più qui in Liguria con la focaccia che ti chiama ovunque:
“… mangiamiiii!”, e poi ancora:
“ … mangiamiii… non al mare ma a montagne!”
farò presto un esposto ai miei genitori per un divieto assoluto dell’uso se non della presenza della stessa!
….
ed ora sondaggio:
secondo Voi la presenza della bilancia PesaPersona in un alloggio al mare
è una provocatoria od oltraggiosa?


sceda è un sostantivo femminile che significa:
1) beffa, scherno: fare sceda di qualcuno, schernirlo; sanguinose scede (CARDUCCI)
2) motto, spiritosaggine: Ora si va con motti e con iscede / a predicare (DANTE Par. XXIX, 115-116).

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domenica 1 agosto 2010

mise

non fatelo sapere in giro ma quest'anno non ho fatto il cambio inverno/estate;
siii, i maglioni li ho lavati ed anche i piumoni, le giacche e via discorrendo ma
in questo momento ho pantaloni e giacche invernali, tanto a portata di mano che,
se solo domattina dovesse nevicare, io, taaaaaacccc ... son pronta!
perchè?
non ho avuto abbastanza tempo e comunque non mi sono nemmeno impegnata a fondo per trovarlo!
in questo periodo leggo molto, penso molto, ascolto molta musica piuttosto che,
spendere un solo minuto a pensare a cosa mettere domani!
... e poi l'indomani ... sfoggio delle mise da copertina!


mise è un vocabolo della lingua francese che significa:
(argent, au jeu) posta, puntata ,
(tenue) abbigliamento, tenuta
être de mise significa essere opportuno(-a)

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lunedì 12 luglio 2010

anacronismo

- non ci sono più le pesche di una volta
- beh si, quelle di una volta, le hanno già mangiate tutte!


anacronismo è un sostantivo maschile che significa:
1) errore o arbitrio cronologico per cui si attribuiscono a un'età usi, costumi, fatti propri di un'altra;
2) (fig.) persona, fatto, situazione in contrasto col proprio tempo.

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giovedì 6 maggio 2010

pecioneria

Ho subito un sopruso, un’angheria, una malefatta e sporgo denuncia contro ignoti:
Un estraneo, un ignoto, un anonimo filibustiere, qualcuno insomma senza scrupoli,
il mese scorso in un momento a me incognito con chissà quali ragioni a mia insaputa,
ha pensato bene di contrassegnare, marcare, appuntarsi i Suoi impegni sul Mio calendario,
cosicché io per tutto il mese di maggio, nell’appropinquarmi di quelle date cado in momenti di totale disorientamento
pensando di non rispettare chissà quale scadenza, appuntamento o visita medica
come da segnetto, cerchiolino ed evidenziatura fatta sul Mio calendario da mano sconosciuta.

Ora … sondaggio:
A) butto via il calendario e ne prendo uno nuovo?
B) oppure stringo i denti per tutto il mese di maggio, tamponando in qualche modo le crisi di identità da appuntamento perduto?


pecioneria è un sostantivo maschile che significa:
chi abitualmente fa le cose con molta approssimazione; pasticcione.

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lunedì 26 aprile 2010

sicofante

Un’amante della lingua italiana che non sa scrivere,
… ecco questa potrebbe essere una delle mie delusioni,
ma è una goccia in un lago, perché sono stata più e più volte delusa da
persone, cose e situazioni! La colpa però (attento al passaggio) …è mia!
Tutto in realtà può deludere, se è da quel punto di vista lì, che lo vuoi vedere
ma se solo riesci a cambiare angolazione, la delusione si attenua sempre più
e quando diventi un maestro dei punti di vista,
in un attimo si trasforma in esperienza,
in delucidazione, in nessuno è perfetto
… e per i più cinici…
(amore mio … stai attento a questo passaggio!)
… in oggi a me e domani a te!
Non che io ti voglia particolarmente cinico
ma bisognerebbe essere consapevolmente sensibili
ed altrettanto
consapevolmente imperturbabili.

sicofante è un sostantivo maschile che significa:
1 nell'antica Grecia, il privato cittadino che, di propria iniziativa, denunciava alle autorità l'autore di un reato; col tempo quella del sicofante divenne una vera e propria professione;
2 spia, delatore; calunniatore.

imperturbabile è un aggettivo che significa:
1 che non si turba, che non si commuove; impassibile: un uomo, un carattere imperturbabile; rimanere imperturbabile;
2 riferito a cosa, che non può essere turbato da nulla: una quiete imperturbabile.
imperturbabilmente è l’avverbio.

sensibile è un aggettivo che significa:
1 che può essere percepito attraverso i sensi: mondo sensibile, il mondo dei fenomeni, contrapposto a quello intelligibile, costituito dalle idee e dai concetti della ragione; esperienza sensibile, che si acquisisce con i sensi;
2 che si manifesta ai sensi: un rumore appena sensibile ' (estens.) che si manifesta in modo evidente, che è chiaramente percepibile; notevole, rilevante: un sensibile miglioramento; danno, differenza, perdita sensibile;
3 che ha la capacità di sentire, di percepire; che risponde in modo intenso a uno stimolo: l'occhio è sensibile alla luce; essere sensibile al freddo, al caldo, ai farmaci ' (estens.) di strumento, congegno e sim., che ha la proprietà di registrare le minime variazioni di un fenomeno: termometro sensibile (foto.) si dice di supporto (pellicola, lastra, carta ecc.) che si lascia impressionare dalla luce;
4 (fig.) detto di persona, che ha particolare capacità di sentire e di comprendere gli affetti, le emozioni, i sentimenti propri o altrui, le manifestazioni del mondo della natura, le opere artistiche ecc.: una persona sensibile, di animo sensibile; essere sensibile alla musica, alla bellezza, alle ingiustizie.
sensibile come sostantivo maschile solo singolare
ciò che si può percepire con i sensi, l'oggetto della percezione sensoriale.
sensibilmente è l’avverbio:
1 attraverso i sensi: conoscere sensibilmente;
2 (estens.) notevolmente, consistentemente: è sensibilmente cresciuto;
3 (ant.) corporalmente, fisicamente.

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venerdì 2 aprile 2010

imbellettare

prendetevi due minuti e leggete con calma questi bellissimi versi,
sono rasserenanti e geniali alle stesso tempo,
li ho scoperti grazie a chechina che è una malata di letteratura,
buona pasqua a tutti da cicolita.


The Unending Gift (Il dono senza fine)

Un pittore ci aveva promesso un quadro.
Ora, in New England, ho saputo che è morto. Ho sentito,
al pari di altre volte, la tristezza di comprendere che siamo come un sogno. Ho pensato all’uomo e al quadro perduti.
(Solo gli dèi possono promettere, perché sono immortali).
Ho pensato a un luogo prefissato che la tela non occuperà.
Poi ho pensato: se stesse lĺ, sarebbe col tempo una cosa di piú, una cosa, una delle vanità o abitudini della casa; ora è illimitata, incessante, capace di qualsiasi forma e qualsiasi colore e non costretta in alcuno.
Esiste, in qualche modo. Vivrà e crescerà come una musica e starà con me fino alla fine. Grazie, Jorge Larco.
(Anche gli uomini possono promettere, perché nella promessa è qualcosa d’immortale).

Jorge Luis Borges in Elogio dell’ombra (traduzione di Francesco Tentori Montalto).


imbellettare è un verbo transitivo che significa:
1 coprire di belletto, dare il belletto: imbellettare le guance, gli occhi;
2 ornare con artifizi: imbellettare uno scritto.
imbellettarsi è un verbo riflessivo che significa:
1 darsi il belletto;
2 fare mostra di qualità che non si hanno.

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giovedì 25 marzo 2010

anatema

la Reputazione è una cosa seria, …ho detto seria non importante!
sprecatevi pure con le consolazioni del tipo:
“tanti nemici tanta gloria” oppure “a me, di ciò che pensano gli altri non interessa”
comunque, presto o tardi, avrete modo anche voi, di incontrarvi faccia a faccia
con la vostra Reputazione ed essere da Lei ostacolati.
Ve ne parla una che, da tanti anni elemosina da Lei soluzioni compromissorie,
o spesso deve fare i conti con chi ama aggrapparsi ai momenti di debolezza altrui.
I miei momenti di debolezza son stati tanti e con altrettanti dovrò aver a che fare ma
prima di permettermi imprechi od insulti forse è meglio che,... mi ricordi che,...

le cose dette son dette
e chi non le vuole dimenticare non le dimentica.

Vale anche per gli atteggiamenti e, mi sia concesso, anche in questo son maestra!


anatema è un sostantivo maschile che significa:
1) nella Bibbia, bando, interdetto sacro; anche, oggetto di maledizione;
2) nel linguaggio ecclesiastico, scomunica solenne;
3) maledizione, esecrazione: lanciare un anatema.
compromissorio è un aggettivo che significa:
di compromesso, tale da costituire un compromesso: soluzione compromissoria; clausola compromissoria; in un contratto, quella che prevede la risoluzione arbitrale e non giurisdizionale delle eventuali controversie.

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martedì 23 marzo 2010

annoverare

prediligo i numeri pari,
quando sento parlare del due, dell’otto e del ventiquattro.
…..ahh che soddisfazione …
il sette, lo so, ha il suo fascino
ma vuoi mettere l’appeal della dozzina,
poi se devi sommarli è una pacchia: il risultato è sempre pari,

con quelli dispari invece non si sa mai!

- cicolita!?
- siiiii??
- stai dando i numeri?
- si si … quelli pari!


annoverare è un verbo transitivo che significa:
1) numerare, contare;
2) enumerare, elencare, passare in rassegna: annoverare le malefatte altrui;
3) considerare nel numero di, contare tra: annoverare qualcuno tra i propri amici. (è perfetto per Facebook!)

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domenica 7 marzo 2010

acromo

uscire oggi proprio no, nessuno di noi ne ha voglia sincera
di farne il tentativo se pur vogliosi di primavera,
d'altronde nel cielo acrono acromo nemmeno una piuma vola
e l'aria respirata passa gelida nel naso fino alla gola
... il senso inverso di una halls mentoliptus


acromo è un aggettivo che significa: privo di colore, non colorato.

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venerdì 5 marzo 2010

serotino


Jurassic Radio con Nino e Pepe
ogni venerdì sera dalle 21


serotino è un aggettivo che significa:
tardivo, che matura tardi;
della sera, vespertino.
serotinamente è l’avverbio che significa tardivamente.

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giovedì 4 marzo 2010

pedissequo

L’altra sera ho incontrato Il Gatto e La Volpe,
nooo … non meravigliatevi,
può capitare o è già capitato anche a voi ma …
come è successo a me, non li avete riconosciuti subito:


La Volpe: Bene bene, uhm, una discente non è vero?
Cicolita: si desidero imparare
La Volpe: imparare? … a si! Dunque lei non sa che ci sono vie più facili verso il successo!
Cicolita: nnno!
La Volpe: nooo? Parlo cara mia del teatro: luci splendenti, musica, applausi, …fama!
Cicolita: fama?
La Volpe: siii e con quella personalità, con quel profilo, con quell’account… ma lei è proprio un attrice nata.
Cicolita: si ma io devo …
La Volpe: una meraviglia, vedo già il suo nome scritto a lettere luminose, alte più di un metro! bah … come si chiama?
Cicolita: Cicolita
La Volpe: aah si Cicolita … C I Q … umh umh … non sprechiamo tempo prezioso, il teatro ci attende …

Pedissequo è un aggettivo che significa:
che segue, che imita passivamente qualcuno o qualcosa senza alcun apporto di originalità: un esecutore pedissequo; imitazione pedissequa; traduzione pedissequa, attento soltanto alla corrispondenza letterale.
pedissequamente è l’avverbio.

Discente è un sostentivo maschile e femminile che significa:
chi impara; alunno, allievo.

Il dialogo è tratto da Pinocchio il film d’animazione della Disney ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino romanzo scritto da Collodi (pseudonimo dello scrittore Carlo Lorenzini) a Firenze nel 1881 e pubblicato nel 1883 dalla libreria Editrice Felice.
Carlo Lorenzini, si firmò con il nome del suo Paese natale, Collodi.

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mercoledì 24 febbraio 2010

epigono

Nel silenzio echeggiava evidente l’abbaiare di un cane in lontananza,
di certo era un annuncio importante, il proclamare canino al crepuscolo serale:

bau bau bau bau … bou bou … bau bau

io non riuscii a trattenere l’impulso di imitarlo,
pertanto con vocione sommesso iniziai:

bau bau bau bau … bou bou … bau bau

la mia bimba divertita, a sua volta cominciò:

bau bau bau bau … bou bou … bau bau

dopo poco pensando di averla in pugno le chiesi furbescamente:
“amore, tu cosa gli hai detto?”
lei con occhi felini prontamente mi rispose:
“quello che gli hai detto tu, mamma!”
ed io caddi rovinosamente ai piedi di una bambina di quattro anni e mezzo.


epigono è un sostantivo maschile che significa:
1) seguace, imitatore; in particolare, scrittore o artista che rielabora le idee o ripete lo stile di qualche grande predecessore, senza apportarvi alcun contributo originale;
2) chi è nato dopo; discendente.

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