sabato 12 maggio 2012

congerie

La sera scorsa o qualche sera fa o chissà quante sere son passate, passeggiavo nelle vie della mia città buia, fredda e sporca. E non la riconoscevo!
… è cambiata tanto, ed il gioco di chiudere gli occhi e ricordarmi come era, diventa sempre più difficile. Per la verità, non è così esistenziale fare questo sforzo, ma viene d’istintivo quando sei su strade che hai percorso volte e volte;  da piccola, un po’ meno piccola, sola, in compagnia, in bici o con la mia cinquecento.
Urbanisticamente non è cambiata così tanto; di certo vanta rotonde e piste ciclabili, inserite qua e là, ed un bel ponte nuovo che ha permesso di abbattere quello vecchio, peccato!
Ma demograficamente il cambiamento è vicino al radicale, ogni volta mi stupisco di quante persone nuove son qui con noi; domani la città diventerà loro casa, tanto quanto, lo è ora per me. Raramente si sentono a casa da subito ma presto l’abitudine ed i ricordi si accumuleranno anche per loro.
Prima si ammucchieranno loro i ricordi, prima vorranno bene a questa città, prima la sentiranno come loro e meglio sarà anche per noi.
Ed il mio vecchio Prof, che chiamava terrone Tufano, ora non potrà più uscire di casa: altra bella soddisfazione! 

congerie è un sostantivo femminile che significa:

ammasso disordinato di cose eterogenee: una congerie di carte, di notizie.

3 commenti:

tapioca ha detto...

questa ondata di imigrazione e male.
Non fare propaganda contro il tuo stessso paese.

cooksappe ha detto...

forte! ^^

Cicolita ha detto...

@blu racconto ciò che vedo con positività e garbo, non faccio nessuna propaganda
@cooksappe varie etnie e varie opinioni. W W la varietà

 
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