martedì 10 aprile 2007

succube, repressa o accomodante?

sul lavoro comanda mio padre, a casa gli ordini li impartisce mio marito e per la restante parte ci pensano mia suocera e i miei figli!
Paolo Crepet nel suo libro "Sull'Amore" dice che se stai in una situazione scomoda per lungo tempo vuol dire che ti piace; io penso che non si possa nemmeno mandare tutti a stendere!
quindi sono: succube, repressa o accomodante?
succube è un aggettivo che significa
che soggiace alla volontà altrui.
soggiacére è un verbo intransitivo che significa
essere soggetto, sottoposto.
reprèsso come aggettivo significa
tenuto a freno, soffocato.
accomodante è un aggettivo che significa:
1) accondiscendente, conciliante, remissivo;
2) che si adatta, per tornaconto, alle circostanze.
vorrei fare una aggiunta personale alla definizione 2 di accomodante: per amore.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Per l'amore della lingua italiana e della precisione si dice SUCCUBA e non succube.

Cicolita ha detto...

caro anonimo, grazie per la tua precisazione, ora mi documento bene e appena ho tempo creo un post di correzione. peccato che non ti firmi pensare che per me saresti così prezioso/a. ciao ciao da cicolita

Brunetto ha detto...

Confermo.
Si dice succubo/succuba/succubi.
Deriva dal latino "sub cubare" = "sotto giacere", quindi essere sottomesso.
La variante "succube" (inv.) viene da un influsso francese; in Francese, infatti, l'Italiano "succubo" si traduce con "succube" (pron. süccüb).

Ciao:
brunettowebmaster@aruba.it

Cicolita ha detto...

grazie brunetto avevo chiarito comunque l'equivoco nel post:
http://ilmiodizionario.blogspot.com/2007/11/succubo-o-succube.html
... siamo qui per imparare ed anche il tuo contributo può essere prezioso. a presto cicolita

De Marinis ha detto...

Salve Cicolita,
a mio avviso non c'è stato nessun equivico. Cercando su internet il significato di succube/o/a, ho trovato su Wikiedia questo:

Nelle leggende di Roma antica e poi del Medioevo, un succubo, o una succuba, (dal latino succuba, "amante") è un demone di aspetto femminile che seduceva gli uomini (specialmente monaci) per avere rapporti sessuali, soggetti/sottoposti alla volontà della succuba. Secondo la leggenda i succubi assorbivano l'energia dell'uomo per alimentarsi, spesso portando alla morte l'indemoniato. Secondo altre versioni del mito, spingevano l'uomo al peccato con le loro tentazioni. Questa superstizione fu anche una spiegazione medievale per le eiaculazioni notturne che capitavano ai giovani in età pre-adolescenziale.
Secondo il Malleus Maleficarum o "Martello delle streghe", i succubi raccoglievano il seme degli uomini con cui giacevano, e gli incubi lo usavano per ingravidare le donne. Si supponeva che i figli così concepiti fossero più sensibili alle influenze demoniache.


Di conseguenza mi domando se, e mi rispondo al tempo stesso, che succube potrebbe essere usato per l'oggetto della/o succube/o, cioè colui che soggiace alla tentazione del demone (secondo le leggende), e quindi al giorno d'oggi colui che cede alla volonta d'altrui.

Con rispetto.

Cicolita ha detto...

benvenuto De Marinis il tuo supporto mi è preziosissimo... torna presto. grazie cicolita

 
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