martedì 27 marzo 2007

mestizia

La mestizia è spesso al femminile, la mestizia si impara da piccoli e in mestizia si cresce, la mestizia crea dipendenza ed è improbabile uscirne, con mestizia si creano rapporti di affetto o amore o amicizia o altro, c'è chi ne soffre e non lo sa oppure ancora peggio: c'è chi lo sa ma gli piace o ha paura di cambiare o non sa che si può vivere benone senza. Tu la conosci?
mestizia è un sostantivo femminile che significa:
1) sentimento d'afflizione contenuta e durevole: parole piene di mestizia;
2) malinconia, tristezza: avere il cuore, l’animo pieno di mestizia.
afflizione è un sostantivo femminile che significa:
3) stato di grande tristezza e abbattimento: vivere in una profonda afflizione;
4) ciò che provoca tormento, angoscia: la lontananza è per loro una vera afflizione.

8 commenti:

Grabov ha detto...

Lo stato d'animo di una persona depressa non necessariamente è donna. Non credo che si apprenda quanto lo si esprima caratterialmente fin che si è giovani per poi rischiare di divenire malattia (depressione)sia per conseguenza che per situazioni a cui non si sia stati capaci di reagire

Cicolita ha detto...

tu sai bene Grabov quanto ho potuto studiarla da vicino! e meno male che c'eri tu!

Anonimo ha detto...

nn so come c son capitata qua...nn so se sei donna o uomo; giovane..o un po' più adulto...ma dal tuo blog ho scoperto e deciso come chiamare,e poterlo comunicare,un periodo del mio vissuto:"mestizia"
ciao Elena

Cicolita ha detto...

benvenuta Elena: purtroppo la mia vita è stata molto influenzata dalla mestizia ed ora che so riconoscerla la evito. per te l'importante è che quel periodo sia passato: adesso che sai il nome di questo brutto stato d'animo tienilo alla larga! ciao ciao da cicolita
ps: sono una "ragazza" di 33 anni sposata con due bimbi, amante delle parole difficili.

Anonimo ha detto...

Grandioso...trovata la parola e la definizione del mio "luogo" protetto in 45 anni e scovato da una psicoanalista negli ultimi 3 anni. Ma queste poche parole descrivono lo stato da cui volendo, si può uscire con fatica ma se ne esce. Bella sintesidi uno stato d'animo al femminile, non necesariamente provato esclusivamente da donne quindi.

Anonimo ha detto...

di chi è questa citazione? La mestizia è spesso al femminile, la mestizia si impara da piccoli e in mestizia si cresce, la mestizia crea dipendenza ed è improbabile uscirne, con mestizia si creano rapporti di affetto o amore o amicizia o altro, c'è chi ne soffre e non lo sa oppure ancora peggio: c'è chi lo sa ma gli piace o ha paura di cambiare o non sa che si può vivere benone senza. Tu la conosci?

Cicolita ha detto...

è mia, è mia!!!
potrei scrivere un libro sulla mestizia.
comunque tutto ciò che c'è su questo blog è frutto della mia mente "malata", nel caso riporto citazioni altrui ne scrivo subito anche l'autore. poco ma sicuro!
ciao da cicolita

irene ha detto...

Irene. Io sono. " mistificata " dalla nascita , non per questo sono triste, non conoscevo questo termine, mi aggiungo agli altri , e' mioooo , mi calza a pennello , ma ripeto , non sono triste ...... Anzi , non vorrei essere in altro stato d' animo.

dalla Trecani.

Sentimento di interna afflizione, affine alla tristezza, ma di questa più contenuto e persistente, che in genere presuppone un superamento del dolore, seguito da un fondo di rassegnata amarezza, e che talvolta può anche costituire un abituale atteggiamento dell’animo: sento in me una grande m.; ho il cuore pieno di m.; un senso di m. mi accompagna sempre; questi spettacoli accrescevano, a ogni passo, la m. del frate (Manzoni); soprattutto in quanto si rivela nell’aspetto, nell’espressione: volto atteggiato a m., a una dolce, soave, tranquilla m.; sulla sua fronte passò un’ombra, una nube di m.; i suoi occhi si velarono di m.; un’espressione di devozione e di venerazione, soffusa di m., le si diffonde sul viso (Pietro Citati).


Ciao Irene.

 
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