giovedì 17 maggio 2007

vanesio

oggi sono andata dal Dott. Filippelli dermatolo specialista delle malattie alla pelle, dovevo fargli vedere un fibroma a pastiglia di 5mm diametro e 3mm di spessore (scusatemi le specifiche tecniche), che da tempo ho sul polpaccio:

- "capisce Dottore che nel mentre sto cercando di fare la figa, taacc ... mi si vede il bubbone!" dissi io civettando;
- "capisco ma lei prosegua nel suo intento senza farci caso," rispose serenamente lui, concludendo "non è da togliere!".

e questo andrà notevolmente ad incidere sui miei momenti di vanesia.
ma una considerazione leggermente più acuta posso farla: se il medico non si è scomposto nemmeno un pochino davanti al mio fare fatuo cosa mai sentirà tutto il giorno dalla stragrande maggioranza delle/dei sue/suoi clienti?
vanesio è un aggettivo e un sostantivo maschile che si dice:
di persona che, volendo ostentare intelligenza ed eleganza, finisce coll'apparire sciocca, ridicola, fatua, vanitosa.
fatua è un aggettivo che significa:
che si dimostra, che appare vuoto e vano.
civettando è il gerundio del verbo civettare.
bubbone in questo caso è usato impropriamente perchè è un sostantivo maschile che sisgnifica:
1) [medico] tumefazione dei gangli linfatici, che in alcune malattie, come la peste bubbonica, si manifesta per lo più sotto l'ascella e all'inguine;
2) [figurato] male, piaga sociale di particolare gravità: il bubbone della corruzione.

2 commenti:

Robba12 ha detto...

Io l'ho capito il significato, ma quello vero però: volevi provarci col dottore è ???

Cicolita ha detto...

ma, insomma, orsù, che dirti ... non ambisco agli over 70! ma se ti ho dato questa impressione il mio intento di imparare bene a fare la civetta l'ho raggiunto ...

 
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