oh mia cara ... avanti così non distinguiamo più l'essenziale dall'orpello!
orpello è un sostantivo maschile che significa:
1) lega di rame e zinco di colore simile all'oro;
2) (figurativo) apparenza ingannevole: mascherare l'ignoranza sotto l'orpello della retorica; ornamento inutile, l'eccessivo del discorso: uno stile pieno di orpelli.
mercoledì 31 ottobre 2007
orpello
martedì 30 ottobre 2007
perspicuo
- c'era Eva oggi all'asilo?
- ci ... Epa
- e c'era Mario?
- ci ... Maio
- e poi chi c'era? solo tu, Eva e Mario?
- ci ... Eta, Epa e Maio
(nell'asilo di mia figlia sono più di trenta: 4 maestre e una trentina di bambini!)
perspicuo è un aggettivo che significa:
1 (anticamente) trasparente;
2 (figuratamente) chiaro, evidente: una risposta perspicua; un discorso perspicuo, un ragionamento perspicuo.
sabato 27 ottobre 2007
diallele
spazzo la foglia ... cade una foglia,
rispazzo una foglia ... ricade un'altra foglia,
rispazzo l'altra foglia ... ne ricade un'altra!
...
acerooooo ... la smetti!
diallèle o diallelo è un sostantivo maschile che significa:
(filosofia) circolo vizioso.
sabato 20 ottobre 2007
conquibus
finito conquibus finita spesa!
conquìbus o cumquibus è un sostantivo maschile invariabile che significa:
(scherzoso) denaro: non avere il conquibus.
giovedì 18 ottobre 2007
faraglione
- son due giorni che ho un faraglione sullo stomaco: sarà l'influenza intestinale?
- uhm uhm può darsi!
faraglione è un sostantivo maschile che significa:
scoglio grande ed erto, staccato dalla costa come residuo dell'erosione marina: i faraglioni di Capri.
venerdì 12 ottobre 2007
inemendabile
- dicono che brad pitt sia un semplice ragazzone di campagna
- ah si, fa proprio al caso mio!
- e che te ne fai: a te serve una persona culturale che non ti crei limiti e che ti sappia valorizzare!
- ah si, pensavo di iniziare col fargli rassettare il giardino ...
- oh oh cicolita sei inemendabile!
inemendabile è un aggettivo che significa:
che non può essere emendato: un difetto inemendabile.
emendare è un verbo transitivo che significa:
liberare da difetti o imperfezioni; correggere: emendare lo stile, il carattere; emendare un testo: correggere gli errori della tradizione manoscritta; emendare un progetto di legge: modificarlo nel corso della discussione parlamentare; emendare un terreno: migliorarne la costituzione fisico-chimica aggiungendovi gli elementi di cui è privo o troppo povero.
emendarsi verbo riflessivo che significa:
correggersi.
domenica 7 ottobre 2007
opimo
"Questo fine settimana in Alessandria si è svolta la prima fiera del cioccolato chiamata Alè Chocolate. Sculture di cioccolato in mostra ma soprattutto degustazioni, una trentina di bancarelle dei maestri cioccolatieri, musica e massaggi al cioccolato. Tanti modi per "vivere" una passione tutta italiana per il dolce prodotto del cacao ..."
opìmo è un aggettivo che significa:
grasso
giovedì 4 ottobre 2007
ipse dixit
giuro oggi mi son sentita dire testuali parole:
"mi sembra di essere diventato un computer ...
nel senso, che non sono molto intelligente ma molto veloce
ed in grado di fare molte cose contemporaneamente.
ho portato il mio numero di interrupt ad almeno 20, il mio cervello ha una RAM da 2 Gb e del mio hard disk non ho ancora scoperta la capacità!!!!"
dopo di che sono andata a prendermi un caffè!
ipse dixit
è un'espressione usata per polemizzare o ironizzare sul dogmatismo di chi ritiene indiscutibili le proprie opinioni o fonda i propri argomenti esclusivamente sull'autorità altrui.
dogmatismo è un sostantivo maschile che significa:
1) qualsiasi posizione filosofica che si fondi su principi accettati come dogmi e non giustificabili razionalmente (ha per lo più valore spregiativo);
2) la tendenza a ritenere indiscutibili le proprie opinioni.
in informatica, un interrupt è un tipo particolare di istruzione della CPU che consente l'interruzione di un processo qualora si verifichino determinate condizioni oppure il processo in esecuzione debba effettuare una richiesta al sistema operativo. È come un segnale o messaggio, generalmente di natura asincrona, che arriva all'interno della CPU per avvisarla del verificarsi di un certo evento.
domenica 30 settembre 2007
obliarsi
un cestino di calzini da rammendare, tre cestoni di biancheria da lavare, una pila di camicie da stirare, diversi metri quadri di pavimenti da strofinare, qualche bagno da disinfettare, una pentola da controllare, due nasini che gocciolano, una bocca che brontola, ilmiodizionario che aspetta e l'imparaticcio immoto
obliarsi è un verbo riflessivo che significa:
dimenticare, trascurare sé stesso.
obliare è un verbo transitivo che significa:
dimenticare.
giovedì 27 settembre 2007
coriaceo
a quanto pare l'era di Fonzie non è terminata ...
quel poveretto che faceva così tanta fatica a pronunciare le parola "ho sbagliato"
ha lasciato molti discendenti, stretti appartenenti alla sua stirpe.
per cui si che il jeans attillato e la giacca da macio attira
ma ragazze in guardia solitamente non san chiedere "scusa"!
coriaceo è un aggettivo che significa:
1) duro come il cuoio;
2) [in senso figurato] si dice di persona insensibile.
scusa è un sostantivo femminile che significa:
1) lo scusare, lo scusarsi: chiedere scusa: chiedo scusa, formula di cortesia che si usa quando si disturba qualcuno o s'interrompe quello che sta dicendo o facendo;
2) le parole o gli atti con cui uno si scusa: fare, accettare le scuse;
3) motivo che rende meno grave una mancanza, che costituisce una parziale discolpa: ha una scusa nella giovane età;
4) motivo fittizio con cui si cerca di nascondere quello vero: ha sempre una scusa pronta; troverò una scusa per parlargli.
sabato 22 settembre 2007
aspergere
ieri ho passato un momento magico:
ho fatto la doccia con un ragazzo giovane, biondo e con gli occhi chiari.
si si è vero lo giuro non sto scherzando!
peccato che eravamo vestiti,
peccato che l'acqua era lurida, fetida e stagnante nel circuito dei termosifoni
e peccato che non eravamo soli ma in presenza dell'idraulico che cercava di chiudere una perdita.
dopo di che ho vissuto un secondo momento magico quando ho tirato su l'acqua con la paletta perché gli stracci erano annegati ... bello è stato proprio un piacere!
il terzo momento magico l'ho passato al telefono con mio marito quando dopo una mia cronaca sommaria, mi sono sentita dire:
"eh eh eh ... che vuoi che sia un po d'acqua!"
aspèrgere è un verbo transitivo che vuol dire:
1) annaffiare, spruzzare, bagnare leggermente;
2) spargere, cospargere.
mercoledì 19 settembre 2007
solatio
oggi meglio!
solatio è un aggettivo che significa:
soleggiato;
esposto al sole, esposto a mezzogiorno.
martedì 18 settembre 2007
coprofago
oh toh guarda ... un bel aggettivo per tutti quelli che ho incontrato oggi!
coprofago è un aggettivo o sostantivo maschile che indica:
chi è affetto da coprofagia.
coprofagia è un sostantivo femminile che significa:
l'ingerire sterco, come forma di perversione dell'istinto della fame, tipica di alcune gravi malattie mentali.
lunedì 17 settembre 2007
disambiguare
disambiguare?
si purtroppo lo devo fare spesso! quasi sempre per denunciare che sto scherzando:
non sono nata così, o meglio, sono nata così ma in famiglia la mia estrosità è stata sempre frenata, poi crescendo e soprattutto sposando un uomo propenso all'ilarità
ho potuto finalmente lasciare scaturire questa mia prerogativa senza sentirmi dire:
"non fare la stupidina!"
disambiguare è un verbo transitivo [io diSambìguo ecc.] che significa:
togliere ambiguità a una parola o a una frase.
stupido è un aggettivo che significa:
1) sbalordito, attonito;
2) tardo nel comprendere, ottuso di mente, poco intelligente: una persona stupida; che stupido a non cogliere l'occasione! [diminutivo stupidello, stupidino; accrescitivo stupidone];
3) che denota stupidità, scarsa intelligenza: uno scherzo, un discorso stupido.
ps: da oggi attenti a dire stupido ... è proprio un insulto pesante!
mercoledì 12 settembre 2007
impaccio
ora ... riflettiamo insieme ... è la quarta volta che mi cambiano ufficio:
appena arrivata ero in officina, da sola in un accogliente ambiente blu e giallo contornato da vetrate luminose;
ritornando dalla prima maternità mi hanno indirizzato in ufficio tecnico al piano rialzato con altri quattro colleghi, anche questo ambiente molto confortevole con ampia vetrata sull'officina;
ritornando dalla seconda maternità mi hanno rilegata in un ufficio/magazzino/cabina telefonica, buio, insalubre e freddo estate/inverno, dove ci si rinchiude chi vuole fare una telefonata privata ed io per riservatezza migro in corridoio ma nonostante questo ora so tutto di tutti!
ora ... mi hanno detto che quando ho un po' di tempo devo traslocare di nuovo ai piani alti nell'ex ufficio del responsabile amministrativo: una meravigliosa stanza luminosa con 4 pareti di 4 colori diversi, ogni mobile richiama un pastello, quadri alle pareti e anticamera per un eventuale segretaria …
secondo me sono prossima al licenziamento
e voi che ne dite?
impàccio è un sostantivo maschile che significa:
1) l'essere impacciato;
2) che impaccia, ostacolo.
venerdì 7 settembre 2007
lunotto
ecco cosa ho letto in Francia sul lunotto delle automobili
"t'as deja souri aujourd'hui?"
penso sia più incisivo del nostro
"bebè a bordo"
che temo non susciti l'interesse di nessuno,
voi che ne dite?
lunotto è un sostantivo maschile che significa:
vetro posteriore delle automobili: lunotto termico, attraversato da resistenze elettriche che riscaldandosi ne impediscono l'appannamento.
in questo caso ho ritenuto interessante inserire l'etimologia:
derivato di luna, perché in origine era a forma di mezzaluna.
mercoledì 5 settembre 2007
impalmare
La signorina volle veder la chiesa dove pochi giorni dopo sarebbe stata impalmata (Palazzeschi)
impalmare è un verbo transitivo che vuol dire:
1) prendere in sposa;
2) promettere in sposa;
3) stringere la mano a qualcuno in segno di intesa o accordo raggiunto;
4) legare con più giri di spago l'estremità di una fune o di un cavo non metallico per impedire che si sfilacci;
5) congiungere due cavi metallici mediante intreccio dei rispettivi trefoli.
impalmarsi vuol dire:
andare in sposa.
Aldo Palazzeschi (pseudonimo di Aldo Giurlani) (Firenze, 2 febbraio 1885 – Roma, 17 agosto 1974) è stato un poeta italiano.
martedì 4 settembre 2007
manierato
A lacrime di erede è matto chi ci crede
manierato è un aggettivo che significa:
1) privo di naturalezza, non spontaneo: gesti troppo manierati;
2) detto di artista o di opera d'arte che manca di originalità, che pecca di accademismo: scrittore manierato; pittura manierata.
venerdì 31 agosto 2007
velleità
Quando ero una ragazzina ogni tanto avrei voluto partire, salutare tutti e andarmene da sola altrove per un po'. Per questa evasione la mia fantasia viaggiava fino ad un altra città d'Italia, magari una città più grande della mia tipo Milano o Bologna o Firenze o al massimo Roma.
Anche adesso che sono cresciuta quando sono stufa sento un impulso irrefrenabile di cambiare aria ma ora la mia fantasia esce dall'Italia e vola sino in Francia o Danimarca o Norvegia. Credo di avere una fantasia con visioni ottimistiche perché supera decisamente grandi ostacoli come possono essere la lingua, le abitudini, la lontananza, rendendo possibile un’evasione senza dubbio non facile.
La domanda nasce spontanea ma se arrivo alla terza età la mia fantasia cambierà solo continente o mirerà Marte?
velleità è un sostantivo femminile che significa:
desiderio ambizioso ma inconcludente; aspirazione irrealizzabile, troppo superiore alle effettive capacità personali: velleità giovanili; avere velleità artistiche, letterarie.
martedì 28 agosto 2007
poietico
oooohhhh finalmente le vacanze sono finite ed io e chechina possiamo riprendere la nostra attività poietica.
il programma è presto fatto: da ancor prima delle vacanze la decisione è stata presa tutto sta a farla andar bene ai mariti che si vedranno impegnati coi figli almeno ... diciamo tre volte al mese perchè sono una persona ottimista, poi sarà un miracolo se andremo due volte al mese, finiremo con una volta al mese ma carica di grande soddisfazione!
poietico è un aggettivo che significa:
che attiene alla poiesi.
poiesi è un sostantivo femminile che significa:
la facoltà creativa dell'uomo e il momento in cui essa si realizza, soprattutto nell'attività artistica.
lunedì 27 agosto 2007
astenia
- perché mi guardi così?
- io? ti sto guardando? ma senti questa … non ti ho nemmeno calcolato!
- sei la coscienza più insopportabile del pianeta: mai una parola carina, una frasettina dolce o un po' d'incoraggiamento!
- ma pensa un po’ cosa mi toccherebbe fare ... son stanca ho un sacco di cose da sopportare!
- va bé ... ma allora fatti in là e non stare lì a fissarmi! mi è toccata l'unica coscienza al mondo con l'astenia!
astenia è un sostantivo femminile che in medicina significa:
debolezza generale dell'organismo.
venerdì 24 agosto 2007
scellerato o sciagurato o debosciato
pensaci bene prima di offendere!
scellerato vuol dire:
1) malvagio, che rivela grande malvagità; iniquo, nefando: un uomo scellerato; parole, azioni scellerate;
2) persona di grande malvagità.
sciagurato indica chi è:
3) colpito da sciagura; sventurato, disgraziato: una famiglia sciagurata; che è causa di sciagura, che comporta sciagure; malaugurato: una sciagurata coincidenza; un giorno sciagurato; chi ha avuto la sciagurata idea di venire in questo ristorante?
4) malvagio, empio, scellerato: un padre sciagurato.
debosciato indica:
5) chi è dissoluto: vita debosciata; non voglio vederti in compagnia di quel debosciato.
6) depravato.
giovedì 23 agosto 2007
paronomasia
oggi gioco con le parole in un modo ancora diverso:
vallo, vello e villo sono una paronomasia!
paronomasia è un sostantivo femminile che significa:
figura retorica che consiste nell'accostare parole di suono uguale o assai simile, ma di significato differente; paronomasia è: il troppo stroppia.
vello è un sostantivo maschile che significa:
la massa di pelo dell'animale da lana; la pelle intera di tale animale: vello di pecora.
vallo è un sostantivo maschile che significa:
1) palizzata, recinto difensivo costruito intorno all'accampamento romano; insieme di opere di difesa fortificate, specie in forma di cinta muraria;
2) tipo di cesto o cestello usato dagli agricoltori.
villo è un sostantivo maschile che significa:
3) [anatomia] ciascuna delle piccole sporgenze di forma cilindrica presenti nella mucosa dell'intestino tenue, attraverso le quali avviene l'assorbimento del chilo;
4) [botanica] ciascuno dei piccoli peli lunghi, sottili e molli di alcune piante;
5) [raramente] pelo.
martedì 21 agosto 2007
imparaticcio
Lo sapevate che il pezzo di stoffa sul quale si ricama per apprendimento e per fare pratica, dove si riportano tutti i punti nuovi imparati ed un tempo addirittura si ci ricamava tutto l’alfabeto spesso sia in minuscolo che in maiuscolo per ore ed ore, viene detto imparaticcio?
Lo so che non lo sapevate e so anche che il vostro interesse è pressoché nullo ma siccome ne sto facendo uno con impegno, dedizione, attenzione, calma e soddisfazione quando per caso ho trovato il suo vero significato sul dizionario mi è preso un coccolone!
imparaticcio è un sostantivo maschile che significa:
1) apprendimento frettoloso e stentato: un discorso che sa d'imparaticcio;
2) in origine, facile lavoro sul quale imparare le tecniche di base della maglia e del ricamo; più in generale, lavoro eseguito da un principiante a scopo di apprendimento.
domenica 19 agosto 2007
lepidezza
stuzzicata dal dubbio di Rosangela, per giocare con le parole, e scoprire il loro sesso o meglio, il perché la parola nipote vale sia per il maschio che per la femmina? per chi come me ne è curioso e divertito, scopre su manuscritto.it che appartiene ai nomi di genere comune, vale a dire sia maschile sia femminile; insieme ad altri come il preside e la preside, il cantante e la cantante, lo studente e la studente, il vigile e la vigile (da evitare, in proposito, “vigilessa”: non c’è alcun motivo orto-linguistico-grammaticale che giustifichi tale ‘femminilizzazione’, anche se comunemente in uso);
e per lepidezza aggiungo:
alcune volte nei nomi di cosa, non vi è alcun legame tra la versione maschile e quella femminile: il porto e la porta, il buco e la buca, il cassetto e la cassetta, il baleno e la balena, il panno e la panna, il caso e la casa;
altre volte ancora nei nomi di persona il maschile e femminile si distinguono solo nelle forme plurali: il turista, la turista; ma i turisti, le turiste.
lepidezza è un sostantivo femminile che significa:
1) l'essere lepido;
2) facezia.
lepido è un aggettivo che significa:
arguto, spiritoso: risposta lepida.
facezia è un sostantivo femminile che significa:
1) detto spiritoso, arguzia;
2) breve racconto centrato su un motto di spirito.
sabato 4 agosto 2007
accomiatare
lo sapevo che avevo dimenticato qualcosa: devo ringraziare Merlinox e lo faccio propagandando il suo prossimo contest.
ora però mi accomiato: parto ma tornerò ... circa ... forse ... probabilmente ... fra 15 giorni.
accomiatare è un verbo transitivo che vuol dire:
dare commiato, licenziare, congedare;
accomiatarsi è un verbo riflessivo che vuol dire:
prendere commiato, congedarsi da qualcuno.
venerdì 3 agosto 2007
dormeuse
- hai preso tutto?
- si, fatto!
- sei stata veloce, sicura di non aver dimenticato niente?
- sicurissima, ho preso il dormeuse altro non serve, vado alla ricerca del sopore.
- portati una rivista ...?
- dovrei aprire gli occhi.
- uno scacciapensieri ...?
- non intendo pensare.
- mamma, che noia!
- dici?!
- beh, allora buona vacanza!
- grazie, ci si rivede ... uhm ... chi può dirlo?!
dormeuse è un sostantivo femminile invariabile che significa:
sorta di divano con basso schienale a una delle estremità; divano letto.
sopore è un sostantivo maschile che significa:
stato di abbandono fisico simile al sonno, ma in cui si verifica perdita solo parziale della coscienza.
lunedì 30 luglio 2007
pastiche
copia/incolla
pastiche è un sostantivo maschile invariabile che significa:
1) [in arte e in letteratura] opera modellata sullo stile di altri autori;
2) [linguistico] insieme di usi linguistici di provenienza disparata (neologismi, forestierismi, voci culte, tecniche, gergali ecc.) che si fondono organicamente nello stile di un autore: la scrittura di Gadda è spesso un singolare pastiche.
Carlo Emilio Gadda (Milano, 14 novembre 1893 - Roma, 21 maggio 1973) è stato un importante scrittore italiano.
venerdì 27 luglio 2007
alea
ma si ... corro l'alea!
alea è un sostantivo femminile che significa:
1) (letterario) sorte incerta, rischio;
2) (diritto) margine di rischio insito in qualsiasi contratto, che caratterizza in particolare i contratti detti appunto aleatori;
3) nella musica d'avanguardia, criterio compositivo che include elementi più o meno ampi di indeterminazione o di casualità.
mercoledì 25 luglio 2007
truismo
dire che preferisco lavorare piuttosto che una vacanza al mare sola con due bimbi piccoli mi sembra un truismo!
truismo è un sostantivo maschile che significa:
verità ovvia, banalità.
venerdì 20 luglio 2007
giogaia
"La maggior parte degli Italiani preferisce andare al mare" oppure "La maggior parte degli Italiani preferiscono andare al mare"?
Molti sono convinti che, in questo tipo di frasi, la costruzione corretta sia la prima, con il verbo al singolare, mentre quella con il plurale sia errata. In realtà, secondo la grammatica, sono corrette ambedue le forme: se un soggetto singolare ha valore collettivo, il verbo può essere coniugato sia al singolare che al plurale, per cui dipende piuttosto da una questione di gusto personale. (da "Spigolature" de La Settimana Enigmistica)
- ma ragazzi, se è una questione di gusto personale, con questo caldo perché non preferite la montagna?
giogaia è un sostantivo femminile che significa:
catena di gioghi montuosi, passo, sella.
un giogo, in questo caso, è una cima tondeggiante e allungata di un monte, valico montano.
martedì 17 luglio 2007
canicola
stamattina in spiaggia ad un certo punto pensavo di sciogliermi ed evaporare!
canicola è un sostantivo femminile che significa:
il periodo più caldo dell'anno, che cade, nelle nostre zone, tra la fine di luglio e la fine di agosto; il calore intenso e soffocante della piena estate.
lunedì 16 luglio 2007
uggioso
in spiaggia c’è un signora anziana, un po’ rotondetta e non molto agile ma con un bel sorriso. quando arriva le si avvicina una ragazzina armata di braccioli e con lei fa una lunga nuotata, si vede che era un’ottima nuotatrice ma quando torna ha il fiatone. mi sono accorta di lei qualche giorno fa quando spiegava alla ragazzina che per prendere i ricci di mare non bisogna raccoglierli da sopra ma da sotto spostando la sabbia.
mi sono chiesta: chissà perché questa signora rispetto alle altre ha attirato così tanto la mia attenzione e di quella ragazzina, ovviamente?
ora ho la risposta: non è colpa delle altre signore che parlano ininterrottamente dei loro malanni o della nuora disgraziata o chiamano il nipote dieci volte con la voce stridula … ma il responsabile è quel suo sorriso accattivante!
uggioso è un aggettivo che significa:
1) ombroso;
2) che fa venire l'uggia; noioso: tempo uggioso; discorsi uggiosi; persona uggiosa;
3) che prova uggia; inquieto, infastidito: la pioggia rende uggiosi.
sabato 14 luglio 2007
parco
oggi la sorellina ha spostato sabbia tutto il giorno su una spiaggia lunga cento metri con le mani a conchetta come si fa sulla tovaglia quando si vogliono raccogliere due briciole!
parco
come aggettivo significa:
1) moderato, sobrio, frugale: parco nel mangiare, nel bere, una parca cena;
2) parsimonioso, molto contenuto: parco nello spendere.
come sostantivo maschile significa:
3) distesa boscosa generalmente recintata in cui si alleva selvaggina, con divieto di caccia: parco naturale, territorio di particolare...
venerdì 13 luglio 2007
black out
Lavori in corso: chiedo scusa ma ho qualche problema con il mio codice spero di ripristinare presto!
black out è un sostantivo maschile invariabile che significa:
1) interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica con conseguente mancanza di illuminazione e fermata degli impianti che l'utilizzano: un blackout di mezz'ora;
2) (estensione) interruzione di un servizio pubblico, specialmente nelle telecomunicazioni: blackout telefonico; (figurativo) silenzio stampa su un determinato argomento: blackout giornalistico.
giovedì 12 luglio 2007
sordido
- ciao, come va? anche tu in vacanza?
- si non lo sai?! ti seguo!
- oggi non ho più tanta fretta
- bene, era ora!
- volevo chiederti, secondo te, perché mia mamma ha lasciato in dispensa una scatola di strofinacci con su scritto grande e grosso "stracci per la polvere"?
- non lo so, io sono la tua coscienza non la donna delle pulizie!
- oh scusa pensavo che mi potessi dire qualcosa
- io non so niente, anzi vado di fretta ... devo farmi una doccia!
- bene … credo di avere la coscienza sordida!
sordido è un aggettivo che significa:
1) sporco, lurido, squallido (anche figurativo): luogo sordido, ambiente sordido; un sordido individuo; interessi sordidi;
2) (figurativo) gretto, avaro, spilorcio: un sordido usuraio.
mercoledì 11 luglio 2007
imperocché
ragazzi ne sto combinando una dietro l'altra, imperocché son fusa!
imperocché o imperò che è una congiunzione (antico/letterario) che significa:
imperciocché, per il fatto che.
imperciocché è una congiunzione (antico/letterario) che significa:
1) poiché, per il fatto che (introduce una prop. causale o dichiarativa, col verbo all'indicativo);
2) affinché (introduce una prop. finale col verbo al congiuntivo).
martedì 10 luglio 2007
pusillanime
tutto si può dire di mio marito fuorché pusillanime! gira e rigira gli ho strappato una promessa: al ritorno dalle vacanze troverò la tanto anelata staccionata che separerà l'area gioco dei miei figli da una rampa di scale a dirupo, teatro di probabili salti mortali!
pusillanime è un aggettivo:
si dice di chi è d'animo debole, meschino, pauroso, o di ciò che denota viltà, mancanza di coraggio e di forza d'animo.
anelare è un verbo intransitivo che indica: [io anèlo ecc.]
1) l'ansimare, respirare affannosamente;
2) tendere, aspirare ardentemente a qualcosa;
3) [figurativo] desiderare intensamente, bramare.
lunedì 9 luglio 2007
andito
Cetta sta imparando ad andare i bicicletta, son giorni che percorre su e giù l'andito di fronte a casa.
Cade si rialza, urla e sbraita: non si può dire che i vicini non abbiano pazienza!
andito è un sostantivo maschile che significa:
1) ambiente di passaggio o disimpegno;
1) stretto corridoio, ingresso, entrata, vestibolo;
2) angolo reposto, recondito.
sbraitare è un verbo intransitivo che indica:
[io sbràito ecc.] gridare, vociare sguaiatamente, per lo più esprimendo collera, risentimento: a forza di sbraitare ha ottenuto quello che voleva.
domenica 8 luglio 2007
trastullare
La lettura di questo blog è facoltativa, non ha scopo didattico ma ludico. E' indicato per distrazione, piacere, diversivo, gioco, diletto, sollazzo, perditempo.
Nel caso in cui non si ottengano gli effetti sopracitati si consiglia di interrompere immediatamente la lettura e di consultare il proprio medico curante.
trastullare è un verbo transitivo che significa:
1) far divertire, distrarre, allietare;
2) lusingare, ingannare: trastullare qualcuno con vane promesse.
trastullarsi è un verbo riflessivo che significa:
3) divertirsi: i bambini si trastullano con poco;
4) [estensione] perdere tempo, gingillarsi: invece di studiare si trastulla tutto il giorno;
5) [anticamente] dilettarsi.
sabato 7 luglio 2007
illazione
1) il trarre da alcune premesse una conseguenza logica;
2) convinzione o giudizio ricavato per deduzione da alcune premesse: giudizio gratuito, privo di fondamento: le tue non sono che illazioni.
n.b.: il testo è tratto da Il cacciatore di
e naturalmente mi riferivo alla definizione 1
venerdì 6 luglio 2007
deretano
mercoledì 4 luglio 2007
satolla
Fanciulli, poveri e polli, non sono mai satolli.
satolla è un sostantivo femminile che significa:
grande mangiata, scorpacciata: fare una satolla di dolci.
mercoledì 27 giugno 2007
fregolismo
dopo il mio impegno a non condannare la falsità
ora devo imparare ad apprezzare anche i propensi al fregolismo!
fregolismo è un sostantivo maschile che indica:
la tendenza a cambiare continuamente idee o atteggiamenti, soprattutto in politica; trasformismo.
martedì 26 giugno 2007
masserizia
- prego accomodati stavo aspettando proprio te
- strano era da un po' che facevi finta di non vedermi
- non facevo finta ero affaccendata
- beh ... ora ti sei liberata?
- insomma devo spolverare la masserizia e mantenere circa 72 battiti al minuto ... su dimmi cosa vuoi!
- vorrei che nell'essere affaccendàta non ti dimenticassi di me
- ok ora che me lo hai detto puoi andare!
masserizia è un sostantivo femminile che indica:
l'insieme dei mobili e delle suppellettili di cui è fornita una casa.
giovedì 21 giugno 2007
allocuzione
onusto
perdonatemi lo sfogo ma oggi ... ho il sacco onusto!
onùsto è un aggettivo che significa:
carico: onusto di anni, di gloria.
i suoi sinonimi: gravato, oppresso, sovraccarico.
i suoi contrari: libero, sgravato.
mercoledì 20 giugno 2007
mantrugiare
ogniuno si rilassa come può,
io mantrùgio una pezza di lino credendo di ricamare!
mantrugiare è un verbo transitivo che significa:
[io mantrùgio ecc.] sgualcire qualcosa con le mani, a forza di maneggiarla.
domenica 17 giugno 2007
diletto
diletto significa:
1) [aggettivo] molto caro, teneramente amato: il figlio diletto;
2) [sostantivo maschile] persona teneramente amata.
oppure è un sostantivo maschile che significa: [anticamente deletto]
4) sentimento d'intima gioia e soddisfazione; piacere: provare, sentire diletto a, nel fare qualcosa per diletto, per divertimento, ricreazione, svago: viaggiare per diletto;
5) ciò che dà piacere.
diletto è anche participio passato di diligere verbo transitivo che significa:
amare, prediligere.
venerdì 15 giugno 2007
dileggiare
a volte serve proprio mandare a ... qualcuno!
- perchè se lo merita
- perchè così ora sa come la penso
- perchè dopo ci sente un po' meglio
- ecc... ecc...
se si riuscisse ad infischiarsene sarebbe ancor meglio
ma se proprio non si può farne a meno una alternativa è il dileggio!
allora ... come dice mio figlio: “ciao Ciccio!” (la sua frase riepilogativa di “vai per la tua strada!”)
dileggiare è un verbo transitivo che significa:
[io diléggio ecc.] farsi beffe di qualcuno o di qualcosa; deridere, schernire.
martedì 12 giugno 2007
insignire
questo blog è nato per compensare una mia deficienza di vocaboli, lo ammetto non ho segreti, soprattutto per gli estranei!
mi sono capitati, con mia immensa gioia, lettori molto più sapienti di me; dico con mia immensa gioia perchè fino ad ora non ho avuto la sfortuna di imbattermi in commenti/insulti come spesso accade in altri blog dove gli ignoranti non si esimono dall'esserlo.
oggi io vi insignisco: siete dei dotti!
insignire è un verbo transitivo che significa:
onorare con un titolo, un'onorificenza: insignire qualcuno del titolo di conte, della commenda.
esimersi è un verbo riflessivo che significa:
sottrarsi a un obbligo, a un impegno.
lunedì 11 giugno 2007
anamnesi
oggi l'ho rincontrata e mi ha ammazzata di nuovo con la sua accurata anamnesi!
anamnesi è un sostantivo femminile che significa:
1 (medicina) raccolta a scopo diagnostico di tutte le notizie riguardanti i precedenti fisiologici e patologici, personali ed ereditari, di un paziente;
2 (filosofia) nella gnoseologia di Platone, processo per cui l'anima, che preesiste al corpo, ritrova in sé le idee, ossia la verità che trascende l'esperienza dei sensi;
3 (liturgia) parte della messa che segue la consacrazione e contiene l'offerta al Padre del sacrificio eucaristico.
nota xsonale: per completezza segue la definizione di gnoseologia:
sostantivo femminile che significa:
parte della filosofia che si occupa dell'origine, della natura, del valore e dei limiti della facoltà di conoscere; teoria della conoscenza.
ma è ovvio che mi riferivo alla definizione n°1.
venerdì 8 giugno 2007
gabbare
passata la festa, gabbato lo santo!
gabbàre è un verbo transitivo che significa:
beffare, ingannare: gabbare il prossimo;
[proverbiale] passata la festa, gabbato lo (il) santo, si dice a chi, avuto il favore richiesto, dimentica le promesse fatte.
gabbàre o gabbàrsi come verbo intransitivo significa:
1) agire o parlare per burla;
2) farsi beffe, prendersi gioco: gabbarsi dell'ingenuità di qualcuno.
mercoledì 6 giugno 2007
depauperare
chi limita depaupera
depauperare è un verbo transitivo che significa:
impoverire: regioni depauperate delle loro risorse.
[io depàupero ecc.]
lunedì 4 giugno 2007
esiziale
il tuo fare è esiziale
esiziale è un aggettivo che significa:
che reca danno gravissimo; rovinoso, funesto: un provvedimento esiziale.
(xsonale: ringrazio per la gentile concessione gionnipeppe)
sabato 2 giugno 2007
menomo
non si spiega come può accadere ma perdo un calzino ad ogni lavatrice,
il percorso è segnato: cesto biancheria sporca, lavatrice, asciugatrice e cestino biancheria da piegare.
riguardo dentro lavatrice, dentro asciugatrice, sopra e sotto il mucchio di roba piegata: niente non si trova!
così ogni volta che faccio la lavatrice, poi chissà come lo ritrovo dopo qualche giorno in un posto inaspettato.
il dubbio sugli ufo in confronto è menomo!
menomo è un aggettivo che significa:
minimo; piccolissimo, il più piccolo.
giovedì 31 maggio 2007
iattura o senescenza?
ebbene si, mia mamma ieri aveva premura, doveva sbrigare qualche commissione e poi andare a prendere la Sorellina all'asilo:
quindi ci avrà sicuramente pensato bene e deciso che conveniva mettersi a correre all'impazzata con la ciabattina infradito sul ciotolato di Via Dante!
eeeee patapunfete, ha stramazzato per terra fratturandosi (se pur lievemente) il polso!
che dire? iattura o senescenza?
iattura è un sostantivo femminile che significa
disgrazia, sfortuna; danno, rovina.
senescenza è un sostantivo femminile che significa:
1) [in biologia] naturale processo di involuzione delle cellule e degli organismi che provoca, successivamente all’età matura, il decadimento delle loro funzioni e attività fisiologiche;
2) [estensivo] decadimento: senescenza delle istituzioni.
lunedì 28 maggio 2007
idiosincrasia
ne hai sempre e solo sentito parlare, sempre e solo benissimo:
come bellissima, perfetta ed adorabile!
fin troppo sentito parlare, fin troppo adorabile,
senza nemmeno vederla, senza nemmeno conoscerla,
... ti va subito in idiosincrasia!
poi la conosci e come per incanto ! ti piace !
ma non perchè è bellissima (che non lo è)
non perchè è perfetta (che non lo è)
ne perchè è adorabile
ma perchè è semplicemente normale!
idiosincrasìa è un sostantivo femminile che significa:
1) [medicina] intolleranza che l'organismo può manifestare verso particolari sostanze alimentari o verso certi medicinali;
2) [in senso figurato] avversione totale e profonda per qualcuno, o qualcosa.
giovedì 24 maggio 2007
muliebre
ultimamente siamo orientate sul muliebre
muliebre è un aggettivo che significa:
di, da donna: ornamento, grazia muliebre; figura, statua muliebre.
mercoledì 23 maggio 2007
coercizione
lo ammetto ho fatto uso della coercizione con Monica,
tutto per farla venire con me da Agostino,
non me ne pento e non avrò nemmeno rimorsi quando domani ...
... non si riconoscerà più!
coercizione è un sostantivo femminile che significa:
l'obbligare, l'essere obbligato con la forza o con minacce.
lunedì 21 maggio 2007
corroborare
chi l'ha detto che bisogna dire sempre ciò che si pensa?
- ci sono casi in cui non si deve
- ci sono casi in cui non si può
- ci sono casi in cui non conviene
ma non sempre a vantaggio di se stessi spesso si è mendaci anche per corroborare gli altri.
ditelo pure a chi come me, si vanta di essere sempre sincera!
corroborare è un verbo transitivo che vuol dire:
1) rinforzare, rinvigorire: corroborare il corpo e lo spirito.
2) confermare, avvalorare: l'esempio corrobora la teoria.
corroborarsi come verbo riflessivo vuol dire:
fortificarsi, rinvigorirsi.
mendace è un aggettivo che significa:
[letteralmente] che dice menzogne; che contiene menzogne: uomo, testimone mendace; parole, promesse mendaci.
(nota xsonale: c'è anche chi con le menzogne ci campa, vero?)
venerdì 18 maggio 2007
vaticino
vaticino un week-end di ilarità
vaticino è il modo presente prima persona singolare di vaticinàre verbo intransitivo e transitivo che significa:
predire.
vaticino come sostantivo maschile significa:
(rarissimo) vaticinatore, profeta.
ilarità sostantivo femminile che significa:
1) disposizione al riso;
2) il ridere, specialmente prolungato: la sua battuta provocò l'ilarità generale.
giovedì 17 maggio 2007
vanesio
oggi sono andata dal Dott. Filippelli dermatolo specialista delle malattie alla pelle, dovevo fargli vedere un fibroma a pastiglia di 5mm diametro e 3mm di spessore (scusatemi le specifiche tecniche), che da tempo ho sul polpaccio:
- "capisce Dottore che nel mentre sto cercando di fare la figa, taacc ... mi si vede il bubbone!" dissi io civettando;
- "capisco ma lei prosegua nel suo intento senza farci caso," rispose serenamente lui, concludendo "non è da togliere!".
e questo andrà notevolmente ad incidere sui miei momenti di vanesia.
ma una considerazione leggermente più acuta posso farla: se il medico non si è scomposto nemmeno un pochino davanti al mio fare fatuo cosa mai sentirà tutto il giorno dalla stragrande maggioranza delle/dei sue/suoi clienti?
vanesio è un aggettivo e un sostantivo maschile che si dice:
di persona che, volendo ostentare intelligenza ed eleganza, finisce coll'apparire sciocca, ridicola, fatua, vanitosa.
fatua è un aggettivo che significa:
che si dimostra, che appare vuoto e vano.
civettando è il gerundio del verbo civettare.
bubbone in questo caso è usato impropriamente perchè è un sostantivo maschile che sisgnifica:
1) [medico] tumefazione dei gangli linfatici, che in alcune malattie, come la peste bubbonica, si manifesta per lo più sotto l'ascella e all'inguine;
2) [figurato] male, piaga sociale di particolare gravità: il bubbone della corruzione.
martedì 15 maggio 2007
diporto
tu credi che io lo voglia fare per diporto ma ti sbagli, in realtà per me questa conferenza sarebbe giovevole
diporto è un sostantivo maschile che significa:
1) svago, divertimento, ricreazione: fare una cosa per diporto, andare a diporto; [non comune] fare una gita o una passeggiata;
2) [antiquato] sport: imbarcazione da diporto, che serve per svago o per competizioni sportive; navigazione da diporto, praticata con imbarcazioni da diporto.
giovevole è un aggettivo che significa:
che giova; utile, vantaggioso: cura giovevole.
lunedì 14 maggio 2007
obnubilato
a me capita spesso e lo ammetto; negli ultimi tempi per terminare un lavoro devo andare alla ricerca momentanea del mio cervello obnubilato per poi lasciarlo risalire piano piano nelle nuvole dove lo riacciuffo il mattino dopo tornando in ufficio.
chi di voi non lo fa alzi la mano?
obnubilato od onnubilato è un aggettivo che significa:
annebbiato, offuscato, ottenebrato: intelletto obnubilato.
(ps: oggi ho fatto una fatica tremenda per finire un disegno!)
venerdì 11 maggio 2007
artato
Ecco un'altra parola che trae in inganno, tu credi voglia dire solo "fatto ad arte" ma in realtà ha uno scopo più subdolo.
artato è un aggettivo che significa:
1) [letterale] costretto, sforzato, coartato, [in locuzione] come interpretazione artata, che sforza il significato delle parole;
2) fatto ad arte con lo scopo di ingannare.
subdolo è un aggettivo che significa:
falso, ingannevole, infido: un uomo subdolo; modi subdoli.
mercoledì 9 maggio 2007
stocastico
Confesso: la maggior parte delle parole che inserisco ne ilmiodizionario escono dalla bocca di mio marito; spesso lui trova la parola calzante ad una persona o ad una situazione e devo dire che gli riesce bene.
Chi lo conosce sa che dalla sua bocca escono paroloni eruditi ma anche qualche parolaccia ardita: l'altra sera davanti ad un folto pubblico di bambini ha esclamato:
"stoca...stico!".
stocàstico è un aggettivo che significa:
probabilistico; relativo al calcolo delle probabilità, processo stocastico;
[matematica] successione di variabili casuali con cui si intende rappresentare un sistema che si evolve secondo leggi probabilistiche; musica stocastica: musica elaborata attraverso processi formali definiti in termini probabilistici.
lunedì 7 maggio 2007
incedere
non camminare inconsapevolmente perchè se qualcuno ti guarda attentamente scopre molte cose su di te:
1) prosegui a piccoli passi: allora sei insicuro e titubante aspetti il giudizio degli altri;
2) hai la falcata lunga: sei timido e cerchi di scappare dove nessuno ti può vedere;
3) vai di fretta anche senza l'esigenza: sei un tipo ansioso e superificiale;
4) hai un andatura lenta: sei pigro e flemmatico conseguentemente egoista e menefreghista verso il prossimo;
5) ...
- "scusa", dici tu che leggi, "ed io che incèdo e me ne frego?"
incedere significa:
1) [come verbo intransitivo: io incèdo ecc.; ausiliario di avere] camminare con andatura solenne e maestosa;
2) [come sostativo maschile] modo di camminare, portamento solenne e maestoso: il suo incedere sembrava quello di una regina.
sabato 5 maggio 2007
acronimo
se Sid fosse un acronimo per me sarebbe: Sei il divulgatore.
acronimo è un sostantivo maschile che significa:
parola formata da una o più lettere iniziali di altre parole; sigla (per esempio BOT= Buono Ordinario del Tesoro; colf =collaboratrice familiare).
divulgatore è un sostantivo maschile che significa:
1) chi divulga;
2) chi fa opera di divulgazione culturale o scientifica.
divulga modo indicativo del verbo divulgare che significa:
3) rendere noto a molti, diffondere: divulgare una notizia;
4) esporre in modo chiaro e comprensibile a molti; rendere accessibili a un più vasto pubblico cognizioni di ambito specialistico (dottrine, teorie, nozioni scientifiche e tecniche).
(nota personale: mi riferisco in particolare alla definizione n°4; grazie a Sid)
venerdì 4 maggio 2007
allocco
per chi ha figli piccoli come me è importante avere sempre qualche bel sinonimo che sostituisca una parolaccia liberatoria: per cui da oggi si pensa ... ma si dice allòcco!
allocco è un sostantivo maschile che significa:
1) [zoologia] uccello rapace notturno con occhi frontali, piumaggio bruno, coda corta e arrotondata (famiglia: Strigidi);
2) [figurato] persona stupida, di aspetto poco intelligente: una faccia da allocco; rimanere come un allocco, stupito e attonito.
mercoledì 2 maggio 2007
neghittoso
oggi concediamoci un po' di pura letteratura:
"star neghittoso a te non è concesso" (Pietro Bembo)
"Venerina ricadeva... nel suo tedio neghittoso" (Pirandello)
neghittoso è un aggettivo che significa
1) pigro nell'agire; svogliato, ozioso;
2) che rivela neghittosità; che è proprio di una natura oziosa e indolente.
tedio è un sostantivo maschile che significa:
sensazione tormentosa di stanchezza interiore e di disinteresse nei confronti della vita propria e altrui: sentire tedio dell'esistenza; essere oppresso dal tedio, noia: dare, recare tedio.
Pietro Bembo (20 maggio 1470 - 18 gennaio 1547) era uno scrittore, umanista e cardinale italiano. Ebbe una notevole influenza sullo sviluppo della lingua letteraria italiana.
Luigi Pirandello (Agrigento, 28 giugno 1867 - Roma, 10 dicembre 1936) è stato uno dei più importanti scrittori e drammaturghi italiani. Fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934.
lunedì 30 aprile 2007
forbito
sabato 28 aprile 2007
sprimacciare
lo so è tardi ma ho finito solo adesso: ho piegato magliette, pantaloni, mutande, calzini, ho riposto maglioni, cappelli, sciarpe, guanti e ho sprimacciato piumini e piumoni, per tutto il giorno!
- se sono contenta?
- ma certo perchè da domani ci si mette solo magliette, calzoncini e bikini fino a settembre ... forse!
sprimacciare verbo transitivo che significa:
battere o agitare un guanciale, un materasso, un piumino e simile per renderlo più soffice, distribuendo in modo uniforme la lana o la piuma che lo riempie.
venerdì 27 aprile 2007
spocchia
guarda quanti bei sostantivi ho trovati adatti a te: la tua spòcchia non mi irrita più ora mi annoia!
spòcchia è un sostantivo femminile che significa:
atteggiamento di chi ha eccessiva considerazione di sé e tratta altezzosamente gli altri; boria, alterigia: avere molta spocchia; essere pieno di spocchia; che tono spocchioso!.
boria è un sostantivo femminile che significa:
presuntuosa ostentazione dei propri meriti veri o falsi.
alterìgia è un sostantivo femminile che significa:
considerazione eccessiva di sé; sprezzante ostentazione di superiorità; altezzosità.
giovedì 26 aprile 2007
menomato
una giornata particolare (17 marzo), due bei ragazzoni, un giro in bici, un sentiero estremo, un salto e ... un atterràggio sulla clavicola!
da allora sono passate 6 settimane menomàte, stamattina gli ho chiesto:
- hai riflettuto?
- no perchè?!
poi c'è stato un lungo sguardo chiarificatore e mi ha risposto:
- si che ho riflettuto ... eccome se ho riflettuto!
menomàto è un aggettivo che significa:
che ha subito una menomazione.
menomazióne è un sostativo femminile che significa:
atto, effetto del menomare.
menomàre è un verbo transitivo ed intrasitivo che significa:
1) diminuire, scemare;
2) [in senso figurato] danneggiare fisicamente o moralmente;
3) venire meno.
martedì 24 aprile 2007
farraginoso
oggi i miei pensieri sono alquanto farraginosi! e i tuoi?
farraginoso è un aggettivo che significa:
abbondante e disordinato; confusionario, senza logica: discorso farraginoso; organizzazione farraginosa.
domenica 22 aprile 2007
demiurgo
oramai è quasi un mese che spostano bancali, banchi, rastrelliere, cesoie, rottami, macchinari vari, trapani, uffici, ... e amministratori delegati, grazie al nostro navigato demiùrgo!
demiùrgo è un sostantivo maschile che significa:
1) [nella filosofia platonica] l'artefice divino ordinatore del mondo;
2) [in senso figurato] artefice, personaggio autorevole [ironico].
artefice è un sostantivo maschile e femminile che significa:
3) chi svolge un lavoro che esige ingegno e abilità;
4) autore, creatore: artefice della propria fortuna, il sommo artefice, Dio.
venerdì 20 aprile 2007
indefesso
ora ho capito perchè quando uno lavora troppo a testa bassa si sente un fesso!
indefesso è un aggettivo che significa:
infaticabile, assiduo, instancabile: lavoratore indefesso; impegno, studio indefesso.
martedì 17 aprile 2007
tartufo
- profumato tubero aromatizzante?
- ma vaaaa ... tartufo vuol dire anche ben altro!
io non sono di Alba ma dalle mie parti ce ne sono tantissimi ... di tartufi!
e li?
tartufo è un sostantivo maschile che significa:
1 [botanica] fungo sotterraneo a forma di tubero, dal caratteristico profumo penetrante; è assai ricercato per guarnire vivande (famiglia Eutuberacee);
2) individuo che ostenta falsa bontà e devozione, ma in realtà è vizioso, immorale e ipocrita.
Alba (così anche in piemontese) è un comune della provincia di Cuneo, secondo al capoluogo per numero di abitanti. La città è situata al centro di un vasto circondario collinare ed è considerata la capitale storica delle Langhe. Oltre alla tradizionale agricoltura, Alba è un centro vinicolo molto importante nonché un rinomato centro gastronomico. La sua economia è comunque molto florida potendo contare su un'industria dolciaria (Ferrero) di fama mondiale, su una casa editrice come le Edizioni di San Paolo e su un'affermata industria tessile (Miroglio). Alba è poi famosa per i suoi tartufi bianchi, tanto che vi si svolge l'annuale Fiera del Tartufo.
lunedì 16 aprile 2007
alacre
bi bittttttttttttttttt
alacre è un aggetivo che significa:
1) pronto, svelto nell'operare, solerte, sollecito;
2) [in senso figurato] vivace.
venerdì 13 aprile 2007
precordio
- mamma ma che cosa è l'anima?
- è l'unico organo che abbiamo con le ali
- ma dove si trova?
- nel precorDio.
precordio è un sostantivo maschile che significa:
1) [anatomia] la regione anteriore del torace in corrispondenza del cuore;
2) [plurale letterario] membrana che avvolge il cuore e gli altri organi interni del torace, anticamente ritenuta sede dei sentimenti e degli affetti;
3) [figurato] la parte più intima dell'animo: commuoversi fino ai precordi.
giovedì 12 aprile 2007
sollucchero
tic tac tic tac ... fanno i tacchi nel corridoio,
urge un calzolaio che con un po' di gomma e due chiodini ristabilisce l'armonia.
- esterna?
- siiii esterna non esageriamo!
per quella interna serve:
un bicchierino di egoismo
una sfruzzatina di menefreghismo
mescolare con calma,
sorseggiare con parsimonia
e deglutire bene guardando in su!
dopo pochi minuti il sollucchero vien su,
fai così anche tu?
sollùcchero è un sostantivo maschile che significa:
senso di intimo e profondo godimento e di viva compiacenza.
armonìa è un sostantivo femminile che significa:
1) consonanza di voci, di strumenti o di suoni che producono un effetto gradevole;
2) [in senso figurato] unione, consonanza di sentimenti o di idee.
egoismo è un sostantivo maschile che significa:
amore esagerato di se stesso e dei propri interessi, anche a costo del danno altrui.
menefreghismo è un sostantivo maschile che significa:
ostentata noncuranza degli altri o dei propri doveri.
parsimònia è un sostantivo femminile che significa:
giusta o anche eccessiva moderazione nelle spese o nel consumo di qualcosa [anche in senso figurato]
mercoledì 11 aprile 2007
reprimenda
ora basta! (che ogniuno si faccia la sua!)
reprimènda è un sostantivo femminile che significa:
grave rimprovero
martedì 10 aprile 2007
succube, repressa o accomodante?
sul lavoro comanda mio padre, a casa gli ordini li impartisce mio marito e per la restante parte ci pensano mia suocera e i miei figli!
Paolo Crepet nel suo libro "Sull'Amore" dice che se stai in una situazione scomoda per lungo tempo vuol dire che ti piace; io penso che non si possa nemmeno mandare tutti a stendere!
quindi sono: succube, repressa o accomodante?
succube è un aggettivo che significa
che soggiace alla volontà altrui.
soggiacére è un verbo intransitivo che significa
essere soggetto, sottoposto.
reprèsso come aggettivo significa
tenuto a freno, soffocato.
accomodante è un aggettivo che significa:
1) accondiscendente, conciliante, remissivo;
2) che si adatta, per tornaconto, alle circostanze.
vorrei fare una aggiunta personale alla definizione 2 di accomodante: per amore.
venerdì 6 aprile 2007
acescenza
Cetta era un grande mangiatore di arance e di frutta in genere, mi assomiglia senza frutta non so chiudere un pasto. Ma ora chissà perché non le vuole più!
Sarà per una sovraesposizione all'acescenza?
Lui non ne può più ... e tu?
acescenza sostantivo femminile che significa:
[enologia] inacidimento, per fermentazione, del vino quando poco alcolico.
mercoledì 4 aprile 2007
meato
oh mia cara ti posso spifferare una cosina nel meato?
"peccato che meato non è sinonimo di beato!"
meato è un sostantivo maschile che significa:
stretta apertura, orifizio; si dice specialmente di canali anatomici.
martedì 3 aprile 2007
litanie
oh mia cara domani mattina fammi trasecolare e durante il nostro solito incontro all'asilo basta con le tue litanie e dimmi che va tutto bene!
Secondo voi ho speranza?
litanie è un sostantivo femminile che significa:
1) serie di invocazioni a Dio o alla Madonna o ai Santi;
2) [in senso figurato] filastrocca, noiosa serie di nomi o di lamentele.
trasecolare è un verbo intrasitivo che significa:
essere stupefatto: io trasecolo!, quando sentii la verità trasecolai!
lunedì 2 aprile 2007
transumanza
che fai, hai due minuti?
si perchè: prendiamo un caffè?
so di una transumanza, andiamo a vederla?
transumanza è un sostantivo femminile che significa:
trasferimento delle greggi, per ragioni di pascolo, dal monte al piano o viceversa, secondo le stagioni.
venerdì 30 marzo 2007
empatia
premetto che mi riferisco alla definizione n°1 essendo l'altra troppo modaiola per poter risvegliare il vostro interesse. oggi vado dall'oculista così poi cambio gli occhiali e di certo con quelli sembrerò...! non so dove trovare un compressore per fiori secchi che mi potrebbe cambiare la vita...! ho la borsa gialla, le calze gialle, la pashima gialla ora mi manca il cappello e poi...! il mio palmare fa anche il caffè ...! Io non ne posso più e voi?
empatia è un sostantivo femminile che significa:
1 (filosofia) in estetica: proiezione delle proprie emozioni su un oggetto per identificarsi con esso;
2 (psicologia) capacità di immedesimarsi in un'altra persona, di calarsi nei suoi pensieri e stati d'animo.
mercoledì 28 marzo 2007
equanime
Cerca equanime ... non come parola ma come persona! E tu lo sei?
equanime è un aggettivo, lo si riferisce ad una persona che rivela animo sereno, giusto e obiettivo verso tutto e tutti; equo, giusto, imparziale: un giudice equanime; una valutazione equanime.
martedì 27 marzo 2007
mestizia
La mestizia è spesso al femminile, la mestizia si impara da piccoli e in mestizia si cresce, la mestizia crea dipendenza ed è improbabile uscirne, con mestizia si creano rapporti di affetto o amore o amicizia o altro, c'è chi ne soffre e non lo sa oppure ancora peggio: c'è chi lo sa ma gli piace o ha paura di cambiare o non sa che si può vivere benone senza. Tu la conosci?
mestizia è un sostantivo femminile che significa:
1) sentimento d'afflizione contenuta e durevole: parole piene di mestizia;
2) malinconia, tristezza: avere il cuore, l’animo pieno di mestizia.
afflizione è un sostantivo femminile che significa:
3) stato di grande tristezza e abbattimento: vivere in una profonda afflizione;
4) ciò che provoca tormento, angoscia: la lontananza è per loro una vera afflizione.
lunedì 26 marzo 2007
dignità e/o rispetto
'la dignità si prende il rispetto lo si dà ... mi corregga se sbaglio.'
'chi io?'
'si, lei che legge e non dice ... ha più dignità o più rispetto?'
dignità è un sostantivo femminile che significa:
1) condizione di onorabilità e di nobiltà morale che deriva all’uomo dalle sue qualità intrinseche o da meriti particolari; il rispetto che per tale condizione si ha di sé e si esige dagli altri: difendere, tutelare la propria dignità, non avere un briciolo di dignità;
2) espressione grave e severa: dignità di uno sguardo, del volto;
3) carica elevata, alto ufficio: dignità senatoria, cardinalizia, civile, religiosa;
4) persona insignita di una carica elevata: tre badesse, fiancheggiate da altre dignità ..., non volevano accettare la sua soprintendenza (Manzoni);
5) posizione sociale elevata.
rispetto è un sostantivo maschile che significa:
1) sentimento o atteggiamento di stima e reverenza verso una persona che è o si ritiene superiore o particolarmente degna: ho un grande rispetto verso quell’uomo, cerca di comportarti con maggior rispetto verso tuo padre;
2) sottomissione ossequiosa verso un principio, un’istituzione, un’autorità: rispetto verso la repubblica;
3) osservanza scrupolosa: si raccomanda il rispetto degli orari;
4) sentimento di riguardo e di attenzione nei confronti degli altri, che trattiene dall’offendere, dal trattare bruscamente o in modo inadeguato: trattandolo così male hai dimostrato scarso rispetto di lui;
5) riguardo, attenzione nei confronti di oggetti, beni, cose: tratta con rispetto quest’auto o la rovinerai;
6) punto di vista, aspetto: abbiamo considerato la questione sotto ogni rispetto;
7) componimento poetico di origine popolare destinato al canto, diffuso specialmente in Toscana, costituito da una stanza in ottave o sestine, con il quale il cantore rende omaggio alla donna amata.
venerdì 23 marzo 2007
mellifluo
Mai potevo sperare che una parola fosse così ricca di significato, mellifluo quindi non è solo dolce come pensavo. Da ora mi raccomando anche voi quando sentite una cosa dolce al palato, all'olfatto o anche, ma si, all'udito o, a volte, la "dolcezza" si sente anche sulla pelle ... guardate bene cose c'è sotto!
mellifluo è un aggettivo che significa:
1) dolce ma di una dolcezza affettata;
2) di una dolcezza insincera: parole melliflue;
3) di persona, che si presenta con modi insinuanti, spesso insinceri, che si esprime con gentilezza falsa: persona melliflua;
4) di comportamento, che denota affettazione, smanceroso, sdolcinato: modi melliflui;
5) (obsoleto) che serve per la produzione del miele, da cui fluisce miele, stillante miele.
affettazione è un sostantivo femminile che significa:
l’essere lezioso, affettato; artificiosità di comportamento: parlare con affetazione; non sopporto la sua affettazione; comportamento, espressione affettata, ricercata: basta con queste affettazioni!
giovedì 22 marzo 2007
sicumera
Chissà come fà che non legge un libro nemmeno a morire (allergia dovuta a tutti quelli letti in precedenza), ascolta solo trasmissioni televisive sportive (le peggiori) e spesso parla peggio di come mangia (così è tutto detto) ma ogni tanto tac ... mi esce con dei paroloni che chissà cosa significano? e a chi si riferiva?
sicumera è un sostantivo femminile che significa ostentata sicurezza di sé, specialmente immotivata e ostentatamente arrogante e provocatoria, presunzione altezzosa.
martedì 20 marzo 2007
busillis
Il mio amico Grabov è per me fonte di energia positiva, da giudice impassibile diventa una spalla su cui piagere, lo temo quando giudica il mio operato lavorativo e lo stimo quando riesce a cogliere così a pieno le situazioni grazie alla sua consapevolezza ed alla sua proprietà di linguaggio. L'altro giorno al telefono dopo pochi istanti di pausa ha definito l'argomento del nostro colloquio con busillis. Io sono corsa al mio dizionario e tu?
busillis è un sostantivo maschile variabile che significa problema di difficile soluzione, enigma, imbroglio; una variente è busilli.
venerdì 9 marzo 2007
ameno
Ieri sera mio marito mi ha detto che l'imballo della colomba era ameno, "ah sì!?" gli ho risposto "cosa intendi dire con ameno?" lui subito "inutile, superfluo!", "no caro mio ameno significa ...", lui replicò subito "infatti inutile e superfluo!".
Per chi non ha comprato la mia stessa colomba, il suo imballo era composto da una scatola di cartone 2 volte più grande del dolce all'interno e una busta trasparente con un'ulteriore tasca per contenere lo zucchero semolato. Un imballo molto inutile e superfluo considerando che il dolce era di scarso livello nonostante fosse di buona marca. Quindi il problema non è l'imballo ma è che mio marito pensa che inutile e superfuo siano sinonimi di ameno. E voi che ne dite?
ameno e' un aggettivo che significa piacevole, specialmente alla vista; che ricrea, che diverte: luogo, soggiorno ameno; lettura, compagnia amena; storielle amene (strano, bizzarro: un tipo ameno); una trovata amena.
amenamente e' il suo avverbio che vuol dire in modo piacevole, con amenità.
amenità è un sostantivo femminile invariabile che significa:
1 attrattiva, piacevolezza, specialmente di un luogo: l’amenità di un giardino; di qualcuno o delle sue maniere: affabilità, amabilità, simpatia: l’amenità del conversare
2 cosa o espressione piacevole, divertente; motto arguto, facezia, (ironia, sciocchezza: il suo discorso era pieno di amenità
mercoledì 7 marzo 2007
abominio
Avevo pensato solo alla parola abominio, poi cercandone il significato ho trovato altre sfumature al mio pensiero. Mi voglio riferire solo alla definizione n°3: molte cose mi suscitano quello ma mai le avevo chiamate abominio. E voi?
abominio deriva da abominare è un sostantivo maschile
1 sentimento di grande avversione e disprezzo
2 condizione moralmente detestabile: cadere nell'abominio
3 ciò che suscita avversione e disprezzo.
meno comune abominare, verbo transitivo [io abòmino ecc.]
4 (di registro letterario elevato) avere in orrore; detestare
5 (antico) accusare, infamare.
meno com. abbominazione è un sostantivo femminile
6 l'abominare, il detestare: provare, avere abominazione per qualcuno o qualcosa
7 la cosa o la persona abominata, disprezzata.
meno com. abbominevole è un aggettivo
8 che merita abominazione, disprezzo; detestabile, odioso: delitto abominevole; persona, azione abominevole "l'abominevole uomo delle nevi, lo yeti "
9 disgustoso, ripugnante: un cibo, un pranzo abominevole
§ abominevolmenteavverbio
martedì 6 marzo 2007
purulento
A chi non viene in mente l'accostamento ùlcera purulènta quando si è costretti a fare cio' che non si ha voglia?
purulènto e' un aggettivo che significa: di pus; che contiene pus.
u'altra fonte dice: aggettivo di pus, costituito da pus; che contiene pus: materia, piaga purulenta.
mi va di accostarlo con:
ùlcera e' un sostantivo femminile che significa: lesione della pelle o delle mucose che non tende spontaneamente a rimarginarsi; forse dovuta a cause varie, meccaniche, chimiche, infettive, ecc.