sabato 29 marzo 2008

invettiva

e si, lei è proprio carina,
gentile e disponibile,
è buona d'animo e generosa,
ogni tanto galoppa un po' sul selciato
ma ...


invettiva è un sostantivo femminile che significa:
frase o discorso irruente diretto ad accusare o a oltraggiare qualcuno, a denunciare fatti o situazioni che sono o si ritengono deplorevoli: pronunciare un'invettiva; lanciare invettive contro la corruzione politica.

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venerdì 28 marzo 2008

profondere

ho avuto uno scambio di vedute con la mia collega
mi ha accusata di bagnare troppo le piante
non ho potuto che ammettere questa mia carenza psicologica
che consta nel timore di non fare mai abbastanza per gli altri pertanto spesso eccedo
le ho confessato che lo stesso errore lo faccio coi miei figli
mi profondo talmente tanto per loro che arrivo al punto che mi si rivoltano contro

- sai Carla l’altra sera addirittura la mia piccola di 2 anni e mezzo mi ha detto che sono brutta e scema!
- ah sì? e perché? le hai fatto il bagno?

profondere è un verbo transitivo che significa:
dare, spendere senza misura: profondere tesori, grandi ricchezze;
profondere lodi, complimenti.
profondersi è un verbo intransitivo pronominale:
dire o fare qualcosa con calore, con effusione: profondersi in ringraziamenti, in elogi, in scuse.

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giovedì 27 marzo 2008

polire

troppa qualità non viene mai ripagata

polire è un verbo transitivo che significa: [io polisco, tu polisci ecc.]
1) lisciare, levigare una superficie
2) (figurativo) rifinire, perfezionare, spec. un'opera d'arte.

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mercoledì 26 marzo 2008

rutilante

non vedo l’ora che venga la bella stagione per farmi un passeggiata
non vedo l’ora che finisca quest’anno così sciagurato
non vedo l’ora che i miei figli crescano un po’ per avere un po’ di tregua

si ma nell’attesa fai qualcosa od aspetti e speri?

rutilante è un aggettivo che significa:
rosso splendente; fiammeggiante.

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venerdì 21 marzo 2008

converso

stamattina Grabov mi ha detto
"io non sono saggio sono un buon copione"

se una cosa è stata pensata, fatta e sperimentata da altri
ed indubbiamente funziona perché non copiarla;
per converso se altri hanno fatto clamorosi errori prima di te:
guardati bene dal rifarli!

converso è un aggettivo che significa:
inverso, contrario: per converso, al contrario;
conversamente avverbio: all'opposto.

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martedì 18 marzo 2008

sospendimento

- lo so è colpa mia
- ma noooo
- eppure te lo leggo negli occhi: sei stanca!
- sohb
- fare tutti quei regalini di natale a mano ci ha sfinito
- sohb
- abbiamo esagerato ad iniziare dal 7 di gennaio a preparare i regalini di fine anno per le maestre d'asilo
- uhm
- dai chechina ti prego parla dimmi come ti senti?
-...
- dimmi che cosa hai?
....
- non mi sono ancora ripresa dello stress post natalizio!


sospendimento è un sostantivo maschile (non comune) che significa:
sospensione.

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sabato 15 marzo 2008

pernicioso

come un agente della scientifica appena arriva controlla le briciole sul divano,
le impronte sul frigo e sulla maniglia delle porte,
non ho due bambini ma dei roditori intenti tutto il giorno a sgranocchiare cracker sulle superfici casalinghe,
non sono due bambini ma dei gechi che lasciano impronte sui muri con le loro ventose,
siii ... in due non hanno dieci anni ma sono dei perversi perniciosi,
e che importa se l'aspirapolvere può metter rimedio
o una passata di spugna sul frigo può dar sollievo
...
sarebbe meglio tacere in quei momenti in cui ... chissà perché è più semplice sproloquiare!


pernicioso è un aggettivo che significa:
che provoca grave danno.

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martedì 11 marzo 2008

retentire

vi assicuro che dopo tanti giorni di una fitta coltre color grigio fumo
mi era venuto il dubbio che il cielo non esistesse più
oggi che a tratti è sereno malgrado chi mi sta accanto
io retentisco come un usignolo!


retentire è un verbo intransitivo che significa: [io retentisco, tu retentisci ecc.; ausiliare essere]
risuonare, riecheggiare.

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domenica 9 marzo 2008

tremotio

- ssstt prova solo per un minuto a stare zitto, forse piove o forse è un uccellino
- cosa mamma, quale uccellino?
- ssstt stai zitto, voglio sentire cos'è
- ma cosa mamma io non sento niente
- nemmeno io se non stai zitto
...
- va beh non importa sarà stato il vento!

tremotio è un sostantivo maschile che significa:
confuso rumore unito a scosse, provocato da persone che si agitano e saltano o da oggetti pesanti in movimento.

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venerdì 29 febbraio 2008

gabbano

oh mia cara che meraviglioso gabbano ti sei messa stasera
e poi quelle scarpe sono un bigiù di color ciliegia che anticipano la primavera
si forse il pollicione esce un po' dal buchino ma va tttanto di moda!
...
va beh ... dove si va!?

gabbano è un sostantivo maschile che significa:
1) soprabito largo e lungo, talora foderato di pelliccia;
2) (figurativo) voltare, mutare gabbana: cambiare improvvisamente opinione, partito;
3) sorta di veste da lavoro usata da contadini e operai.
bigiù è un sostantivo maschile adattamento italiano del francese:
bijou.

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lunedì 25 febbraio 2008

delatore

una mia personalissima teoria è che se provi antipatia per una persona
molto ma molto probabilmente anche quella persona prova antipatia per te
per cui nel momento in cui tu pensi
"come si comporta male …"

"quante sceneggiate riesce a mettere in piedi …"
"che cosa penserà di essere …"

nello stesso istante ricevi le stesse identiche critiche anche tu
soprattutto per il fatto che quando una persona ti sta antipatica le riservi il tuo lato peggiore
e non c’è niente da fare, l’accanirsi al fine di ottenere largo consenso è inutile e logorante
è matematicamente impossibile provare simpatia per tutti ed essere simpatici a tutti
un po’ come per fare una bella frittata … qualche uovo si deve pur rompere!

delatore è un sostantivo maschile che indica:
chi, per un interesse privato, denunzia all'autorità un reato o l'autore di esso.

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mercoledì 20 febbraio 2008

chimera

allora amore, facciamo un ultimo tentativo
chiudi gli occhi ...
pensa intensamente a Manuela Arcuri ...
...
e adesso prova a farmi un complimento!

chimera è un sostantivo femminile che significa:
1 (mitologia) mostro con testa e corpo di leone, una testa di capra sul dorso e coda di serpente;
2 (figuratamente letterario) fantasticheria, sogno irrealizzabile: miserere di questa mia giocosa / aridità larvata di chimere (GOZZANO);
3 (zoologia) genere di pesci cartilaginei abissali con corpo a forma di squalo, testa e bocca piccole (ordine Chimeriformi);
4 (biologia) organismo costituito da cellule di due o più specie, derivate o da anormale distribuzione cromosomica nelle cellule originarie o da innesto (naturale o, come si fa nelle piante, artificiale); organismo i cui tessuti presentano più genomi.

Guido Gozzano (Torino, 19 dicembre 1883 – Torino, 9 agosto 1916) è stato un poeta italiano.

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mercoledì 13 febbraio 2008

lurco

mio marito si è messo a dieta, è servita una domenica mattina intera per preparare
il piano pranzo/cena, pranzo/cena, pranzo/cena per tutta la settimana.
dunque, ieri sera era prevista bistecca ai ferri con insalata;
siccome odio preparare la bistecca ai ferri per vari motivi, uno di questi è che "impuzzolentisco" in ogni dove, compresi i capelli che avevo appena lavato,
ho deciso di concedermi una deroga e passare al mercoledì sera con pasta e verdure cotte
arrivato a tavola, con un sorriso ironico mi ha chiesto: "oggi non è martedì?"
ed io "no ti sbagli, oggi è mercoledì"
ometto a piè pari quello che mi sono sentita dire sul rigore, l'inclemenza, ecc. ecc..
oggi a pranzo l'ho trovato intento nel consumare il cibo previsto per il giovedì
e ricordandomi tutta la lezione sull'inclemenza della sera prima ho chiesto spiegazioni,
lui mi ha risposto sorridendo:
"ieri sera era mercoledì quindi oggi è giovedì!"


lurco è un aggettivo che significa:
ghiottone, mangione, ingordo.
è usato anche come sostantivo maschile.
inclemenza è un sostantivo femminile che significa:
l'essere inclemente.
inclemente è un aggettivo che significa:
1) non clemente, inflessibile: giudice inclemente: duro, aspro; destino inclemente;
2) (figurativo) di condizioni atmosferiche, rigido, avverso: tempo inclemente.

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domenica 10 febbraio 2008

oscitanza

oramai da tempo seziono le cipolle lungo l'asse principale formando vari cerchi concentrici a strisce bianche e rosse, si rosse ... le prediligo rispetto alle bianche od allo scalogno, poi le soffriggo appena appena, mi spiego: appena l'olio è caldo spengo il fuoco e lascio che diventino bionde così ...
non nascondo che metterei il prezzemolo ovunque tritato grossolanamente, aggiunto rigorosamente crudo lascia un profumo intenso, molto più semplice del basilico che non sempre è alla sua altezza...
l'aglio lo metto ma poi via, giusto un attimo lo considero un egocentrico se c'è lui non si sente niente d'altro, simile è il rosmarino, più altruisti sono il timo e l'alloro.
delle spezie proprio non mi va di parlarne perché il tempo è poco e loro sono intensissime ...

oscitanza è un sostantivo femminile che significa:
negligenza, svogliatezza, trascuratezza.

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sabato 9 febbraio 2008

osculo

- dove lo preferisci?
- ma si va bene ovunque ... certe cose si prendono come vengono!
- sulla fronte, sulla punta del naso o dove?
- se aspetti ancora un po' me ne vado!
- guarda se proprio non hai prefenze te lo do sul gargarozzo.
- ... va bene accetto anche l'elemosina!

osculo è un sostantivo maschile che significa:
1 (zoologia) l'apertura della cavità gastrale delle spugne;
2 (botanica) poro germinativo;
3 (di registro letterario o scherzoso) bacio.

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sabato 2 febbraio 2008

ottundere

il pensiero a volte è il tuo peggior nemico
tu e lui insieme, magari in un momento di stanchezza e fragilità,
potete creare enormi castelli su terreni paludosi
e quel che è peggio crederci e convincersene sempre più
- chi non lo fa alzi la mano?
- niente mani ... ooohh finalmente un po' di sincerità!
ottundere è un verbo transitivo che significa:
1 (di registro letterario) smussare una punta;
2 (figurativo) rendere tardo, inetto: ottundere la mente.
ottundersi verbo intransitivo pronominale:
1 (lett.) perdere la punta;
2 (fig.) perdere di acutezza; offuscarsi, intorpidirsi, svigorirsi.

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giovedì 31 gennaio 2008

sussiego

noi non potevamo fare solo l'influenza
fare una semplice febbricola sono capaci tutti
allora per essere originali ci siamo presi la scarlattina
un mal di gola micidiale,
lingua viola butterata talmente grande da non stare in bocca

ed un meraviglioso senso di malessere
pensare che l'altro giorno all'asilo
vedendo i bambini assenti a grappoli
ho esclamato con sussiego alla maestra
"noi stiamo benissimo!
dopo tutti i malanni degli anni scorsi
abbiamo degli anticorpi grossi così ( )!"
qualcosa di grosso così ( ) c'era ma non erano gli anticorpi!

sussiego è un sostantivo maschile che significa:
contegno grave e sostenuto, da cui traspare una certa altezzosità: aria di sussiego; rispondere con sussiego.
scarlattina è un sostantivo femminile che vuol dire:
malattia infantile contagiosa, epidemica, caratterizzata da febbre alta, mal di gola, intenso arrossamento e successiva desquamazione della pelle.

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lunedì 28 gennaio 2008

niuno

pensato e fatto
fatto e soddisfatto
detto e ridetto ma non fatto
poco soddisfatto

niuno o neuno (antico) ignuno
è un aggettivo e pronome indefinito che significa:
nessuno.

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sabato 26 gennaio 2008

sinattantoche

una finestra, un raggio di sole timido, una manciata di alberi spogli,
alza gli occhi, respira forte e cogli la calma nell'aria.
in ogni angolo sta a te vedere la via di uscita od il pretesto
il cielo strisciato di nuvole al vento
o il fumo uscire dagli scarichi delle automobili
alza gli occhi e sogna, basta poco!
sinattantoché è una congiunzione che significa:
(non comune) finché, sintantoché, fintantoché.
ricordo che nel titolo del post ometto gli accenti per facilitare le ricerche.

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venerdì 25 gennaio 2008

fraseggiare

per i bimbi non importa come sei
cammini zoppo? ... bene, così vai al loro passo
sei un po' sordo? ... meglio, a loro piace strillare un po'
nei momenti più difficili dai loro occhi capisci
se stanno guardando la loro mamma o il papà o la nonna ...
oppure una persona qualsiasi!
danno la mano e camminano al fianco sapendo che sono aggrappati
a tutto quello di cui hanno bisogno!
fraseggiare è un verbo intransitivo che significa: [io fraSéggio ecc.; ausiliare avere]
1 (non comune) articolare in frasi ciò che si deve dire o scrivere: fraseggiare con eleganza;
2 (musica) dare evidenza espressiva alle frasi musicali durante l'esecuzione.

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venerdì 18 gennaio 2008

scusso

correttore? ... ce l'ho!
fondotinta? ... ce l'ho!
ombretto? ... ce l'ho!
mascara? ... ce l'ho!
gloss? ... ce l'ho!
bene ho tutto posso iniziare ...
no una cosa manca ...
la voglia!

scusso è un aggettivo che significa:
1 (raramente) privato, spogliato di qualcosa;
2 (dialettale) semplice, solo: pane scusso, senza companatico.

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venerdì 11 gennaio 2008

ofelimita

sono rimasta senza parole anche se mi hai regalato un dizionario che ne è zeppo e son due mesi che cerco le più belle che conosco per dirti:
mille grazie sai ... non me lo aspettavo!


no cosa hai capito? il dizionario si che me lo aspettavo e con un po' d'immaginazione, conoscendo le tue fissazioni, arrivavo anche a pensare ad un dizionario vecchio di cent'anni: un volume che mette un po' di soggezione mista a commozione quando lo sfogli, la copertina vissuta, le pagine ingiallite ricordano la carta velina. un dizionario che ha una sua storia, probabilmente posseduto da una persona che agli inizi del 1900 lo comprò o per grande passione o per lavoro, allora le esigenze erano talmente differenti da oggi che l'acquisto di un vocabolario non era cosa da sottovalutare.
se ti va ogni volta puoi inventargli un passato diverso!

come dici? quale è stata la sorpresa allora?
tu ovviamente, tu sei stata una sorpresa per me!

ofelimità è un sostantivo femminile che significa:
il valore d’uso di un bene determinato dal personale piacere che un individuo ne trae o crede di trarne;
[tecnico-specialistico, filosofia] nel pensiero dell’economista e sociologo Vilfredo Pareto (1848–1923).

ps: ricordo che nel titolo del post ometto gli accenti per facilitare le ricerche.

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sabato 5 gennaio 2008

inviso

è come la neve ai bordi della strada
è come il lavello pieno di piatti sporchi
è come un perizoma trovato in fondo al letto
è come una bottiglia di vino vuota
è come il suono della sveglia
è come un ombrellone chiuso
...
come sempre il ritorno mi è inviso!
inviso è un aggettivo ed il suo significato è:
che è considerato con antipatia, con diffidenza o con odio: un uomo inviso a tutti; un provvedimento inviso alla popolazione.

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giovedì 20 dicembre 2007

deracine

natale è alle porte e quest'anno chissà
si sente un profumo inconsueto di qua
prova e riprova a fiutare di là
e mille lucine, e campane, e alberi, e babbi sono inutili sai
prova a guardare più vicino che puoi
la calma e la pace da dentro si sa
spuntare e fiorire ma intaccare non va ...
... altro non serve è solo quella che fa!
déraciné è un aggettivo ed un sostantivo maschile:
si dice di chi ha lasciato il proprio ambiente e non riesce a inserirsi in uno nuovo; sradicato.
il femminile è déracinée
il plurare déracinés
il plurare femminile déracinées
ps: nel titolo ho omesso gli accenti per facilitare la ricerca della parola

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mercoledì 12 dicembre 2007

effossorio

- amore, pensaci bene prima di rispondere
ma se fai il bravo e viene Gesù Bambino cosa vuoi che ti porta?
- una ruspa di quelle vere che poi userò da grande!

effossorio è un aggettivo che significa:
che serve a scavare: macchine effossorie, escavatrici.

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venerdì 7 dicembre 2007

sdilinquire

oh povera me: sto sdilinquendo!

una dieta "forzata" prima delle vacanze di natale non è male:
son dieci giorni che non potendo masticare bene mangio minestrine semiliquide e di notte sogno tegami di pasta al forno e panettoni farciti.
prometto che, appena starò meglio farò gozzoviglia di tutte le golosità natalizie e riprenderò le forze ... ed i kg!

sdilinquire è un verbo transitivo che vuol dire:
1) (raramente) indebolire, infiacchire; indebolirsi; andare in deliquio: sdilinquirsi dalla fame;
2) (figurato) intenerirsi, perdersi in smancerie, in effusioni.
gozzoviglia è un sostantivo femminile che significa:
baldoria di persone che mangiano e bevono smodatamente: fare gozzoviglie.

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mercoledì 5 dicembre 2007

ampolloso

non sorprendo nessuno se dico che:
le parole in un discorso sono fondamentali
"le parole non si scambiano:
una vuol dire una cosa, l'altra ne vuol dire un'altra"
come è fondamentale chi ti ascolta
"è inutile usare paroloni se chi ti ascolta non li capisce"
ma non bisogna dimenticare il tono
"si ricordi che se parla sottovoce induce l'ascoltatore
a mettere più attenzione su quello che lei dice"

ampolloso è un aggettivo che significa:
eccessivamente ricercato; magniloquente, retorico: stile ampolloso; scrittore ampolloso.

nota importante: nel post le frasi che ripete sempre uno dei miei maestri

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mercoledì 28 novembre 2007

reboante

oggi in ufficio colpi di tosse reboanti
intervallati da pochi istanti
reboante o roboante è un aggettivo che significa:
1 (letterale) rimbombante: voce reboante;
2 (figurato, spregiativo) che è altisonante, che è espresso con concetti e parole grandiosi, ma di poca sostanza (detto di stile, versi, oratoria e simile): un discorso reboante.

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lunedì 26 novembre 2007

acquerugiola

oggi è il mio compleanno
ed essendo il mio compleanno
il tempo è sempre e costantemente brutto come una bestia!
...bella scoperta potevi nascere a ferragosto...
acquerugiola è un sostantivo femminile che significa:
pioggia minuta.

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sabato 24 novembre 2007

succubo o succube?

anonimo ha detto...
Per l'amore della lingua italiana e della precisione si dice SUCCUBA e non succube.
cicolita da detto...
caro anonimo, grazie per la tua precisazione, ora mi documento bene e appena ho tempo creo un post di correzione. peccato che non ti firmi pensare che per me saresti così prezioso/a. ciao ciao da cicolita

questo/a preciso/a anonimo mi corregge un altro errore imperdonabile
ed io provo a correggere la sua forma vediamo se mi riesce:
giancarlo/a ha detto...
cara cicolita qui proprio ti sei sbagliata informati bene perché sarebbe più corretto dire succuba riferendosi ad una donna e succubo riferendosi ad un uomo che il francesismo succube molto usato ma meno corretto. ciao da giancarlo/a
(giancarlo/a è un nome di fantasia molto carino, vero?)

la mia lieve forma asprognola e dovuta al fatto che le correzioni per me sono preziosissime: ho aperto ilmiodizionario proprio per colmare queste mie profonde lacune, ignoranza che, come facilmente dimostrabile, non nascondo a nessuno.
Essendo però un esercizio di svago indiscutibilmente non retribuito da nessuno sia per chi lo scrive che per chi lo legge apprezzerei di più un tono di collaborazione che di pura correzione grammaticale...
...chissà sarà la pioggia a rendermi così puntigliosa stasera o sarà l'amore che condivido con l'anonimo/a per la precisazione.

di seguito un copia/incolla da http://www.accademiadellacrusca.it

Si dice succubo o succube? Quesito posto da Walter Sguazzin, Claudia Graziani ed altri

Al quesito, è stata data risposta da Luca Serianni ne La Crusca per voi (n°23, p.7), all'interno di una trattazione di più fenomeni. Si riporta di seguito la parte relativa a succubo / succube.

«La signora Enza Spadoni (Palermo) fa riferimento a un radiogiornale delle reti RAI nel quale sarebbero stati indicati, come esempi dell’evoluzione in atto della lingua italiana (o della norma ortografica), l’affermarsi dell’aggettivo succubo,-a in luogo dell’invariabile succube e ...

... Quanto a succubo / succube: la forma raccomandabile a norma di etimologia sarebbe la prima, trattandosi di un aggettivo tratto dal lat. SUCCUBA, a sua volta deverbale da SUCCUBARE, mentre l’invariabile succube si deve all’influsso francese (si vedano ad esempio Aldo Gabrielli, Il museo degli errori, Milano, Mondadori, 1977, pp. 79-80 o Valeria Della Valle - Giuseppe Patota, Il salvaitaliano, Milano, Sperling &Kupfer, 2000, pp. 62-63). Benissimo, dunque, se succubo, -a tendesse, magari sull’onda delle raccomandazioni dei grammatici, a imporsi nell’uso. Ma dubito che sia così: un sondaggio giornalistico relativo al 1995 e riportato nel mio Italiano, Milano, Garzanti, 1997, p. 597 dava maggioritaria (19 esempi contro 8) la forma invariabile succube.»

ps: nell'introduzione i commenti al mio post del 20 aprile 2007 "succube, repressa o accomodante?"

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mercoledì 21 novembre 2007

scevro

... onde Beatrice, ch'era un poco scema ... uhm ... scevra ...
scevro è un aggettivo che significa:
1 (letteralmente) privo, esente: scevro di colpe;
2 (anticamente) separato, lontano: onde Beatrice, ch'era un poco scevra (DANTE Par. XVI, 13).

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venerdì 16 novembre 2007

diafano

sai ... so di non poter essere spontanea con tutti ma con te si,
di poterti confidare quello che per me è importante e che in valore assoluto è insignificante.
pensavo di poterti fiorire la verità con la mia emotività senza essere giudicata
pensavo che con te non fosse necessario spiegare bene dove finisce il credo e dove inizia il credimi:
il confine per chi ti apprezza non è netto ma sfumato
il discorso impulsivo per chi ti apprezza non va precisato
diafano è un aggettivo che significa:
1) che lascia passare la luce; trasparente: corpo diafano.
2) (figurativo) pallido; esile, delicato: volto diafano.

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mercoledì 14 novembre 2007

avido

oggi chissà ... sarà la giornata soleggiata, ... sarà che non ho trovato traffico,
sarà per qualche altro motivo a dir poco insignificante
mi è venuta una voglia matta di sapere i sinonimi ed i contrari di avido
ed a voi?
avido è un aggettivo che si riferisce a chi:
desidera qualcosa con eccessiva intensità, senza misura; bramoso: essere avido di dolci, di ricchezze; sguardo avido.
i suoi sinonimi sono:
desideroso, voglioso, ingordo, goloso;
i suoi contrari sono:
moderato, parco, sazio, soddisfatto.

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lunedì 12 novembre 2007

irrelato

per la stretta serie "quanto calza questa parola in questo contesto"
riporto il mio saluto ad alberto che non essendo mai passato di qui mi etichetterà subito per una a cui piace contemplarsi ma va bé con lui avrò modo di riscattarmi:

"benvenuto alberto come vedi qui ci si diverte con poco qualche parola poco usata una frase scherzosa che ... a volte è inerente altre volte è volutamente irrelata!"
irrelato è un aggettivo che significa:
privo di connessione o relazione con altri elementi: concetti fra loro irrelati.

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venerdì 9 novembre 2007

fruizione

questa è la centesima parola che:
- mi era completamente sconosciuta
- non conoscevo fino in fondo ed ho approfondito il suo significato
- che pensavo avesse tutto un altro significato

ah ah ah non lo nascondo, sono soddisfatta!
perché questo mio svago se pur banale mi ha arricchito di molti termini nuovi e permesso di conoscere persone con in comune la curiosità e l'interesse per il significato delle parole.
da oggi chi passa di qui regolarmente sa o sa meglio cento parole in più con minimo sforzo e spero qualche sorriso!
fruizione è un sostantivo femminile che significa:
1) il fruire; uso, godimento;
2) ricezione, interpretazione di un testo letterario o di un'opera d'arte.

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lunedì 5 novembre 2007

allignare

provo e riprovo in tutti i modi
a dirglielo con le buone
a farlo ragionare
a sgridarlo duramente
a castigarlo
a togliergli ciò che a lui piace
ma niente ... me lo fa apposta!
allignare è un verbo intransitivo che significa: [ausiliario di avere, non comune con essere]
mettere radici, attecchire, radicarsi (anche come figurativo): la palma alligna nei paesi caldi; quell'usanza non ha allignato.

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mercoledì 31 ottobre 2007

orpello

oh mia cara ... avanti così non distinguiamo più l'essenziale dall'orpello!
orpello è un sostantivo maschile che significa:
1) lega di rame e zinco di colore simile all'oro;
2) (figurativo) apparenza ingannevole: mascherare l'ignoranza sotto l'orpello della retorica; ornamento inutile, l'eccessivo del discorso: uno stile pieno di orpelli.

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martedì 30 ottobre 2007

perspicuo

- c'era Eva oggi all'asilo?
- ci ... Epa
- e c'era Mario?
- ci ... Maio
- e poi chi c'era? solo tu, Eva e Mario?
- ci ... Eta, Epa e Maio

(nell'asilo di mia figlia sono più di trenta: 4 maestre e una trentina di bambini!)
perspicuo è un aggettivo che significa:
1 (anticamente) trasparente;
2 (figuratamente) chiaro, evidente: una risposta perspicua; un discorso
perspicuo, un ragionamento perspicuo.

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sabato 27 ottobre 2007

diallele

spazzo la foglia ... cade una foglia,
rispazzo una foglia ... ricade un'altra foglia,
rispazzo l'altra foglia ... ne ricade un'altra!
...
acerooooo ... la smetti!
diallèle o diallelo è un sostantivo maschile che significa:
(filosofia) circolo vizioso.

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sabato 20 ottobre 2007

conquibus

finito conquibus finita spesa!
conquìbus o cumquibus è un sostantivo maschile invariabile che significa:
(scherzoso) denaro: non avere il conquibus.

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giovedì 18 ottobre 2007

faraglione

- son due giorni che ho un faraglione sullo stomaco: sarà l'influenza intestinale?
- uhm uhm può darsi!
faraglione è un sostantivo maschile che significa:
scoglio grande ed erto, staccato dalla costa come residuo dell'erosione marina: i faraglioni di Capri.

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venerdì 12 ottobre 2007

inemendabile

- dicono che brad pitt sia un semplice ragazzone di campagna
- ah si, fa proprio al caso mio!
- e che te ne fai: a te serve una persona culturale che non ti crei limiti e che ti sappia valorizzare!
- ah si, pensavo di iniziare col fargli rassettare il giardino ...
- oh oh cicolita sei inemendabile!
inemendabile è un aggettivo che significa:
che non può essere emendato: un difetto inemendabile.
emendare è un verbo transitivo che significa:
liberare da difetti o imperfezioni; correggere: emendare lo stile, il carattere; emendare un testo: correggere gli errori della tradizione manoscritta; emendare un progetto di legge: modificarlo nel corso della discussione parlamentare; emendare un terreno: migliorarne la costituzione fisico-chimica aggiungendovi gli elementi di cui è privo o troppo povero.
emendarsi verbo riflessivo che significa:
correggersi.

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domenica 7 ottobre 2007

opimo

"Questo fine settimana in Alessandria si è svolta la prima fiera del cioccolato chiamata Alè Chocolate. Sculture di cioccolato in mostra ma soprattutto degustazioni, una trentina di bancarelle dei maestri cioccolatieri, musica e massaggi al cioccolato. Tanti modi per "vivere" una passione tutta italiana per il dolce prodotto del cacao ..."
opìmo è un aggettivo che significa:
grasso

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giovedì 4 ottobre 2007

ipse dixit

giuro oggi mi son sentita dire testuali parole:
"mi sembra di essere diventato un computer ...
nel senso, che non sono molto intelligente ma molto veloce
ed in grado di fare molte cose contemporaneamente.
ho portato il mio numero di interrupt ad almeno 20, il mio cervello ha una RAM da 2 Gb e del mio hard disk non ho ancora scoperta la capacità!!!!"
dopo di che sono andata a prendermi un caffè!
ipse dixit
è un'espressione usata per polemizzare o ironizzare sul dogmatismo di chi ritiene indiscutibili le proprie opinioni o fonda i propri argomenti esclusivamente sull'autorità altrui.
dogmatismo è un sostantivo maschile che significa:
1) qualsiasi posizione filosofica che si fondi su principi accettati come dogmi e non giustificabili razionalmente (ha per lo più valore spregiativo);
2) la tendenza a ritenere indiscutibili le proprie opinioni.
in informatica, un interrupt è un tipo particolare di istruzione della CPU che consente l'interruzione di un processo qualora si verifichino determinate condizioni oppure il processo in esecuzione debba effettuare una richiesta al sistema operativo. È come un segnale o messaggio, generalmente di natura asincrona, che arriva all'interno della CPU per avvisarla del verificarsi di un certo evento.

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domenica 30 settembre 2007

obliarsi

un cestino di calzini da rammendare, tre cestoni di biancheria da lavare, una pila di camicie da stirare, diversi metri quadri di pavimenti da strofinare, qualche bagno da disinfettare, una pentola da controllare, due nasini che gocciolano, una bocca che brontola, ilmiodizionario che aspetta e l'imparaticcio immoto
obliarsi è un verbo riflessivo che significa:
dimenticare, trascurare sé stesso.
obliare è un verbo transitivo che significa:
dimenticare.

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giovedì 27 settembre 2007

coriaceo

a quanto pare l'era di Fonzie non è terminata ...
quel poveretto che faceva così tanta fatica a pronunciare le parola "ho sbagliato"
ha lasciato molti discendenti, stretti appartenenti alla sua stirpe.
per cui si che il jeans attillato e la giacca da macio attira
ma ragazze in guardia solitamente non san chiedere "scusa"!
coriaceo è un aggettivo che significa:
1) duro come il cuoio;
2) [in senso figurato] si dice di persona insensibile.
scusa è un sostantivo femminile che significa:
1) lo scusare, lo scusarsi: chiedere scusa: chiedo scusa, formula di cortesia che si usa quando si disturba qualcuno o s'interrompe quello che sta dicendo o facendo;
2) le parole o gli atti con cui uno si scusa: fare, accettare le scuse;
3) motivo che rende meno grave una mancanza, che costituisce una parziale discolpa: ha una scusa nella giovane età;
4) motivo fittizio con cui si cerca di nascondere quello vero: ha sempre una scusa pronta; troverò una scusa per parlargli.

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sabato 22 settembre 2007

aspergere

ieri ho passato un momento magico:
ho fatto la doccia con un ragazzo giovane, biondo e con gli occhi chiari.
si si è vero lo giuro non sto scherzando!
peccato che eravamo vestiti,
peccato che l'acqua era lurida, fetida e stagnante nel circuito dei termosifoni
e peccato che non eravamo soli ma in presenza dell'idraulico che cercava di chiudere una perdita.
dopo di che ho vissuto un secondo momento magico quando ho tirato su l'acqua con la paletta perché gli stracci erano annegati ... bello è stato proprio un piacere!
il terzo momento magico l'ho passato al telefono con mio marito quando dopo una mia cronaca sommaria, mi sono sentita dire:
"eh eh eh ... che vuoi che sia un po d'acqua!"

aspèrgere è un verbo transitivo che vuol dire:
1) annaffiare, spruzzare, bagnare leggermente;
2) spargere, cospargere.

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mercoledì 19 settembre 2007

solatio

oggi meglio!
solatio è un aggettivo che significa:
soleggiato;
esposto al sole, esposto a mezzogiorno.

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martedì 18 settembre 2007

coprofago

oh toh guarda ... un bel aggettivo per tutti quelli che ho incontrato oggi!
coprofago è un aggettivo o sostantivo maschile che indica:
chi è affetto da coprofagia.
coprofagia è un sostantivo femminile che significa:
l'ingerire sterco, come forma di perversione dell'istinto della fame, tipica di alcune gravi malattie mentali.

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lunedì 17 settembre 2007

disambiguare

disambiguare?
si purtroppo lo devo fare spesso! quasi sempre per denunciare che sto scherzando:
non sono nata così, o meglio, sono nata così ma in famiglia la mia estrosità è stata sempre frenata, poi crescendo e soprattutto sposando un uomo propenso all'ilarità
ho potuto finalmente lasciare scaturire questa mia prerogativa senza sentirmi dire:
"non fare la stupidina!"
disambiguare è un verbo transitivo [io diSambìguo ecc.] che significa:
togliere ambiguità a una parola o a una frase.
stupido è un aggettivo che significa:
1) sbalordito, attonito;
2) tardo nel comprendere, ottuso di mente, poco intelligente: una persona stupida; che stupido a non cogliere l'occasione! [diminutivo stupidello, stupidino; accrescitivo stupidone];
3) che denota stupidità, scarsa intelligenza: uno scherzo, un discorso stupido.
ps: da oggi attenti a dire stupido ... è proprio un insulto pesante!

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mercoledì 12 settembre 2007

impaccio

ora ... riflettiamo insieme ... è la quarta volta che mi cambiano ufficio:
appena arrivata ero in officina, da sola in un accogliente ambiente blu e giallo contornato da vetrate luminose;
ritornando dalla prima maternità mi hanno indirizzato in ufficio tecnico al piano rialzato con altri quattro colleghi, anche questo ambiente molto confortevole con ampia vetrata sull'officina;
ritornando dalla seconda maternità mi hanno rilegata in un ufficio/magazzino/cabina telefonica, buio, insalubre e freddo estate/inverno, dove ci si rinchiude chi vuole fare una telefonata privata ed io per riservatezza migro in corridoio ma nonostante questo ora so tutto di tutti!
ora ... mi hanno detto che quando ho un po' di tempo devo traslocare di nuovo ai piani alti nell'ex ufficio del responsabile amministrativo: una meravigliosa stanza luminosa con 4 pareti di 4 colori diversi, ogni mobile richiama un pastello, quadri alle pareti e anticamera per un eventuale segretaria …
secondo me sono prossima al licenziamento
e voi che ne dite?
impàccio è un sostantivo maschile che significa:
1) l'essere impacciato;
2) che impaccia, ostacolo.

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venerdì 7 settembre 2007

lunotto

ecco cosa ho letto in Francia sul lunotto delle automobili
"t'as deja souri aujourd'hui?"
penso sia più incisivo del nostro
"bebè a bordo"
che temo non susciti l'interesse di nessuno,
voi che ne dite?
lunotto è un sostantivo maschile che significa:
vetro posteriore delle automobili: lunotto termico, attraversato da resistenze elettriche che riscaldandosi ne impediscono l'appannamento.
in questo caso ho ritenuto interessante inserire l'etimologia:
derivato di luna, perché in origine era a forma di mezzaluna.

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mercoledì 5 settembre 2007

impalmare

La signorina volle veder la chiesa dove pochi giorni dopo sarebbe stata impalmata (Palazzeschi)
impalmare è un verbo transitivo che vuol dire:
1) prendere in sposa;
2) promettere in sposa;
3) stringere la mano a qualcuno in segno di intesa o accordo raggiunto;
4) legare con più giri di spago l'estremità di una fune o di un cavo non metallico per impedire che si sfilacci;
5) congiungere due cavi metallici mediante intreccio dei rispettivi trefoli.
impalmarsi vuol dire:
andare in sposa.
Aldo Palazzeschi (pseudonimo di Aldo Giurlani) (Firenze, 2 febbraio 1885 – Roma, 17 agosto 1974) è stato un poeta italiano.

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martedì 4 settembre 2007

manierato

A lacrime di erede è matto chi ci crede
manierato è un aggettivo che significa:
1) privo di naturalezza, non spontaneo: gesti troppo manierati;
2) detto di artista o di opera d'arte che manca di originalità, che pecca di accademismo: scrittore manierato; pittura manierata.

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venerdì 31 agosto 2007

velleità

Quando ero una ragazzina ogni tanto avrei voluto partire, salutare tutti e andarmene da sola altrove per un po'. Per questa evasione la mia fantasia viaggiava fino ad un altra città d'Italia, magari una città più grande della mia tipo Milano o Bologna o Firenze o al massimo Roma.
Anche adesso che sono cresciuta quando sono stufa sento un impulso irrefrenabile di cambiare aria ma ora la mia fantasia esce dall'Italia e vola sino in Francia o Danimarca o Norvegia. Credo di avere una fantasia con visioni ottimistiche perché supera decisamente grandi ostacoli come possono essere la lingua, le abitudini, la lontananza, rendendo possibile un’evasione senza dubbio non facile.
La domanda nasce spontanea ma se arrivo alla terza età la mia fantasia cambierà solo continente o mirerà Marte?
velleità è un sostantivo femminile che significa:
desiderio ambizioso ma inconcludente; aspirazione irrealizzabile, troppo superiore alle effettive capacità personali: velleità giovanili; avere velleità artistiche, letterarie.

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martedì 28 agosto 2007

poietico

oooohhhh finalmente le vacanze sono finite ed io e chechina possiamo riprendere la nostra attività poietica.
il programma è presto fatto: da ancor prima delle vacanze la decisione è stata presa tutto sta a farla andar bene ai mariti che si vedranno impegnati coi figli almeno ... diciamo tre volte al mese perchè sono una persona ottimista, poi sarà un miracolo se andremo due volte al mese, finiremo con una volta al mese ma carica di grande soddisfazione!
poietico è un aggettivo che significa:
che attiene alla poiesi.
poiesi è un sostantivo femminile che significa:
la facoltà creativa dell'uomo e il momento in cui essa si realizza, soprattutto nell'attività artistica.

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lunedì 27 agosto 2007

astenia

- perché mi guardi così?
- io? ti sto guardando? ma senti questa … non ti ho nemmeno calcolato!
- sei la coscienza più insopportabile del pianeta: mai una parola carina, una frasettina dolce o un po' d'incoraggiamento!
- ma pensa un po’ cosa mi toccherebbe fare ... son stanca ho un sacco di cose da sopportare!
- va bé ... ma allora fatti in là e non stare lì a fissarmi! mi è toccata l'unica coscienza al mondo con l'astenia!
astenia è un sostantivo femminile che in medicina significa:
debolezza generale dell'organismo.

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venerdì 24 agosto 2007

scellerato o sciagurato o debosciato

pensaci bene prima di offendere!
scellerato vuol dire:
1) malvagio, che rivela grande malvagità; iniquo, nefando: un uomo scellerato; parole, azioni scellerate;
2) persona di grande malvagità.
sciagurato indica chi è:
3) colpito da sciagura; sventurato, disgraziato: una famiglia sciagurata; che è causa di sciagura, che comporta sciagure; malaugurato: una sciagurata coincidenza; un giorno sciagurato; chi ha avuto la sciagurata idea di venire in questo ristorante?
4) malvagio, empio, scellerato: un padre sciagurato.
debosciato indica:
5) chi è dissoluto: vita debosciata; non voglio vederti in compagnia di quel debosciato.
6) depravato.

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giovedì 23 agosto 2007

paronomasia

oggi gioco con le parole in un modo ancora diverso:
vallo, vello e villo sono una paronomasia!
paronomasia è un sostantivo femminile che significa:
figura retorica che consiste nell'accostare parole di suono uguale o assai simile, ma di significato differente; paronomasia è: il troppo stroppia.
vello è un sostantivo maschile che significa:
la massa di pelo dell'animale da lana; la pelle intera di tale animale: vello di pecora.
vallo è un sostantivo maschile che significa:
1) palizzata, recinto difensivo costruito intorno all'accampamento romano; insieme di opere di difesa fortificate, specie in forma di cinta muraria;
2) tipo di cesto o cestello usato dagli agricoltori.
villo è un sostantivo maschile che significa:
3) [anatomia] ciascuna delle piccole sporgenze di forma cilindrica presenti nella mucosa dell'intestino tenue, attraverso le quali avviene l'assorbimento del chilo;
4) [botanica] ciascuno dei piccoli peli lunghi, sottili e molli di alcune piante;
5) [raramente] pelo.

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martedì 21 agosto 2007

imparaticcio

Lo sapevate che il pezzo di stoffa sul quale si ricama per apprendimento e per fare pratica, dove si riportano tutti i punti nuovi imparati ed un tempo addirittura si ci ricamava tutto l’alfabeto spesso sia in minuscolo che in maiuscolo per ore ed ore, viene detto imparaticcio?
Lo so che non lo sapevate e so anche che il vostro interesse è pressoché nullo ma siccome ne sto facendo uno con impegno, dedizione, attenzione, calma e soddisfazione quando per caso ho trovato il suo vero significato sul dizionario mi è preso un coccolone!
imparaticcio è un sostantivo maschile che significa:
1) apprendimento frettoloso e stentato: un discorso che sa d'imparaticcio;
2) in origine, facile lavoro sul quale imparare le tecniche di base della maglia e del ricamo; più in generale, lavoro eseguito da un principiante a scopo di apprendimento.

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domenica 19 agosto 2007

lepidezza

stuzzicata dal dubbio di Rosangela, per giocare con le parole, e scoprire il loro sesso o meglio, il perché la parola nipote vale sia per il maschio che per la femmina? per chi come me ne è curioso e divertito, scopre su manuscritto.it che appartiene ai nomi di genere comune, vale a dire sia maschile sia femminile; insieme ad altri come il preside e la preside, il cantante e la cantante, lo studente e la studente, il vigile e la vigile (da evitare, in proposito, “vigilessa”: non c’è alcun motivo orto-linguistico-grammaticale che giustifichi tale ‘femminilizzazione’, anche se comunemente in uso);
e per lepidezza aggiungo:
alcune volte nei nomi di cosa, non vi è alcun legame tra la versione maschile e quella femminile: il porto e la porta, il buco e la buca, il cassetto e la cassetta, il baleno e la balena, il panno e la panna, il caso e la casa;
altre volte ancora nei nomi di persona il maschile e femminile si distinguono solo nelle forme plurali: il turista, la turista; ma i turisti, le turiste.
lepidezza è un sostantivo femminile che significa:
1) l'essere lepido;
2) facezia.
lepido è un aggettivo che significa:
arguto, spiritoso: risposta lepida.
facezia è un sostantivo femminile che significa:
1) detto spiritoso, arguzia;
2) breve racconto centrato su un motto di spirito.

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sabato 4 agosto 2007

accomiatare

lo sapevo che avevo dimenticato qualcosa: devo ringraziare Merlinox e lo faccio propagandando il suo prossimo contest.
ora però mi accomiato: parto ma tornerò ... circa ... forse ... probabilmente ... fra 15 giorni.
accomiatare è un verbo transitivo che vuol dire:
dare commiato, licenziare, congedare;
accomiatarsi è un verbo riflessivo che vuol dire:
prendere commiato, congedarsi da qualcuno.

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venerdì 3 agosto 2007

dormeuse

- hai preso tutto?
- si, fatto!
- sei stata veloce, sicura di non aver dimenticato niente?
- sicurissima, ho preso il dormeuse altro non serve, vado alla ricerca del sopore.
- portati una rivista ...?
- dovrei aprire gli occhi.
- uno scacciapensieri ...?
- non intendo pensare.
- mamma, che noia!
- dici?!
- beh, allora buona vacanza!
- grazie, ci si rivede ... uhm ... chi può dirlo?!
dormeuse è un sostantivo femminile invariabile che significa:
sorta di divano con basso schienale a una delle estremità; divano letto.
sopore è un sostantivo maschile che significa:
stato di abbandono fisico simile al sonno, ma in cui si verifica perdita solo parziale della coscienza.

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lunedì 30 luglio 2007

pastiche

copia/incolla
pastiche è un sostantivo maschile invariabile che significa:
1) [in arte e in letteratura] opera modellata sullo stile di altri autori;
2) [linguistico] insieme di usi linguistici di provenienza disparata (neologismi, forestierismi, voci culte, tecniche, gergali ecc.) che si fondono organicamente nello stile di un autore: la scrittura di Gadda è spesso un singolare pastiche.
Carlo Emilio Gadda (Milano, 14 novembre 1893 - Roma, 21 maggio 1973) è stato un importante scrittore italiano.

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venerdì 27 luglio 2007

alea

ma si ... corro l'alea!
alea è un sostantivo femminile che significa:
1) (letterario) sorte incerta, rischio;
2) (diritto) margine di rischio insito in qualsiasi contratto, che caratterizza in particolare i contratti detti appunto aleatori;
3) nella musica d'avanguardia, criterio compositivo che include elementi più o meno ampi di indeterminazione o di casualità.

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mercoledì 25 luglio 2007

truismo

dire che preferisco lavorare piuttosto che una vacanza al mare sola con due bimbi piccoli mi sembra un truismo!
truismo è un sostantivo maschile che significa:
verità ovvia, banalità.

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venerdì 20 luglio 2007

giogaia

"La maggior parte degli Italiani preferisce andare al mare" oppure "La maggior parte degli Italiani preferiscono andare al mare"?
Molti sono convinti che, in questo tipo di frasi, la costruzione corretta sia la prima, con il verbo al singolare, mentre quella con il plurale sia errata. In realtà, secondo la grammatica, sono corrette ambedue le forme: se un soggetto singolare ha valore collettivo, il verbo può essere coniugato sia al singolare che al plurale, per cui dipende piuttosto da una questione di gusto personale. (da "Spigolature" de La Settimana Enigmistica)
- ma ragazzi, se è una questione di gusto personale, con questo caldo perché non preferite la montagna?
giogaia è un sostantivo femminile che significa:
catena di gioghi montuosi, passo, sella.
un giogo, in questo caso, è una cima tondeggiante e allungata di un monte, valico montano.

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martedì 17 luglio 2007

canicola

stamattina in spiaggia ad un certo punto pensavo di sciogliermi ed evaporare!
canicola è un sostantivo femminile che significa:
il periodo più caldo dell'anno, che cade, nelle nostre zone, tra la fine di luglio e la fine di agosto; il calore intenso e soffocante della piena estate.

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lunedì 16 luglio 2007

uggioso

in spiaggia c’è un signora anziana, un po’ rotondetta e non molto agile ma con un bel sorriso. quando arriva le si avvicina una ragazzina armata di braccioli e con lei fa una lunga nuotata, si vede che era un’ottima nuotatrice ma quando torna ha il fiatone. mi sono accorta di lei qualche giorno fa quando spiegava alla ragazzina che per prendere i ricci di mare non bisogna raccoglierli da sopra ma da sotto spostando la sabbia.
mi sono chiesta: chissà perché questa signora rispetto alle altre ha attirato così tanto la mia attenzione e di quella ragazzina, ovviamente?
ora ho la risposta: non è colpa delle altre signore che parlano ininterrottamente dei loro malanni o della nuora disgraziata o chiamano il nipote dieci volte con la voce stridula … ma il responsabile è quel suo sorriso accattivante!

uggioso è un aggettivo che significa:
1) ombroso;
2) che fa venire l'uggia; noioso: tempo uggioso; discorsi uggiosi; persona uggiosa;
3) che prova uggia; inquieto, infastidito: la pioggia rende uggiosi.

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sabato 14 luglio 2007

parco

oggi la sorellina ha spostato sabbia tutto il giorno su una spiaggia lunga cento metri con le mani a conchetta come si fa sulla tovaglia quando si vogliono raccogliere due briciole!
parco

come aggettivo significa:
1) moderato, sobrio, frugale: parco nel mangiare, nel bere, una parca cena;
2) parsimonioso, molto contenuto: parco nello spendere.
come sostantivo maschile significa:
3) distesa boscosa generalmente recintata in cui si alleva selvaggina, con divieto di caccia: parco naturale, territorio di particolare...

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venerdì 13 luglio 2007

black out

Lavori in corso: chiedo scusa ma ho qualche problema con il mio codice spero di ripristinare presto!
black out è un sostantivo maschile invariabile che significa:
1) interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica con conseguente mancanza di illuminazione e fermata degli impianti che l'utilizzano: un blackout di mezz'ora;
2) (estensione) interruzione di un servizio pubblico, specialmente nelle telecomunicazioni: blackout telefonico; (figurativo) silenzio stampa su un determinato argomento: blackout giornalistico.

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giovedì 12 luglio 2007

sordido

- ciao, come va? anche tu in vacanza?
- si non lo sai?! ti seguo!
- oggi non ho più tanta fretta
- bene, era ora!
- volevo chiederti, secondo te, perché mia mamma ha lasciato in dispensa una scatola di strofinacci con su scritto grande e grosso "stracci per la polvere"?
- non lo so, io sono la tua coscienza non la donna delle pulizie!
- oh scusa pensavo che mi potessi dire qualcosa
- io non so niente, anzi vado di fretta ... devo farmi una doccia!
- bene … credo di avere la coscienza sordida!
sordido è un aggettivo che significa:
1) sporco, lurido, squallido (anche figurativo): luogo sordido, ambiente sordido; un sordido individuo; interessi sordidi;
2) (figurativo) gretto, avaro, spilorcio: un sordido usuraio.

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mercoledì 11 luglio 2007

imperocché

ragazzi ne sto combinando una dietro l'altra, imperocché son fusa!
imperocché o imperò che è una congiunzione (antico/letterario) che significa:
imperciocché, per il fatto che.
imperciocché è una congiunzione (antico/letterario) che significa:
1) poiché, per il fatto che (introduce una prop. causale o dichiarativa, col verbo all'indicativo);
2) affinché (introduce una prop. finale col verbo al congiuntivo).

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martedì 10 luglio 2007

pusillanime

tutto si può dire di mio marito fuorché pusillanime! gira e rigira gli ho strappato una promessa: al ritorno dalle vacanze troverò la tanto anelata staccionata che separerà l'area gioco dei miei figli da una rampa di scale a dirupo, teatro di probabili salti mortali!
pusillanime
è un aggettivo:
si dice di chi è d'animo debole, meschino, pauroso, o di ciò che denota viltà, mancanza di coraggio e di forza d'animo.

anelare è un verbo intransitivo che indica: [io anèlo ecc.]
1) l'ansimare, respirare affannosamente;
2) tendere, aspirare ardentemente a qualcosa;
3) [figurativo] desiderare intensamente, bramare.

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lunedì 9 luglio 2007

andito

Cetta sta imparando ad andare i bicicletta, son giorni che percorre su e giù l'andito di fronte a casa.
Cade si rialza, urla e sbraita: non si può dire che i vicini non abbiano pazienza!
andito è un sostantivo maschile che significa:
1) ambiente di passaggio o disimpegno;
1) stretto corridoio, ingresso, entrata, vestibolo;
2) angolo reposto, recondito.
sbraitare è un verbo intransitivo che indica:
[io sbràito ecc.] gridare, vociare sguaiatamente, per lo più esprimendo collera, risentimento: a forza di sbraitare ha ottenuto quello che voleva.

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domenica 8 luglio 2007

trastullare

La lettura di questo blog è facoltativa, non ha scopo didattico ma ludico. E' indicato per distrazione, piacere, diversivo, gioco, diletto, sollazzo, perditempo.
Nel caso in cui non si ottengano gli effetti sopracitati si consiglia di interrompere immediatamente la lettura e di consultare il proprio medico curante.
trastullare è un verbo transitivo che significa:
1) far divertire, distrarre, allietare;
2) lusingare, ingannare: trastullare qualcuno con vane promesse.
trastullarsi è un verbo riflessivo che significa:
3) divertirsi: i bambini si trastullano con poco;
4) [estensione] perdere tempo, gingillarsi: invece di studiare si trastulla tutto il giorno;
5) [anticamente] dilettarsi.

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sabato 7 luglio 2007

illazione

"Era la breve storia di uomo che aveva trovato una ciotola magica. Quando piangeva nella ciotola le sue lacrime si trasformavano in perle. Ma benché povero, era una persona felice, per cui piangeva raramente. Così doveva ideare dei metodi per rendersi infelice, affinché le sue lacrime lo rendessero ricco. A mano a mano che le perle andavano accumulandosi, la sua avidità cresceva. Il racconto finiva con l'uomo seduto su una montagna di perle con un coltello in mano, che piangeva disperatamente nella ciotola, tenendo tra le braccia il cadavere della sua amatissima moglie."
"Ecco, se posso chiedere, perché quell'uomo ha ucciso sua moglie? Che bisogno aveva di sentirsi triste per spargere lacrime? Non poteva semplicemente annusare una cipolla?"
illazione è un sostantivo femminile che significa:
1) il trarre da alcune premesse una conseguenza logica;
2) convinzione o giudizio ricavato per deduzione da alcune premesse: giudizio gratuito, privo di fondamento: le tue non sono che illazioni.
n.b.: il testo è tratto da Il cacciatore di acquiloni aquiloni di Khaled Hosseini,
e naturalmente mi riferivo alla definizione 1

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venerdì 6 luglio 2007

deretano

ho vinto e sono contenta
non per meriti ma per puro deretano!

deretano è un sostantivo femminile che significa:
la parte posteriore del corpo; il sedere.
è anche un aggettivo che significa:
1) posteriore: le parti deretane, il sedere;
2) [estensione] ultimo.

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mercoledì 4 luglio 2007

satolla

Fanciulli, poveri e polli, non sono mai satolli.
satolla è un sostantivo femminile che significa:
grande mangiata, scorpacciata: fare una satolla di dolci.

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mercoledì 27 giugno 2007

fregolismo

dopo il mio impegno a non condannare la falsità
ora devo imparare ad apprezzare anche i propensi al fregolismo!
fregolismo è un sostantivo maschile che indica:
la tendenza a cambiare continuamente idee o atteggiamenti, soprattutto in politica; trasformismo.

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martedì 26 giugno 2007

masserizia

- prego accomodati stavo aspettando proprio te
- strano era da un po' che facevi finta di non vedermi
- non facevo finta ero affaccendata
- beh ... ora ti sei liberata?
- insomma devo spolverare la masserizia e mantenere circa 72 battiti al minuto ... su dimmi cosa vuoi!
- vorrei che nell'essere affaccendàta non ti dimenticassi di me
- ok ora che me lo hai detto puoi andare!
masserizia è un sostantivo femminile che indica:
l'insieme dei mobili e delle suppellettili di cui è fornita una casa.

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giovedì 21 giugno 2007

allocuzione

attenzione attenzione ... udite udite

allocuzione è un sostantivo femminile che significa:
1 (lett.) discorso solenne tenuto in un'adunanza;
2 (ling.) comunicazione di un locutore a un allocutore.

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onusto

perdonatemi lo sfogo ma oggi ... ho il sacco onusto!
onùsto è un aggettivo che significa:
carico: onusto di anni, di gloria.
i suoi sinonimi: gravato, oppresso, sovraccarico.
i suoi contrari: libero, sgravato.

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mercoledì 20 giugno 2007

mantrugiare

ogniuno si rilassa come può,
io mantrùgio una pezza di lino credendo di ricamare!
mantrugiare è un verbo transitivo che significa:
[io mantrùgio ecc.] sgualcire qualcosa con le mani, a forza di maneggiarla.

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domenica 17 giugno 2007

diletto

diletto significa:
1) [aggettivo] molto caro, teneramente amato: il figlio diletto;
2) [sostantivo maschile] persona teneramente amata.
oppure è un sostantivo maschile che significa: [anticamente deletto]
4) sentimento d'intima gioia e soddisfazione; piacere: provare, sentire diletto a, nel fare qualcosa per diletto, per divertimento, ricreazione, svago: viaggiare per diletto;
5) ciò che dà piacere.
diletto è anche participio passato di diligere verbo transitivo che significa:
amare, prediligere.

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venerdì 15 giugno 2007

dileggiare

a volte serve proprio mandare a ... qualcuno!
- perchè se lo merita
- perchè così ora sa come la penso
- perchè dopo ci sente un po' meglio
- ecc... ecc...
se si riuscisse ad infischiarsene sarebbe ancor meglio
ma se proprio non si può farne a meno una alternativa è il dileggio!
allora ... come dice mio figlio: “ciao Ciccio!” (la sua frase riepilogativa di “vai per la tua strada!”)
dileggiare è un verbo transitivo che significa:
[io diléggio ecc.] farsi beffe di qualcuno o di qualcosa; deridere, schernire.

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martedì 12 giugno 2007

insignire

questo blog è nato per compensare una mia deficienza di vocaboli, lo ammetto non ho segreti, soprattutto per gli estranei!
mi sono capitati, con mia immensa gioia, lettori molto più sapienti di me; dico con mia immensa gioia perchè fino ad ora non ho avuto la sfortuna di imbattermi in commenti/insulti come spesso accade in altri blog dove gli ignoranti non si esimono dall'esserlo.
oggi io vi insignisco: siete dei dotti!
insignire è un verbo transitivo che significa:
onorare con un titolo, un'onorificenza: insignire qualcuno del titolo di conte, della commenda.
esimersi è un verbo riflessivo che significa:
sottrarsi a un obbligo, a un impegno.

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lunedì 11 giugno 2007

anamnesi

oggi l'ho rincontrata e mi ha ammazzata di nuovo con la sua accurata anamnesi!
anamnesi è un sostantivo femminile che significa:
1 (medicina) raccolta a scopo diagnostico di tutte le notizie riguardanti i precedenti fisiologici e patologici, personali ed ereditari, di un paziente;
2 (filosofia) nella gnoseologia di Platone, processo per cui l'anima, che preesiste al corpo, ritrova in sé le idee, ossia la verità che trascende l'esperienza dei sensi;
3 (liturgia) parte della messa che segue la consacrazione e contiene l'offerta al Padre del sacrificio eucaristico.

nota xsonale: per completezza segue la definizione di gnoseologia:
sostantivo femminile che significa:
parte della filosofia che si occupa dell'origine, della natura, del valore e dei limiti della facoltà di conoscere; teoria della conoscenza.
ma è ovvio che mi riferivo alla definizione n°1.

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venerdì 8 giugno 2007

gabbare

passata la festa, gabbato lo santo!
gabbàre è un verbo transitivo che significa:
beffare, ingannare: gabbare il prossimo;
[proverbiale] passata la festa, gabbato lo (il) santo, si dice a chi, avuto il favore richiesto, dimentica le promesse fatte.
gabbàre o gabbàrsi come verbo intransitivo significa:
1) agire o parlare per burla;
2) farsi beffe, prendersi gioco: gabbarsi dell'ingenuità di qualcuno.

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mercoledì 6 giugno 2007

depauperare

chi limita depaupera
depauperare è un verbo transitivo che significa:
impoverire: regioni depauperate delle loro risorse.
[io depàupero ecc.]

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lunedì 4 giugno 2007

esiziale

il tuo fare è esiziale
esiziale è un aggettivo che significa:
che reca danno gravissimo; rovinoso, funesto: un provvedimento esiziale.

(xsonale: ringrazio per la gentile concessione gionnipeppe)

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sabato 2 giugno 2007

menomo

non si spiega come può accadere ma perdo un calzino ad ogni lavatrice,
il percorso è segnato: cesto biancheria sporca, lavatrice, asciugatrice e cestino biancheria da piegare.
riguardo dentro lavatrice, dentro asciugatrice, sopra e sotto il mucchio di roba piegata: niente non si trova!
così ogni volta che faccio la lavatrice, poi chissà come lo ritrovo dopo qualche giorno in un posto inaspettato.
il dubbio sugli ufo in confronto è menomo!
menomo è un aggettivo che significa:
minimo; piccolissimo, il più piccolo.

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giovedì 31 maggio 2007

iattura o senescenza?

ebbene si, mia mamma ieri aveva premura, doveva sbrigare qualche commissione e poi andare a prendere la Sorellina all'asilo:
quindi ci avrà sicuramente pensato bene e deciso che conveniva mettersi a correre all'impazzata con la ciabattina infradito sul ciotolato di Via Dante!
eeeee patapunfete, ha stramazzato per terra fratturandosi (se pur lievemente) il polso!
che dire? iattura o senescenza?
iattura è un sostantivo femminile che significa
disgrazia, sfortuna; danno, rovina.
senescenza è un sostantivo femminile che significa:
1) [in biologia] naturale processo di involuzione delle cellule e degli organismi che provoca, successivamente all’età matura, il decadimento delle loro funzioni e attività fisiologiche;
2) [estensivo] decadimento: senescenza delle istituzioni.

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lunedì 28 maggio 2007

idiosincrasia

ne hai sempre e solo sentito parlare, sempre e solo benissimo:
come bellissima, perfetta ed adorabile!
fin troppo sentito parlare, fin troppo adorabile,
senza nemmeno vederla, senza nemmeno conoscerla,
... ti va subito in idiosincrasia!

poi la conosci e come per incanto ! ti piace !
ma non perchè è bellissima (che non lo è)
non perchè è perfetta (che non lo è)
ne perchè è adorabile
ma perchè è semplicemente normale!
idiosincrasìa è un sostantivo femminile che significa:
1) [medicina] intolleranza che l'organismo può manifestare verso particolari sostanze alimentari o verso certi medicinali;
2) [in senso figurato] avversione totale e profonda per qualcuno, o qualcosa.

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giovedì 24 maggio 2007

muliebre

ultimamente siamo orientate sul muliebre
muliebre è un aggettivo che significa:
di, da donna: ornamento, grazia muliebre; figura, statua muliebre.

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mercoledì 23 maggio 2007

coercizione

lo ammetto ho fatto uso della coercizione con Monica,
tutto per farla venire con me da Agostino,
non me ne pento e non avrò nemmeno rimorsi quando domani ...
... non si riconoscerà più!
coercizione è un sostantivo femminile che significa:
l'obbligare, l'essere obbligato con la forza o con minacce.

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lunedì 21 maggio 2007

corroborare

chi l'ha detto che bisogna dire sempre ciò che si pensa?
- ci sono casi in cui non si deve
- ci sono casi in cui non si può
- ci sono casi in cui non conviene
ma non sempre a vantaggio di se stessi spesso si è mendaci anche per corroborare gli altri.
ditelo pure a chi come me, si vanta di essere sempre sincera!
corroborare è un verbo transitivo che vuol dire:
1) rinforzare, rinvigorire: corroborare il corpo e lo spirito.
2) confermare, avvalorare: l'esempio corrobora la teoria.
corroborarsi come verbo riflessivo vuol dire:
fortificarsi, rinvigorirsi.
mendace è un aggettivo che significa:
[letteralmente] che dice menzogne; che contiene menzogne: uomo, testimone mendace; parole, promesse mendaci.
(nota xsonale: c'è anche chi con le menzogne ci campa, vero?)

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